Italia svenduta alle banche ed alle multinazionali e cittadini presi alla tagliola
Vi ricordate il film in cui Totò vendeva Fontana di Trevi al ricco americano? Quella gag è la realtà che viviamo oggi. In Grecia vendono il Partenone, in Spagna il porto di Barcellona, in Portogallo i quadri di Mirò…
Ma per arrivare a questa catastrofe, in cui gli Stati rovinano la loro gente per salvare i bilanci delle Banche, ci volevano la partecipazione e la complicità dei Governi che accettassero queste misure, dettate da organismi sovranazionali non eletti da nessuno (FMI, Commissione Europea, BCE) e mirate espressamente a smantellare lo Stato Sociale, trasformandole in leggi e facendole accettare ai loro Parlamenti e ai loro Cittadini.
Ciò è avvenuto con la complicità di pressoché TUTTI i partiti.
Trattati di Maastricht, Lisbona, Euro Plus, Fiscal Compact, MES, Pareggio di bilancio… Poche dozzine di persone, in combutta con i Poteri finanziari, sanno di che si tratta… gli altri obbediscono senza sapere.
E i Parlamenti le trasformano in leggi senza neanche capirne la portata tragica.
È di fatto un Colpo di Stato (che, per definizione, “è l’atto di persone che al momento della sua esecuzione, sono titolari di funzioni in seno all’apparato dello Stato”) dietro l’altro:
• L’Italia, intanto che taglia migliaia di posti letto negli ospedali ed alza l’età della pensione a 66 anni, dovrà contribuire con 125,4 miliardi al MES (Meccanismo europeo di stabilità) che dovrebbe servire a dare assistenza finanziaria agli Stati in difficoltà in cambio del loro definitivo commissariamento.
• L’Italia per ridurre il suo debito pubblico al 60% del PIL dovrà sborsare 50 miliardi l’anno: una meta impossibile salvo richiedere al 90% della popolazione sacrifici da tempo di guerra per almeno una generazione.
• L’Italia ha inserito in Costituzione il “pareggio di bilancio”, il che significa che, non potendo spendere a deficit, ha perso completamente la propria Sovranità Monetaria.
Vincenzo Zamboni