Adriano Colafrancesco e l’insostenibile leggerezza della Rai…. – Lettera Aperta
Cara RAI,
c’è un signore che si aggira per l’Italia con la spocchia degli impuniti. E’ stato sbattuto fuori dal Parlamento dopo vent’anni di devastazione (che lui stesso ha prodotto) del Paese. Sembra però che non se ne sia mai andato. Anzi, è stato persino riabilitato dai tg che ancora gli dedichi, considerandolo interlocutore politico da rispettare. Berlusconi è stato condannato in via definitiva per frode fiscale ai danni dello Stato e qualcuno – magari Tu – dovrebbe spiegare perché
- è ancora a piede libero e non ai domiciliari o ai servizi sociali
- viene intervistato dai telegiornali quasi ogni giorno e ospitato nei talk show della televisione pubblica
- può mantenere la concessione per le frequenze radiotelevisive, a suo tempo concesse da Massimo D’Alema
- può permettersi di candidarsi alle elezioni europee in tutte le circoscrizioni
- è ancora a capo di un partito politico senza che nessuno si indigni, a iniziare dai responsabili dell’informazione
- è considerato un interlocutore politico dal PD, il partito unico al Governo, come se fosse la cosa più naturale del mondo fare le riforme con un condannato in via definitiva
Non risponderai a queste domande?..
Una personalità tanto ingombrante e influente sulla vita pubblica – tutt’altro che fuori dalla scena politica, nonostante la decadenza dal Parlamento – non può non rendere conto della propria identità in modo cristallino e trasparente. E in questo TU, cara RAI, in quanto servizio pubblico televisivo, hai un dovere ineludibile! Vedi quello che devi fare!!!
Adriano Colafrancesco