Vaticano inquieto e colomba senza pace…. – Presagi dalla palombella, dal corvo e dal gabbiano

Intervento sulle vicende della colomba vaticana assalita da un gabbiano e da un corvide (cornacchia grigia) – Vedi precedenti Giornaletto di Saul:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2014/02/02/candelora-a-treia-camera-oscura-conversazione-sui-piedi-renzie-il-dudu-addio-bankitalia-alluvioni-e-veleni/

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2014/02/01/pets-e-altri-animali-e-successo-in-parlatorio-morire-per-altruismo-arte-e-vita-disarmo-immediato-ad-memoriam-di-vari-santi/

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2014/01/31/gabbiani-romani-e-colombe-vaticane-crematistica-ed-usura-marche-no-ogm-vegetariani-conviene-osvaldo-ercoli-decreto-133/

CARO PAOLO, il caso della colomba vaticana e degli uccelli neri che l’hanno assalita è EMBLEMATICO della realtà effettiva di questa RELIGIONE che è SEMPRE VISSUTA sulla MENZOGNA sistematicamente propinata, su false interpretazioni dei Vangeli, che invece vanno letti alla luce del grande pensiero NEOPLATONICO ( Seneca, Epitteto, Platone, Teofrasto!!!)

Di Teofrasto, fiorito nel 300 a.C, è autore di un testo intitolato DELLA PIETA’, reperibile a cura di Gino Ditadi,presso l’editore ISONOMIA, tel.0429-55783. Ditadi ha anche curato moltissimi libri dedicati al pensiero classico in relazione all tutela e comprensione degli animali. Nel 2004 ha anche pubblicato il libro: OSIRIDE,DIONISO-ORFEO, ZARATUSTRA E PITAGORA.
Scrive Teofrasto: ” Gli uomini si sono messi a sgozzare le vittime e ad insanguinare gli altari da quando, avendo fatto esperienza di fame e guerre, hanno immerso le loro mani nel sangue…Ricca di insegnamenti è la storia del popolo più saggio del mondo, quello degli Egizi..costoro sono così lontani dall’uccidere uno solo degli animali che essi fanno, con le figure degli animali, immagini degli dei, perché li considerano prossimi e apparentati agli dei e agli uomini…Poichè la Terra è il focolare comune degli dei e degli uomini, bisogna che tutti, prosternati su di lei, considerandola nostra NUTRICE e MADRE cantiamo INNi e l’accarezziamo come colei CHE CI HA GENERATO…..

Come si può facilmente vedere, ci troviamo OGGI immersi in un CLIMA culturale e RELIGIOSO che costituisce senza mezzi termini un ABISSALE regresso rispetto al PENSIERO CLASSICO di oltre 2000 anni fa. E non è un caso che pensatori come Teofrasto, Epitteto, Seneca, Platone, Epicuro, siano sostanzialmente ignorati da una prassi religiosa che propone alcune parti dei Vangeli, escludendo tutto quanto i Vangeli stessi, soprattutto quelli NON canonici, scrivono in relazione al rispetto della natura, animali e piante, beninteso. Quello che sta accadendo in Italia, terra non apparentemente, ma con grande evidenza, controllata dai preti (come nelle Terre dei fuochi) è ulteriore espressione di un FONDAMENTALE DEGRADO (morale prima che fisico) dove non ci si perita di esibire il TESORO DI SAN GENNARO (vero abominio della ragione!), tesoro superiore a quello della stessa Corona di Inghilterra, corona notoriamente di RAPINATORI e PIRATI, ignorando la popolazione della Campania che rischia di non poter più nemmeno mangiare i frutti avvelenati della sua terra che INGENUAMENTE ma anche INSENSATAMENTE E IRRESPONSABILMENTE CONTINUA A COLTIVARE.

IL CASO DELLA COLOMBA vaticana DENUNCIA UNA INSENSIBILITA’ DI FONDO DA PARTE DI PERSONE che da troppo tempo sono abituate a far PRECEDERE l’interesse SPETTACOLARE, per illudere i minchioni e favorire il turismo nonché la pubblicità televisiva, a scapito di quello sostanziale della difesa della Natura in tutte le sue manifestazioni. E per fortuna che San Francesco parlava agli uccelli ed ammansiva il Lupo! Ed è inutile citare la differenza fra animali da gabbia (come in sostanza siamo anche NOI), e animali da PREDA che svolazzano da tempo, E NON A CASO, sui cieli di Roma. Siamo abituati a questi presagi. Si tratta di cose serie e NON di scempiaggini tipo profezie dei decantati Geremia, Isaia, Malachia, Elia, Chicchessia, esaltati TESTEPAZZE di cui si citano le frasi inconcludenti durante i riti, peraltro ampiamente scopiazzati dalla Classicità, domenicali e festivi. Giorgio Vitali

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