Treia, “Città Ideale”? – Proposte per il miglioramento della qualità della vita nella città in cui ha sede il Circolo Vegetariano VV.TT.

La nostra associazione, Circolo Vegetariano VV.TT., si è da qualche anno trasferita a Treia. Vorremmo anche noi contribuire al bene comune del luogo in cui viviamo e sottoponiamo le seguenti proposte alla comunità, vista anche la vicinanza delle prossime elezioni comunali.

A Treia bisogna sapere cosa si dovrebbe ma soprattutto cosa si può fare.

Cose assolutamente non trattabili sono: la tutela dell’ambiente, il rilancio del centro storico, il rilancio del lavoro, l’aiuto allo sport, alla cultura, all’associazionismo, ecc. Questo perché tali azioni possono promuovere anche l’aspetto economico legato al turismo di qualità e non soltanto basato su eventi sporadici che servono a creare fumo negli occhi per qualche giorno di successo…

Invece di chiedere prestiti per opere inutili e dannose, come è stato fatto con il progetto dell’attracco meccanizzato (cominciato e rimasto incompiuto) che è un pugno in un occhio ed una devastazione per l’ambiente rurale urbano, bisogna dare la caccia ai fondi europei per realizzare opere effettivamente utili e non solo per attingere a contributi che poi richiedono comunque ulteriori spese da parte del Comune: si deve creare un ufficio, una competenza in grado di scovare tutte le possibili elargizioni di fondi europei, ed ogni ufficio comunale deve lavorare anche per aver pronti dei progetti da presentare in caso di uscita di bandi.

Il territorio: è il primo bene comune non trattabile, a partire dalla manutenzione, ci vogliono maggiori investimenti e la collaborazione dei cittadini riuniti in comitati. Treia è la nostra casa e non si può più delegare alla sola amministrazione il suo controllo. Il piano regolatore comunale non deve prevedere il consumo di nuovo territorio vergine.
Promuovere la ulteriore ristrutturazione del patrimonio edilizio privato e la sua riqualificazione energetica.
Favorire il recupero dei fabbricati rurali anche ad uso abitativo. Basta fare i bilanci con gli oneri di urbanizzazione. Sgravare dagli oneri di urbanizzazione chi ristruttura, anche solo dal punto di vista energetico. Semplificare le pratiche. Con la riqualificazione energetica e le ristrutturazioni si da lavoro. Tutela del fiume Potenza in collaborazione con la Provincia. Allontanamento di progetti inquinanti come grossi impianti fotovoltaici e a biomasse. Opposizione alla costruzione di nuovi elettrodotti (nel previsto elettrodotto Fano Teramo che dovrebbe passare sul territorio comunale l’energia transita ma non serve a Treia né alle Marche). Messa in sicurezza del vecchio elettrodotto che non risponde più alle normative correnti.

Promuovere il lavoro: favorire le imprese con le infrastrutture, operando sgravi mirati su tasse e tributi comunali.
Accordi con le banche che garantiscono il credito a imprese che investono.
Assicurare il collegamento fra imprese e scuole del territorio. La vocazione artigianale e agroalimentare deve essere compatibile con la tutela del territorio.
Non ci deve essere contraddizione tra tutela del territorio e lavoro.
Sosteniamo il commercio e l’apertura di luoghi di ritrovo privati con caratteristiche aggregative nel centro storico. Garantire la cura e la pulizia degli spazi comuni anche tramite le associazioni ed il volontariato. Sviluppo della produzione energetica pulita attraverso il mini eolico, mini fotovoltaico ed ove possibile anche centraline idroelettriche. Previsione di un impianto comunale per la produzione elettrica a biomasse vegetali funzionante con i soli rifiuti organici o ricavati da pulizie di boschi e falciature di orti, da utilizzare per l’illuminazione pubblica. Avvio della raccolta differenziata personalizzata, in modo da poter calcolare la tassa sui rifiuti in base al peso del reale rilascio (e non più con l’iniquo sistema dei metri quadri dell’abitazione). Promozione e valorizzazione del territorio intercettando il turismo delle zone e città limitrofe.

Cultura: consapevolezza e conoscenza sono fondamentali per la difesa del territorio. La diffusione della conoscenza si può ottenere tramite le associazioni e la nascita di una biblioteca comunale, che può essere anche un luogo d’incontro. La scuola è il punto di partenza, qui i giovani si mescolano per una società migliore.Trovare “una casa comune” per le associazioni culturali, creando anche un Forum permanente per coordinarne le attività.
Rivalutazione ed utilizzo funzionale del museo in collegamento con l’accademia Georgica.
Facilitare l’utilizzo degli spazi comunali, a cominciare dal Teatro, per organizzare eventi culturali.
Promuovere la conoscenza del territorio da parte degli stessi cittadini. Incentivare la collaborazione con l’università della terza età. Agevolare ed incrementare il servizio reso dalla Proloco con visite guidate per turisti e treiesi vecchi e nuovi, che spesso nemmeno conoscono le bellezze del luogo in cui vivono.
Promuovere la nascita di un Caffè letterario, eventualmente con sede in una prossima, futura, biblioteca, per la poesia e la scrittura, con gare poetiche ed artistiche e presentazione di libri. Organizzare gare di pittura estemporanea all’aperto o nell’ex mercato adiacente il palazzo comunale.

Politiche sociali e sport: Favorire sani stili di vita, infrastrutture per lo sport: percorsi podistici, parchetti con attrezzi, manutenzione dei campi giochi e campi bocce. Migliorare il sistema dei servizi alla persona. Sburocratizzare l’accesso ai servizi. Favorire il controllo sociale dei servizi (es. consultazioni popolari da indire regolarmente sul funzionamento dei servizi e sulle proposte di miglioramento).

Garantire la disponibilità del patrimonio delle case di proprietà comunale anche favorendo la rotazione di chi ne usufruisce ed il subentro di nuovi inquilini che ne hanno diritto (su questo sappiamo troppo poco per fare proposte, non sappiamo neanche se ci sono cosiddette “casa popolari” assegnate dal comune). Favorire il collegamento fra proprietari di case sfitte e possibili affittuari, garantendo il reddito adeguato e sicuro.
Favorire la creazione di comitati di quartiere che consentano la partecipazione e la rappresentanza di tutti, con incontri, ad esempio, mensili.

Sicurezza: aumentare la presenza della polizia municipale su tutto il territorio comunale. Creare un’associazione di cittadini volontari che si occupano di sicurezza e controllo della uscita dalla scuola e della osservazione del territorio per evitare scempi e rilascio di immondizie nei parchi, etc. Riscoperta del senso di comunità. Evitare manifestazioni pubbliche notturne eccessivamente rumorose e portatrici di degrado urbano.

I Comuni con un numero di abitanti tra i 10.000 e i 30.000 hanno la maggior efficienza, secondo una ricerca europea. Treia può divenire un esempio di “città ideale”.

Paolo D’Arpini e Caterina Regazzi – Circolo vegetarianoVV.TT.
Vicolo Sacchette, 15/a – Treia (MC)

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