Progetto Itskov – Fantascienza e mito dell’immortalità bionica
Il progetto di Itskov, articolato in 4 tappe, prevede la creazione di un cervello artificiale, nel quale trapiantare la coscienza di un uomo e fare in modo che quest’ultimo possa controllare un ologramma umano.
All’ambizioso e costosissimo progetto attualmente vi stanno lavorando 30 scienziati finanziati dalle ricchezze di Itskov e dalle donazioni che ottiene grazie alla sua richiesta di sostegno economico rivolta ai grandi tesorieri di tutto il mondo.
Entro il 2020, il team avrà ultimato la prima fase. A realizzando un robot umanoide controllato dal cervello. Nel 2025 la fase B prevede la creazione di un avatar nel quale verra trapiantato il cervello a fine vita della persona . Nel 2035, la fase C ha come obiettivo la realizzazione di un cervello artificiale dove poter innestare la coscienza di una personalità umana ed ultimare il loro progetto nel 2045 con la fase D che prevede la realizzazione di un avatar-ologramma identico all’uomo.
Il sito ufficiale di questo progetto 2045.com spiega che: “gli obiettivi principali sono: la creazione di una nuova visione dello sviluppo umano, la realizzazione della possibilità di un suo un’ampliamento radicale attraverso la tecnologia cibernetica e la creazione di una nuova cultura associata a queste tecnologia”.
Itskov continua, “Il nostro obiettivo principale è quello di preservare la personalità e prolungare la vita. Gli scienziati dicono che se non fosse per alcune malattie e degradi del sistema cardiovascolare, il nostro cervello potrebbe vivere per due o forse anche trecento anni“.
Tra le idee vi è quella di creare un androide con un corpo non biologico trapiantando una testa umana su uno corpo artificiale dalle sembianze umanoidi. Cio trae spunto dagli esperimenti americani di Robert White condotti sugli scimpanzé attraverso i quali lo scienziato ha dimostrato che il cervello di una scimmia può essere rimosso dal cranio e inserito in un sistema differente in grado di mantenerlo in vita.
A che punto sono i lavori del progetto? Il prototipo realizzato attualmente si chiama Dima – dal padrino del progetto Dmitry Itskov – ed è dotato di una pelle di lattice che riveste un complicato sistema di elettronica e motori. Le mani hanno muscoli pneumatici in grado di stringere le dita in un pugno o contrarli attraverso l’aria compressa. Ciascun occhio del robot è una singola telecamera che vede e ricorda i dintorni, le facce e gli ostacoli.Si sta lavorando su come far governare il robot con il pensiero.
Ingegnere del software, Andrey Telezhinsky spiega: “Questo progetto sicuramente può essere utilizzato per aiutare le persone disabili. Abbiamo già eseguito alcuni esperimenti. Un soggetto senza una mano ha provato questa tecnologia e ha detto che la mano ha lavorato per lui. Tutto ciò che serve è collegare gli elettrodi alla parte danneggiata del braccio in modo che possano leggere l’attività muscolare“.
La fantascienza dei film come Avatar, Blade Runner o IRobot potrebbe diventare presto una realtà: l’immortalita sara raggiunta grazie alla tecnologia e un corpo bionico e forse le prossime guerre dell’uomo saranno combattute contro androidi pensanti.
Emiliano Ragoni
Fonte: http://it.ibtimes.com/