Uno spettro si aggira nel mondo degli spettri: “Homo Americanus”

Lo spettro dell’americanità attualmente copre quasi tutto lo spettro caucasico, comprende qualcosa di afroamericano , e riesce ad inglobare i tratti caratteristici di qualsiasi immigrato di seconda, terza generazione. Tutto il resto e’ già fuori, e sono pronto a scommettere sul comportamento della curva di Gini (*) americana riguardo a chi sta fuori dalla definizione estetica di “homo americanus”.

Ovviamente, quello verso il nazismo – o un suo equivalente americano – e’ un cammino lungo. Sino a quando non ci sono crisi economiche evidenti, la nazione non si mette mai nelle condizioni di compiere scelte che richiedano una rinuncia, cosi’ non si pone mai nelle nelle condizioni di decidere chi sia americano e chi no, ovvero chi meriti di vivere in USA e chi no, ed in seguito, chi meriti di vivere in generale e chi no.

Un altro punto importante preso dal fascismo Mussoliniano era il sistema economico corporativo. Mussolini inventò una società priva di conflitti di classe, creando una camera delle corporazioni, i cui membri pretendevano di rappresentare sia gli operai che i datori di lavoro. ovvero di svolgere sia una funzione democratica che una plutocratica.

Questo e’ esattamente quello che si verifica di recente anche negli USA, ove le lobby comandano i senatori: in questo modo, il senatore rappresenta gli interessi delle lobbies, ma dovendo poi chiedere il voto, deve anche pretendere di rappresentare i lavoratori; in definitiva, cioé, sul piano funzionale il senato americano svolge esattamente la stessa funzione della camera delle corporazioni fasciste: i suoi membri rappresentano sia i padroni che i lavoratori.

Un altro punto in comune, ancora, e la strutturazione della giustizia, che e’ concepita per rendere difficile una causa contro qualcuno più ricco e contemporaneamente rende obbligatorio desistere se si viene citati da qualcuno molto più ricco. IN questo senso, la giustizia americana e’ profondamente fascista, in quanto orientata esplicitamente nella difesa delle grandi famiglie di ricchi, specialmente quando fanno affari con lo stato.

Lo stesso rituale della cauzione con la quale i ricchi ottengono di essere liberati prima del processo mentre i poveri no, la tolleranza verso il bullismo nelle scuole, configurano un sistema nel quale si sta sempre dalla parte del più forte; un sistema che adora ed aiuta la forza , principalmente economica.

Anche in questi sensi, la società americana sta coltivando aspetti che furono invenzione e applicazione prima fascista che altro.

Ovviamente, spicca la mancanza del dittatore, ma questa e’ sia una attenuante che un’aggravante. Se Mussolini dovette istituire per legge una camera delle corporazioni, negli USA il senato si e’ trasformato spontaneamente in una camera delle corporazioni. Se Hitler dovette censurare l’arte per obbligarla ad essere una sfilata di corpi atletici dalle sembianze nazionali, negli USA questo culto del corpo nasce spontaneamente: e’ vero che non c’e’ un dittatore, ma e’ anche vero che la società agisce nello stesso modo spontaneamente. Quale delle due sia la buona notizia non e’ semplice deciderlo.

E ancora, un tratto spaventosamente fascista e’ la facilita’ con la quale la società americana tollera di essere spiata, di venire intercettata illegalmente, e ancora peggio la tranquillità con cui il presidente può dire che si, ha spiato, ma ha spiato “solo stranieri”, sottintendendo chiaramente che solo gli americani, al massimo, sarebbero i beneficiari di qualche diritto. Tutto questo e’ stato digerito senza colpo ferire, da una società che a parole si propone di essere il contrario di ogni dittatura.

Quindi, il punto e’: i tratti culturali caratteristici del nazismo sono li’, quello che manca e’ la crisi economica, la situazione nella quale NON hai pane per tutti, e devi decidere chi muore di fame e chi vive. Questo sinora non e’ avvenuto, e le crisi economiche sono state assorbite abbastanza bene, così si tratta di una forma latente di nazismo.

Sia chiaro, il fatto che una nazione in un tempo di vacche grasse predichi uguaglianza e diritti non significa niente: l’esempio olandese di questi giorni e’ un classico. Sinché erano ricchi avevano definito ogni genere di diritto possibile, ma non appena e’ arrivata la crisi, i movimenti xenofobi sono cresciuti, ed ora in Olanda c’e’ un leader che dice “mandiamo via i marocchini, subito”. Che cosa significa? Significa che in un qualche modo esiste una definizione di “homo nederlandensis” , nella quale non rientra il marocchino, e dovendo scegliere chi ha il pane e chi no, si sta semplicemente negando a chi non ha i tratti estetici giusti. Faccio presente che in Olanda ci sono rifugiati di ogni regione, anche più islamiche, ma essendo la definizione di “altro” un fatto puramente estetico , evidentemente “marocchino” e’ l’etichetta che verrà appioppata ai bersagli, siano marocchini o meno.

Fortunatamente nel mondo olandese oggi mancano gli altri aspetti del nazismo, cosi’ non temo moltissimo una deriva nazista, ma nel caso degli USA le cose non stanno così, e l’esempio dovrebbe spiegare quanto sia semplice per qualsiasi nazione , “progressista” o meno, virare improvvisamente verso una posizione del genere.

Allo stesso modo, gli USA non sono più resistenti di chiunque altro, semplicemente non si sono ancora trovati con un problema nel mantenere il welfare ed una crisi economica e sociale.

Cosi’, credo che gli USA abbiano TUTTI i requisiti culturali del nazismo, ma manchino loro le condizioni ECONOMICHE.

Quindi, pregate sempre che la loro borsa regga, oppure preparatevi ad un nazismo con armi termonucleari.

Uriel Fanelli

(*) Il coefficiente di Gini, introdotto dallo statistico italiano Corrado Gini, è una misura della diseguaglianza di una distribuzione. È spesso usato come indice di concentrazione per misurare la diseguaglianza nella distribuzione del reddito o anche della ricchezza. È un numero compreso tra 0 ed 1. Valori bassi del coefficiente indicano una distribuzione abbastanza omogenea, con il valore 0 che corrisponde alla pura equidistribuzione, ad esempio la situazione in cui tutti percepiscono esattamente lo stesso reddito; valori alti del coefficiente indicano una distribuzione più diseguale, con il valore 1 che corrisponde alla massima concentrazione, ovvero la situazione dove una persona percepisca tutto il reddito del paese mentre tutti gli altri hanno un reddito nullo.

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