Donne che vedono le donne – Discorsi sul femminismo e sulla misoginia

Cari Amici, sono tornata dopo 4 giorni in una delle più belle valli del mondo (Così venne definita la Valtrebbia da Hemingway…). Mi sento ricca di panorami meravigliosi e di… ossigeno, finalmente! La nostra pianura Padana è diventata una camera a gas e ogni tanto una boccata d’aria pura ci vuole!….

…Sono sempre più convinta che ognuno ha un suo pensiero, una sua preparazione, un suo modo di rispettare l’essere umano, ma pochi, ripeto, pochi, hanno la capacità di entrare in sintonia con gli altri, di “calarsi in altri panni”, di condividere e partecipare in modo solidale.
Ma come si fa a dare giudizi di genere o di appartenenza ad un popolo?
A questo proposito, considerando anche le varie notizie di oggi dal parlamento (italiano, ovviamente), vi propongo la lettura di una mail che ho ricevuto e che ho trovato giusta e alla quale aderisco pienamente.
Concludo pensando che se uno sta bene in un luogo, dovrebbe fare in modo di far cambiare ciò che fa male a quel luogo, non fuggire… a me pare che i topi scappino dal vapore quando sta per affondare! Anche Schettino ha fatto così! E non era un topo…

Forse ho calcato un po’ la mano, ma quando ce vo’ ce vo’, sono stanca di sentirmi quella che non fa nulla per migliorare, che sta in un posto dove si sta male, che si lamenta e che vota sempre gli stessi, ecc… Non ho votato il “nero” perché proprio mi era indigesto, ma ho tentato col rosso, col blu e col verde, non mi resta che il giallo, ma in questo momento mi faccio trainare dai giovani… in fondo, il futuro è per loro!
Buona settimana

Franca Oberti

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Cari Amici,

Permettetemi di dire che non sono d’accordo né con Laura Boldrini, né con questi gruppuscoli di deputate-donnicciole che invece di puntare sul merito, autorevolezza e competenza pretendono di riuscire a farsi avanti con il genere. Tutto ciò è antidemocratico e mi stupisce che la cosa non sia evidente neanche alla Presidente della Camera dei Deputati. In questo modo non si fa che celebrare l’esecrabile ruolo del «sesso debole».

Teniamoci alla larga da questo femminismo sfruttatore, primitivo, di bassa lega, esoso, all’americana, che vuol far prevalere il sesso a discapito della persona, dei suoi valori universali, della competenza e credibilità.

Ma quando, mi chiedo, quando le donne impareranno ad essere veramente femministe, invece di continuare a ricorrere a questi mezzucci che puntano a uno sconvolgimento di valori, messo in circolazione da una strategia di globalizzazione becera, al più basso livello, che, in tutti i modi più subdoli, incluso quello della pericolosa e semplicistica celebrazione dei giovani, ha come obiettivo quello di svilire le strutture dello Stato, a rendere inefficienti le nostre istituzioni e a ridurre l’Europa a una massa informe di popoli semianalfabeti, incapaci di tenere nelle proprie mani le redini del proprio destino.

Il maschilismo si combatte a partire dalla Scuola, dall’Educazione e dalla Cultura, dall’asilo all’università, non già condizionando la libera scelta dei cittadini a livello dei rappresentanti in Parlamento.

Anna Maria Campogrande

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Commento istituzionale aggiunto:

Boldrini, non più solo acida. Ora anche amara.
“Come presidente della Camera rispetto il voto dell’Aula sugli emendamenti riguardanti la parità di genere. Ciò nonostante non posso negare la mia profonda amarezza perché una grande opportunità è stata persa, a detrimento di tutto il Paese e della democrazia”. Così Laura Boldrini commenta il “no” alla norma sulla parità di genere

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