Il caso dei due fucilieri detenuti in India… ed il suono di una sola campana

Lettere inviate e ricevute Paolo D'Arpini 11 febbraio 2014

Domanda: dopo l’ennesimo articolo visto sui giornali riguardo il processo indiano ai due italiani imputati (Imputati non significa condannati, significa che è in corso un processo, dal quale potrebbero emergere colpevoli oppure innocenti) di omicidio e pirateria, vien spontaneamente da chiedersi come mai non siano mai citati gli atti delle indagini indiane.
Come si fa a farsi un’idea del caso ?
In due anni a me è capitato di vedere molti commenti di giornalisti e politici italiani.
Va bene , commenti italiani: ma gli atti ufficiali indiani ?
Un processo è fatto di indizi, prove e dibattimento: dove sono ?
Tizio, in Italia, dice “Pare che i proiettili siano diversi da quelli delle armi dei due fucilieri”.
Ok, “pare”. Ma l’autopsia e le analisi della polizia indiana che proiettili hanno riscontrato ? Compatibili con quali armi ? Ci sono di sicuro degli atti precisi, al riguardo. Cosa dicono ?
Caio informa “Pare che l’ora dell’omicidio non sia quella dell’incontro con la nave italiana”.
OK, “Pare”.
Ma le verifiche delle indagini indiane che cosa dicono al riguardo ?
Possibile che non ci sia niente da consultare ?
I processi di Piazza Fontana e quello dell’omicidio Pinelli furono discussi dettagliatamente per anni sulla stampa. Infatti: c’era abbondante materiale commentabile sia nelle indagini preliminari che negli atti processuali.
Dopo due anni, invece, nel caso indiano bisogna accontentarsi solo dei commenti italiani, senza informazioni indiane ?
Mah.

Vincenzo Zamboni

I commenti sono disabilitati.