La legge elettorale non è il vero problema… ma tu firmerai ancora l’assegno in bianco ai partiti che te lo chiedono?
Immagina che qualcuno ti suoni alla porta e ti chieda di dargli un assegno in bianco a nome tuo, per usarlo come lui crede meglio. Lo faresti mai? Daresti un tale assegno in bianco con sopra il tuo nome senza nessun tipo di garanzia? E come ti sembrerebbe se chi ti chiede l’assegno in bianco esigesse la tua vita e quella della tua famiglia come pegno? Cioè se lui si dimostrasse un imbroglione e tu dovresti pagare i danni, non solo di tasca tua ma anche con la tua vita e quella della tua famiglia?
Stai e pensarci un’ po. Lo faresti mai? E addirittura daresti un assegno in bianco a qualcuno perchè lui si sbarazzasse di chi prima di lui ti ha chiesto un analogo assegno in bianco e si è dimostrato un imbroglione? Davvero, come chiameresti chi lo fa e per di più ripetutamente?
Lo stesso non si fà da decenni in questo paese?
Ogni aspirante tribù politica, non ti viene a chiedere un assegno in bianco, il tuo voto?
E ogni volta cosa si dimostra? che si tratta di imbroglioni, ladri e, a dir poco, indegni.
A chi però viene chiesto di pagare i danni? A te! Chi paga con la propia vita e quella della propria famiglia? Tu! A chi scaricano la responsabilità dicendo che la colpa è sua per tutto? Α te! Inoltre, ti dicono, non sei tu che hai accettato di dare l’assegno in bianco? Adesso perchè «chiedi il resto»?
Certo ti hanno promesso mare e monti per strapparti l’assegno in bianco. Ti hanno detto, pensa ai fatti tuoi e lascia fare a noi che sappiamo cosa fare; e, senti, anche tu qualcosina l’avrai se chiudi gli occhi. Una raccomandazione, un prestitino, uno scrocco, ci sarà qualcosa. Alla fin fine perchè ti preoccupi? se uno si dimostra un imbroglione, potrai benissimo la prossima volta dare un nuovo assegno in bianco ad un altro per sbarazzarti del primo.
E qual’è stato alla fine il risultato?
Dando una volta a uno e una volta all’altro assegni in bianco, ti hanno lasciato senza un soldo in un paese in bancarotta, incapace di credere a ciò che sta succedendo. Incapace ti credere che tu i tuoi figli e i figli dei tuoi figli siete diventati ormai peon, servi della gleba per via dei debiti che ti hanno caricato quelli che in tutti questi anni ti chiedevano assegni in bianco. Non puoi credere che niente ti appartiene, nè il tuo paese, nè persino la casa dei tuoi genitori. Non puoi credere che la tua stessa sopravvivenza adesso è appesa ad un filo talmente sottile che da un momento all’altro si romperà.
E adesso? Cosa ti dicono adesso? Ancora lo stesso. Quelli che governano e che per tanti anni ti hanno saccheggiato usando il tuo assegno in bianco, che ti dicono? Nel caso non paghi i debiti che noi ti abbiamo caricato, guai a te. E tu ti rassegni. La rabbia bolle dentro di te ma tu ti rassegni. Ti sei nascosto a casa tua e aspetti di punirli col tuo voto.
Come? Cercando di trovare un altro per dargli uno nuovo assegno in bianco. Dopo tanti anni, tanta abiezione non hai ancora imparato?
Ci vuole tanto cervello per capire?
Specialmente oggi. Per quanto ancora resisti a provare con un nuovo assegno in bianco? Per quanto ancora puoi giocare “a testa o croce” la tua vita e la vita dei tuoi, dando un’ancora assegno in bianco?
Mi dirai, almeno mi sbarazzerò di quelli che governano. Si, ma non è questo che dicevi sempre? Fammi votare, cioè dare un assegno in bianco agli uni sperando di salvarmi dagli altri. E alla fine che è successo? Sia gli uni che gli altri ci hanno portato tutti non soltanto ad una rovina mai vista, ma hanno anche venduto noi come servi e il paese come appezzamento.
Li vedi oggi come governano bene insieme? Ti ricordi « gli armadi della storia» dove PASOK avrebbe chiuso «lo stato della destra»? Ti ricordi «la giunta del PASOK» che la ND avrebbe rovesciato? Alla fine è venuto fuori che non sono altro che soci nel saccheggio del paese, servi degli stessi padroni, prima di tutto dei padroni dell’«Europa» e dell’«apparteniamo all’Occidente».
Si ma adesso è diverso, obietterai.
Si adesso abbiamo degli autentici anti-memorandum di sinistra e di destra. Che fortuna per noi. E dimmi un po’ perché pure questi anti-memorandum ti chiedono un’assegno in bianco?
Perché focalizzano quasi esclusivamente sul memorandum quando si vive un intero regime di occupazione coloniale principalmente dagli Europei? Perché non dicono una parola sul nuovo patto fiscale dell’UE, che rende inutili i memoranda dato che ciò che prevede è molto più duro per i popoli e i paesi rispetto ai fin ora applicati memoranda? Non sanno, non gli importa, o si sono messi d’accordo con i conquistatori coloniali?
Perché non si dimettono dal parlamento come ultima misura di emergenza almeno per provocare elezioni e invece rimangono lì spettatori irresoluti della continua demolizione del paese? Cos’è per loro più prezioso? La tua vita o la loro presenza in un parlamento disonorato e sostanzialmente inesistente?
Perché si paralizzano quando gli viene chiesto dove troveranno i soldi? Perché non prendono almeno l’iniziativa di aprire un dialogo pubblico perché vengano confrontate le opinioni e gli argomenti per il bene del popolo e del paese? Di cosa hanno paura che non lo permettono nemmeno all’interno del loro partito?
Perchè parlano di patria soltanto quando vogliono strumentalizzare i sentimenti popolari ma nessuno di loro è pronto a difenderla fino alla fine? Perché ogni qualvolta si parla di rotture e rovesciamenti delle istituzioni e degli interessi che ci hanno portato in questa abiezione, loro scoprono soltanto quello a cui saremo sottoposti se ci mettiamo contro di loro? Perché hanno sostituito il puro patriottismo popolare col patriottismo dei partiti che da sempre è stato il rifugio della malagente?
La parata è partita
Tutti gli imbroglioni in scena. I burattinai della scena politica ufficiale hanno schierato la loro compagnia teatrale. E tu povero spettatore ti devi identificare con uno di loro. La compagnia disponne di personaggi per ogni ruolo per tutti i gusti.
Ci sono di destra e di sinistra, Ci sono i per ed i contro memorandum. Ci sono «palazzi» di centro destra e di centro sinistra. Ci sono partiti dell’euro e partiti della drachma. Ci sono buoni fascisti con giacca e cravatta che temono il pubblico ministero.
C’è di tutto in campo. Loro puntano sul come sei abituato a ragionare. Un popolo lotta per cambiare le cose. La plebe vuole semplicemente vendette in ogni modo possibile. Un popolo pensa a ciò che gli conviene. La plebe pensa a ciò che più le fa buona impressione. Un popolo vive per la patria. La plebe vive per chi sembra dare di più.
Α quale categoria appartieni?
Ti sbarazzerai finalmente della mentalità della plebe? Vedrai finalmente il tuo voto come arma nella lotta per la liberazione della Grecia dal peggiore regime di occupazione che abbia vissuto nella sua storia? Ο andrai strisciando ancora una volta a dare un asegno in bianco?
Certe volte mi chiedo com’è possibile che persone normali, professionisti, persone che lavorano che sanno come si guadagna da vivere nella vita reale, accettino l’assegno in bianco in politica. Specialmente quando nella loro vita professionale un cosa simile gli farebbe venire l’ira.
Mi è difficile spiegare un comportamento simile. E’ come l’analfabeta che si rifiuta di imparare a leggere e a scrivere. “Persona analfabeta, legna greggia” dicevano i vecchi. E pensare che questo popolo ha versato fiumi di sangue per uscire dall’ignoranza tanto nella propria vita quanto nella vita politica. Ecco perché il nostro popolo come nessun altro usava come allocuzione d’onore non il «principe» ma il «maestro».
E adesso? Come si è ridotto adesso?
Non è la prima volta. Palamas* nel 1908 scriveva:
schiavo si è chinato ancora Romiòs(1) e obbediente si contiene.
Non hai Dei Olympo, né audaci Ossa(2)
Rayades(3) hai, madre terra, piegati dal haratsi(4)
vuoti ed indolenti disprezzano la tua divina lingua grezza
degli Europei scherni e degli antichi pagliacci .
Palamas* scrisse questo nel 1908 per la Grecia sprofondata dall’occupazione del Controllo Economico Internazionale quando commissari stranieri decidevano di tutto in un paese che nessuno stimava; nemmeno il suo stesso popolo. Ci sono voluti decenni perchè il Greco trovasse se stesso attraverso continue guerre, rivolte, dittature ed occupazioni. Nel corso di questi decenni l’Ellenismo ha vissuto delle catastrofi mai viste, tradimenti e mutilazioni nazionali fino a trovare se stesso e dimostrare che si meritava la sua patria mentre la difendeva dall’Europa Unita dei Nazisti.
Oggi rischiamo di perdere tutto.
Quindi sta a pensare. Qui è in gioco la tua vita, la tua famiglia e i tuoi figli. Non tradirli. Non c’è più spazio per illusioni e scuse infantili. Non usare il pretesto di non avere altra scelta. Lascia stare le fesserie del tipo «perché non vi mettete d’accordo?». Il sangue non si fa acqua. Il fuoco non può bruciare in acque luride. Nè la luce nel buio. L’ora di fare la tua scelta è arrivata.
E più fai finta di non sentire il richiamo, più vivrai nell’inferno infinito. Pensa solo, chi è capace ti mettersi contro Lestrigoni e Ciclopi per la salvezza del paese? Per la salvezza tua e dei tuoi figli?
E’ più che sicuro che nel 2014 e nei pochi anni che ci restano come paese, impareremo cosa vuol dire in pratica l’Apocalisse di Giovanni. Vivremo mutilazioni nazionali molto più dolorose di quelle della nostra storia. E’ sicuro che vedremo persino delle guerre come quella del 1897, la guerra della vergogna. Imparerai ad essere profugo o immigrato nel tuo stesso paese. Vivrai le storie dei tuoi nonni sulla maledetta immigrazione, la lotta disperata per un pezzo di pane. Ma questa volta senza speranza. La discesa che il paese ha intrapreso ha una sola fine certa. Lo sterminio di massa della sua popolazione e la sua completa distruzione.
Se tutto ciò ti sembra estraneo a te ed esagerato, allora pensa a cosa credevi quando alcuni come me ti dicevano cosa succederà più di tre anni fa. Pensa a quanto sei uscito fuori strada e quanto la situazione sia andata in peggio. Pensa a chi ti ha detto la verità quando ancora c’era tempo di fare qualcosa per evitare l’inferno a cui ti hanno condannato.
Non è ora di piangere per il nostro destino ma di agire.
Adesso, prima che arrivi il peggio. Soltanto tu puoi cambiare questa condanna. Soltanto tu puoi prevenire tutto ciò. E il primo passo è uscire dalla logica dell’assegno in bianco e girare le spalle agli arrangiatori della politica ufficiale.
Possiamo comporre noi e cantare la nostra canzone. E questa volta sarà una canzone di sospiro e di speranza, di forza e di determinazione come gli antichi Pyrrhichi che hanno sempre accompagnato i Greci nella lotta per la patria. Fargli capire che non appartieni alla plebe, che malgrado questa politica messa in scena tu appartieni ad un popolo che sa, forse quanto nessun altro, di rivolte inaspettate.
pubblicato da DIMITRIS KAZAKIS, Domenica 19 Gennaio 2014
Non pensare che questo non ci riguarda che tocca ai greci perchè è un’economia debole (quello che ci raccontano i nostri cantastorie).
Potremmo svegliarci una mattina e ritrovarci come i greci e i politici a darci spiegazione inventate accusando gli avversari che sono stati la causa.
Tutti gli imbroglioni in scena. I burattinai della scena politica ufficiale hanno schierato la loro compagnia teatrale.
In questa frase è rinchiusa la causa di quello che è accaduto in Grecia che Kazakis non ha capito:
I burattinai (i banchieri) hanno schierato la loro compagnia teatrale, i politici di destra, centro e sinistra che stanno recitando su ordine dei banchieri!
Letta, Napolitano, Monti, Renzi e Berlusconi stanno tutti recitando su ordine dei banchieri e ci raccontano che loro stanno pensando al nostro futuro!!!
Chi crea il denaro dal nulla, senza nessun controllo, detta le regole comprando tutto e tutti!!!!
Smettiamo di firmare assegni in bianco tanto comandano persone non elette democraticamente che sono nel direttivo della BCE messse li dalle famiglie che possiedono la BCE.
Casimiro Corsi – casimiro.corsi@gmail.com
Nessun politico ci spiega come mai la BCE, una banca privata straniera, crea il denaro dal nulla e lo presta pur non essendone la proprietaria secondo il Trattato di Maastricht
Per farsi nemici non bisogna dichiarare guerra, basta dire quello che si pensa.
MartIn Luther King