Campagna Agricoltura Contadina – Azioni

Ai referenti delle Associazioni, ecco alcuni aggiornamenti verso i quali dobbiamo definire le azioni conseguenti

1) PROPOSTA DI LEGGE M5S – BOZZA TESTO COMPLETO
Allego il testo inviato ieri dal deputato Paolo Parentela che è anche membro della Commissione Agricoltura della Camera.
Vi chiedo di leggerlo e trasmettere le vostre valutazioni/indicazioni mirate
entro VENERDI 28 FEBBRAIO , in modo poi di inviare in modo
organizzato il tutto;

2) VERIFICA ORGANIZZATIVA
In merito alla nostra verifica interna sui punti riguardanti una
riorganizzazione della nostra operatività (in particolare – coordinamento
nazionale, finanziamento attività, strumenti di comunicazione) – hanno mandato indicazioni via mail e/o telefono : Associazione La Spinosa, WWOOF, Agricoltura dalla terra, ASCI Liguria, Agribio Emilia Romagna, ARI, AIAB.
E’ ora necessario definire UN INCONTRO OPERATIVO NAZIONALE per prendere le necessarie decisioni. Le Associazioni partecipanti, anche in base alle disponibilità finora indicate, avranno il compito di ridefinire il percorso e gli strumenti per il prossimo futuro.
Poiché, come già detto, occorre farlo entro il mese di marzo vengono proposte queste possibili date : martedi 12 – mercoledi 13
– giovedi 14.
Inviate le vostre indicazioni sulla data di preferenza entro venerdì 28
prossimo, in modo poi da definirla secondo la data più indicata.
Il luogo è da definire – inviare indicazioni anche riguardo alla disponibilità
di spazi.

3) FA LA COSA GIUSTA – MILANO 29 MARZO
Come avevamo anticipato, è confermata la tavola rotonda organizzata insieme tra la Campagna contadina e il Comitato italiano AIAF
Questo è il titolo Per un’agricoltura contadina ecologica e solidale
Nell’anno internazionale dell’agricoltura familiare una tavola rotonda tra
parlamentari, movimenti contadini e società civile per confrontarsi sul
riconoscimento e normative adeguate sulle agricolture contadine, modello economico sociale e risorsa di agrobiodiversità. A cura di Campagna popolare per l’agricoltura contadina e Comitato italiano 2014 AIAF

Sarà un’occasione pubblica importante per incontrarci con altre realtà
collettive (Reti di economia solidale, associazioni ecc.) con le quali
costruire percorsi comuni. Sarebbe quindi veramente significativa la massima partecipazione da parte nostra.
Appena possibile trasmettiamo le info pratiche per la partecipazione.
E’ importante segnalare fin d’ora chi potrà essere presente.

A presto
Roberto Schellino – salerin@libero.it

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Interventi delle Associazioni:

Ciao Roberto e tutti,
rispondo come richiesto all’invito ad esprimersi: concordo e mi rendo conto (anche per esperienza personale in altri contesti) che difficilmente una cosa di una certa portata come questa può (e neanche debba) camminare sulle gambe di uno solo e che per fare qualsiasi cosa ci vuole pure qualche soldo.
Capisco che le questioni che hai posto in modo netto nella riunione del 14 mettono in evidenza delle necessità reali e voglio dire ciò che posso da parte mia e dell’Associazione “la Spinosa” del Monte Peglia (non si chiama Veglia come scritto nel resoconto).
- Sul piano della raccolta fondi noi abbiamo scarsissime risorse proprio in generale e in più dobbiamo far fronte a notevoli spese legali per difendere le nostre occupazioni rurali di casolari e terreni demaniali che – sembra incredibile ma è vero – sono ancora in stato di abusività fin dagli anni ‘70. Da parte mia, come ho detto nella riunione, offro il 25% dei miei diritti di autore del mio libro in prossima pubblicazione (”Terra e futuro. L’agricoltura contadina ci salverà”) alla Campagna contadina chiedendo in cambio collaborazione nel farlo conoscere ed organizzare presentazioni nelle proprie zone, promuovere recensioni, articoli in merito ecc… Una scheda di presentazione del libro sta su https://www.limoney.it/projects/6 e c’è anche una pagina FB dedicata: https://www.facebook.com/pages/Terra-e-futuro-Lagricoltura-contadina-ci-salver%C3%A0/255503087935711?ref=hl . Naturalmente tutto ciò non prima che tu o qualcun altro responsabile della Campagna lo abbia letto e valutato come degno di essere sostenuto. Spero e credo che la pubblicazione avverrà a breve presso l’editore Eurilink.
- Sulla chiamata a prendere un impegno diretto nei ruoli necessari per la Campagna: nel campo della comunicazione non credo di avere sufficiente esperienza. Su quello delle normative e del dialogo con le forze politiche mi sento più versato, ma credo ci siano all’interno della Campagna altre persone più addentro ed avanti di me nella conoscenza delle leggi per rappresentare la Campagna complessivamente a livello nazionale. Se, però, volessimo articolare il lavoro sui vari campi relativi alle normative all’interno del Coordinamento nazionale, io mi propongo per partecipare soprattutto sull’aspetto relativo all’acceso alla terra e le leggi inerenti questo problema, che è quello più vicino alla mia esperienza ed a quella di tutti noi qui sul monte Peglia.
Un saluto a tutti ed a risentirci presto.

Sergio Cabras
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Ciao Roberto. Ti giro un breve botta e risposta fra me e Alessandro, webmaster “partecipativo” di WWOOF Italia. Parliamone.

Inviato da iPhone

Inizio messaggio inoltrato:
Da: Alessandro Bignamini
Data: 26 gennaio 2014 14:25:48 CET
A: claudio pozzi
Oggetto: Re: CAMPAGNA POPOLARE AGRICOLTURA CONTADINA – aggiornamento
Volentieri. Io ci sono.

A dire il vero io un annetto fa o forse poco + registrai agricolturacontadina.it e .com sulla base di alcune considerazioni che feci con Chiara sul nostro stile di vita.
Tra le mille attività che seguiamo come wwoof non conoscevo l’esistenza di questo movimento ma è una mancanza nostra.
Io posso anche rimettere i domini che ho acquistato al servizio del movimento, per riorganizzare il sito o implementare nuove funzionalità per me va benissimo.
Penso sia una situazione (intendo come gestione tecnica) molto più semplice di wwoof italia ma altrettanto importante.
Ale
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ciao Roberto
come stai…
ti scrivo per confermarti la nostra adesione alla campagna per la agricoltura contadina, vorrei sapere si c’e un modulo o scheda da riempire, noi aderiamo come agricoltura dalla terra, e certo dopo la nostra assemblea regionale di REST (rete per la sovranità territoriale) sicuramente aderiremo come REST, che e l’unione di circa 30 associazione del territorio della Tuscia, ma per adesso e dopo l’assemblea del comitato di coordinamento e di diversi riunioni con gli agricoltori Dalla Terra, dove ho fatto girare le linee guide ed anche le proposte e penso che siamo in grado di ricevere dei compiti da fare. l’area comunicazione potrebbe essere un area dove noi potremo fare un bello contributo, già che e una area che qua nella Tuscia stiamo cercando di sviluppare, (l’accesso all’informazione e un diritto che costruisce movimento) per questo noi ci siamo.
aspetto delle novità e delle
grazie ancora e chiedo scusa per il mio italiano cavernicolo
Christian Cabrera
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Asci Liguria
Ciao Maurizio,
ecco alcune mie idee:

- organizzazione e composizione del Coordinamento nazionale
qui ho poco da dire

- finanziamento
Si potrebbe calcolare un budget di spesa approssimativa ed una data entro cui raccogliere la cifra, e poi chiedere su siti di crowd funding come www.produzionidalbasso.it di sostenere la campagna con quote individuali di sostegno
Si potrebbero anche raccogliere donazioni nei banchetti (vedi punto seguente).

- comunicazione
Si potrebbero preparare, anche in occasione dell’anno ONU per l’agricoltura familiare, un volantino ed un manifesto (in formato pdf) studiati bene eventualmente con l’aiuto di un grafico, da distribuire in giro tramite la rete, proponendone l’affissione nelle varie bacheche delle associazioni, enti pubblici e privati, ecc e la diffusione tra i propri contatti).
Si potrebbero fare dei banchetti, organizzati localmente e gestiti dalle singole associazioni locali, dove raccogliere le firme per la petizione, distribuire il volantino di cui sopra e altro materiale divulgativo (per es. il testo della proposta di legge, ecc.), vendere libri sul tema, raccogliere fondi per l’autofinanziamento della campagna.
Possibilmente, soprattutto se a raccogliere le firme saranno agricoltori, i banchetti divulgativi andrebbero organizzati nel periodo invernale prima dei grandi impegni della stagione agricola.
La presenza di due punti online di raccolta firme per la petizione (sul sito di Agricoltura Contadina: http://www.agricolturacontadina.org/modules/xpetitions/index.php?id=1 e su Aam Terra Nuova: https://www.change.org/it/petizioni/sosteniamo-l-agricoltura-contadina) crea confusione e fraziona le adesioni. Bisogna stare molto attenti a non fare doppioni!
Buona giornata, Guido
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Ciao Roberto e tutti,
rispondo come richiesto all’invito ad esprimersi sulle questioni emerse nell’incontro del 14 gennaio: concordo e che una iniziativa come questa della campagna per la agricoltura contadina richieda più persone che ci lavorino e una sola persona che si occupa di tutto è insufficiente e come pure che ci vuole pure un po di fondi per le spese vive necessarie. Per l’anno agricoltura famigliare , avevamo già inviato il modulo adesione al comitato prima della riunione del 14 e speriamo che sto comitato proceda un pochetto e si organizzi visto che all’incontro a Bologna sono emerse tante buone idee e propositi però a distanza di oltre 3 settimane manca ancora un report di sto incontro.
Le questioni che ha posto Roberto Schellino nella riunione del 14 gen mettono in evidenza delle necessità reali e contingenti. E almeno ultimamente si è cominciato a vedere un po di maggior collaborazione partecipata.
Rispondo da parte mia personale e dell’Associazione Agri.Bio Emilia Romagna.

Come coordinamento della campagna riteniamo sia utile attivarsi per creare una struttura organizzativa più dinamica e efficiente con uno o più gruppi di lavoro costituiti da più persone e coordinatori o referenti dividendosi i compiti e le aree tematiche e utilizzando strumenti che le attuali tecnologie consentono per poter svolgere incontri a distanza e poter avere occasioni maggiori di confronto fra i referenti delle cale varie associazioni senza dover costringere a lunghi viaggi e spese necessari per incontri fisici e avendo referenti dal piemonte alla Sicilia la distanza è notevole.
Purtroppo molte di noi associazioni aderenti siamo piccole e con scarsi o assenza di fondi. Già impegnati nelle nostre ,piccole o grandi, battaglie e iniziative locali e i volontari si ritrovano a doversi occupare di tante cose diverse e questo risulta essere poco produttivo e a lungo stanca e sfinisce le persone.
Il tema dell’agricoltura contadina non va ben oltre essere una esigenza di una categoria di lavoratori è un concetto complesso e si intreccia con molti altri aspetti: economici, ambientali, tutela e salvaguardia del territorio della biodiversità, possibilità di fornire forme occupazionali, accesso alla tera, beni comuni, ecc e ha anche dei problemi e ostacoli complessi, frammentazione enorme dei movimenti contadini italiani, si scontra con gli interessi dell’agrobusinnes e delle multinazionali dei semi, di quelle degli antiparassitari e di quelle degli OGM, ecc.
I concetti complessi è utile affrontarli usando metodologie di pensiero adatti a affrontare la complessità della nostra società attuale, che si manifesta a vari livelli ad esempio con il pensiero sistemico che come cita una interessante metafora: : il pensiero sistemico permette di vedere sia l’albero che la foresta, ed è in grado di operare al meglio su entrambe.
In una variante contadina invece della foresta si puo considerare anche solo un frutteto. Un frutteto è composto, per definizione, di alberi. Da frutto. In genere se guardiamo l’albero singolo non vediamo il frutteto, e viceversa. Chi pensa, ed agisce, in maniera sistemica sa guardare il singolo albero e sa spostare il punto di vista per vedere e comprendere il frutteto. Se agisce per il bene della frutteto, lo fa tenendo conto del singolo albero e se agisce sull’albero lo fa considerando anche il bene di tutto il frutteto, perché ovviamente l’albero da frutto singolo e il frutteto e le colture adicenti e l’intera azienda agricola e l’eco sistema sono interdipendenti.

E importante pure l’avvio di coordinamenti regionali dove sono presenti piu associazioni aderenti alla campagna e coinvolgere ulteriori associazioni e cercare più punti di condivisione di interessi e scopi comuni.
purtroppo in Italia il mondo agricolo e contadino è estremamente frammentato e ha ben poca forza e come sintetizza il Il titolo del Congresso del MST che si sta svolgendo in questi giorni in Brasile, “Lottare, costruire la Riforma Agraria Popolare”, i contadini possono avanzare, resistendo all’aggressione, continua e violenta, dell’agro business, solo costruendo una forte alleanza con i cittadini, in difesa di un cibo agroecologico ovvero sano e sostenibile.
La comunicazione riveste una grande importanza e necessita anche questa di essere strutturata a più livelli e se si riesce attivarsi anche con un gruppo di lavoro su tali argomenti predisporre del materiale e documentazione per raggiungere tutte le persone da coinvolgere, contadini, res des, gas, cittadini che frequentano i mercati contadini o che fan spesa direttamente dai produttori contadini, ecc.

- Sul piano della raccolta fondi a sostegno campagna legge contadina ,
come associazione Agri.Bio Emilia Romagna non siamo in grado di contribuir economicamente siamo molto piccoli e raggruppiamo principalmente contadini e piccoli agricoltori di aree marginali e svantaggiate e consumatori interessati al biologico e biodinamico e alle altre forme di agricoltura eco sostenibile, le nostre risorse economiche sono molto scarse e già dobbiamo fare raccolta fondi per le nostre attività e spese necessarie alla sopravvivenza associazione.
anche personalmente a causa delle calamita naturali che han causato danni anche alla mia azienda contadina sita in area svantaggiata a inizio appennino, mi ritrovo che le produzioni agricole ottenute vendibili sono inferiori ai contributi previdenziali inps. Ritengo invece utile come già scritto da altri avviare iniziative di autofinanziamento per la campagna contadina tipo anche cene o iniziative locali sul territorio o ai mercati contadini o altro che possano raccogliere fondi o anche iniziative e di crowfounding e potenzialmente utile anche il crowsourcing per raccogliere eventuale collaborazioni esterne per sviluppare e risolvere alcune parti in cui siamo carenti..

- Sulla richiesta a prendere un impegno diretto nei ruoli necessari per la Campagna:
potrei contribuire un poco nel campo della comunicazione si online che offline e anche eventualmente nel settore assistenza a migliorare la struttura organizzativa e l’affiatamento dei gruppi di lavoro,.avendo competenze per motivi di studio universitario e specializzazioni e sono anche iscritto all’ordine dei giornalisti e faccio anche attività di il facilitatore /coach secondariamente a quella di contadino.
Su quello delle normative e del dialogo con le forze politiche ho competenze, ma credo ci siano all’interno della Campagna altre persone più addentro ed avanti di me nella conoscenza delle leggi per rappresentare la Campagna complessivamente a livello nazionale e potrei contribuire eventualmente su alcune parti. Mi trovo però limitato nelle possibilità di spostamenti per incontri a causa di postumi infortunistici invalidanti.
Saluti a tutti.
Aldo Nardini
Ass. Agri.Bio Emilia Romagna
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come “agricoltori della tuscia” abbiamo partecipato al primo e secondo incontro operativo del comitato per la agricoltura familiare e anche al incontro di bologna per la CAMPAGNA POPOLARE AGRICOLTURA CONTADINA.

1. noi pensiamo che la discussione dovrebbe partire da assemblee locali e che queste partecipino al comitato nazionale attraverso un loro rappresentante scelto dall’assemblea. In questo modo la campagna popolare coinvolgerebbe direttamente gli agricoltori portando ad aggregazione, discussione, presa di coscienza, responsabilizzazione e (ammetto che il lavoro è lungo) in questo modo le proposte saranno lo specchio della realtà contadina in Italia, anzi delle realtà contadine in Italia.

– la campagna popolare non può essere meramente una campagna amministrativa, noi siamo convinti che bisogna fare girare le proposte a livello locale, nelle aziende, nei consorzi, nelle associazioni o cooperative agricole e non, …è ugualmente importante l’appoggio di ogni singolo contadino come lo è quello di ogni deputato o senatore. Senza mobilizzazione popolare contadina una campagna anche se appoggiata dal governo non avrà la forza necessaria di contrastare le lobbi delle multinazionali, l’unione e la organizzazione popolare contadina è alla base di ogni cambiamento.

– abbiamo attivo un gruppo di persone che si occupa di comunicazione che è disponibile a partecipare ed aiutare dove necessario.

un saluto

comitato di coordinamento Movimento di Agricoltori della Tuscia

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Buongiorno a tutti, eccovi le riflessioni e le proposte del consiglio nazionale di Ari riguardo il proseguimento della Campagna Popolare.
Per Ari è fondamentale, in questa fase, CONCENTRARSI sull’OTTENIMENTO DI UNA LEGGE QUADRO NAZIONALE.

La Campagna nazionale deve dare sostegno politico alle singole leggi regionali, ma non inseguire tutte le dinamiche regionali, che devono essere portate avanti dalle realtà presenti nelle regioni.

Nello specifico dei quesiti posti:
composizione del Coordinamento nazionale: Fabrizio Garbarino, in quanto presidente, segue la Campagna Popolare per ARI fino alla costituzione del coordinamento nazionale. Roberto Schellino si propone di partecipare per ARI al coordinamento nazionale (occupandosi del tema delle normative) se il lavoro è partecipato, retribuito e se può lavorare da casa;
finanziamento: Per essere chiari serve fare un calcolo economico delle risorse necessarie x far funzionare la campagna. Le associazioni che vogliono sostenere la campagna devono versare minimo 100 euro per formare un fondo cassa per le attività. Questo impegno economico sarà, insieme all’attivismo politico, segno di condivisione dell’impegno e discrimine per verificare che le associazioni si mettano veramente in gioco;
comunicazione: deve essere fatta principalmente dalle Associazioni nei loro territori di presenza per coinvolgere, a partire dai contadini, tutte le persone possibili. A livello nazionale coinvolgere specialisti (come fatto con Terra Nuova).
ARI spingerà i gruppi locali a focalizzare il più grande numero possibile di iniziative del 2014 (a partire dalla data del 17 aprile “Giornata Mondiale della Lotta Contadina”) su questa tematica legandola all’ Anno Internazionale dell’ Agricoltura Familiare e Contadina (raccolta firme, produzione di una cartolina del manifesto da inviare e distribuire fotocopie manifesto Aamm Terranuova).
Grazie per l’attenzione

Fabrizio Garbarino
per il Consiglio Nazionale di Ari

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Proposta M5S

LEGGE IN MATERIA DI INTERVENTI FINALIZZATI AL SOSTEGNO E ALLA PROMOZIONE DELLE AGRICOLTURE CONTADINE

Parentela e altri….

Art. 1

Finalità e definizioni

La presente legge reca i principi fondamentali per la valorizzazione e la tutela delle agricolture contadine, al fine di promuovere e sostenere modelli socio economici basati su strutture prevalentemente familiari e pratiche agronomiche conservative e a basso, o assente, impatto ambientale.

Ai fini dell’attuazione del comma 1, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, individuano requisiti e procedure semplificate, nel rispetto della normativa recata dai Reg. CE 852/2004 e 853/2004, per la lavorazione, il confezionamento e la vendita diretta di limitati quantitativi di prodotti agricoli di esclusiva produzione propria degli agricoltori contadini come definiti dal successivo comma 3.

Ai fini e per gli effetti della presente legge si definiscono “agricoltori contadini” i soggetti che:

conducono direttamente, in forma singola, familiare o associata, i fondi, siano essi di proprietà o concessi in locazione, anche avvalendosi del lavoro di salariati temporanei o fissi in numero limitato definito con legge regionali;

praticano metodi di progettazione, diversificazioni e avvicendamenti colturali basati su modelli agro economici conservativi e sostenibili e promuovono la biodiversità animale e vegetale, spontanea e coltivata;

producono prevalentemente beni destinati all’autoconsumo, ovvero rivolti alla vendita diretta presso i mercati locali in circuiti di filiera corta attraverso forme di economia solidale e partecipata;

trasformano le materie prime di esclusiva produzione propria direttamente in azienda o presso la propria abitazione, o in adeguate strutture locali, con esclusione di processi di lavorazione industriale e senza l’utilizzo di personale esterno.

Per “vendita diretta” si intende la vendita presso strutture e spazi locali di propria disponibilità, in azienda, o presso mercati, fiere, dettaglianti locali, G.A.S, tramite consegna a domicilio, presso le mense e ristoranti locali nei limiti stabiliti dalle regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano.

Per “filiera corta” si intende una filiera produttiva caratterizzata dalla assenza di intermediari commerciali, ovvero composta da massimo un solo intermediario tra il produttore e il consumatore finale.

Art. 2

Prodotti

1. In attuazione di quanto disposto dall’articolo 1, comma 3, lettera d) è consentita la trasformazione delle materie prime di esclusiva produzione propria degli agricoltori contadini per la preparazione e il confezionamento dei seguenti prodotti:

confetture e conserve;

miele

frutti in guscio;

erbe officinali;

cereali e pane

legumi

latte e formaggi

uova

salumi, carne.

frutta e ortaggi;

vino e olio;

2. E’ consentito l’utilizzo dei seguenti prodotti tradizionalmente usati a fini conservativi: sale, pepe, zucchero, olio, aceto e similari.

3. Le strutture e le abitazioni private destinate alla lavorazione dei prodotti di cui al comma 1 sono quelli previsti per le case di civile abitazione del Comune in cui ricade l’insediamento.
4. Le strutture e le abitazioni private destinate alla lavorazione dei prodotti di cui al comma 1 sono soggetti al rilascio dell’autorizzazione sanitaria ai sensi della normativa vigente.

Art. 3

Interventi

1. Nel rispetto della normativa comunitaria vigente, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano disciplinano la produzione, la trasformazione, il controllo e la vendita al pubblico dei prodotti agricoli da parte degli agricoltori contadini. In particolare:

a) includono nella lista di cui al comma 1 dell’articolo 2, eventuali altri prodotti caratteristici dei territori ove insistono coltivazioni o allevamenti tipici;

b) stabiliscono eventuali specifiche deroghe alle superfici finestrate delle strutture e della abitazioni private destinate alla lavorazione dei prodotti, qualora sia verificata la sussistenza di un adeguato sistema di ricambio di aria.

c) stabiliscono i limiti quantitativi di produzione entro i quali, la destinazione di un locale a scopo di laboratorio, non determina la necessità di un cambiamento di destinazione degli stessi;

d) dispongono ulteriori caratteristiche e dotazioni delle strutture e delle abitazioni private destinate alla lavorazione dei prodotti in modo da assicurare che le operazioni di trasformazione siano effettuate nel rispetto delle norme igieniche esistenti e che non rappresentino un pericolo per la salute pubblica;

e) prevedono adeguate norme finalizzate a stabilire le fasi indispensabili della filiera lavorativa e la loro organizzazione anche al fine di evitare contaminazioni crociate tra alimenti con diverso profilo microbiologico;

f) stabiliscono le modalità della vendita dei prodotti agricoli e dei prodotti trasformati presso i mercati di vendita diretta. come previsto dall’art.1 comma 4 e 5.

Art. 4

Controlli

1. Gli agricoltori contadini sono soggetti all’obbligo dell’autocontrollo.

2. In attuazione delle finalità di Reg. CE 852/2004 e 853/2004, è affidata agli agricoltori contadini la responsabilità del processo produttivo e compete ad essi la scelta e l’utilizzo di materiali e procedure.

3. Gli agricoltori contadini che trasformano le materie prime di loro produzione sono tenuti a compilare un registro di buone pratiche igieniche nel quale descrivono le operazioni attuate ed i materiali utilizzati al fine di garantire la salubrità dei prodotti. Gli enti pubblici preposti sono tenuti alla vigilanza e all’intervento in casi specifici, qualora venga dimostrato e documentato un reale rischio sanitario per la collettività.

4. Gli agricoltori contadini che trasformano le materie prime di loro produzione sono tenuti a partecipare ad un corso di formazione in materia di standard igienico-sanitari minimi promosso dall’Ente pubblico ed attuato in ambito locale, senza oneri a loro carico.

5. I comuni, anche avvalendosi degli organi di polizia amministrativa locale e dei competenti servizi delle Aziende Sanitarie Locali, possono effettuare controlli presso gli insediamenti di agricoltori contadini al fine di verificare il rispetto, da parte degli stessi, delle norme igienico-sanitarie stabilite.

6. Le violazioni delle prescrizioni di cui alla presente legge e di quelle previste nelle leggi regionali, soggiacciono alla comminazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 300,00 a euro 3.000,00. In caso di reiterazione, il sindaco del comune competente vieta la prosecuzione dell’attività di produzione, trasformazione e vendita al pubblico per un periodo da sei mesi ad un anno. Qualora venga accertata un’altra violazione della stessa specie o la reiterazione sia specifica, il sindaco vieta la prosecuzione dell’attività per un periodo non inferiore a tre anni e non superiore ai dieci anni. Qualora dal fatto derivi pericolo per l’igiene e la sanità pubblica, il sindaco vieta immediatamente la prosecuzione dell’attività.

Art. 5

Fiscalità

1.Al comma 6, dell’articolo 34 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n, 633 sono apportate le seguenti modificazioni:

al primo periodo sostituire le parole “ 7.000” con le seguenti: “ 10.000”;

al terzo periodo sostituire le parole “ 7.000” con le seguenti: “ 10.000”.

Art. 6

Programmi di sviluppo rurale

1. Nell’ambito della programmazione dello sviluppo rurale relativa al periodo 2014-2020, le regioni prevedono apposite misure volte a sostenere e promuovere la realizzazione di progetti da parte degli agricoltori contadini anche al fine di riconoscere e valorizzare il ruolo sociale da essi svolto nel sopperire all’assenza dei servizi nelle aree marginali.

Art. 7.

Istituzione dell’albo regionale e provinciale degli agricoltori contadini

1.Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano possono istituire l’albo degli agricoltori contadini presenti nei loro territori.

2.L’iscrizione all’albo di cui al comma 1 è gratuita e non è soggetta alla tassa di concessione governativa.

3. Le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano possono stabilire che l’iscrizione all’Albo di cui al presente articolo sia condizione indispensabile per l’accesso ad eventuali contributi concessi per la realizzazione di progetti ed iniziative promozionali.

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