No alla ministra Beatrice Lorenzin che vuole tradire le direttive della Legge 96/2013 della UE contro la vivisezione

Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha proposto uno Schema di Decreto Legislativo sulla vivisezione, nel quale non sono stati rispettati 10 punti su 13 dei principi e criteri direttivi vincolanti, contenuti nell’articolo 13 della Legge 96-2013 di delegazione europea (http://www.lav.it/admin/js/ckeditor/kcfinder/upload/files/files/Differenze%20Schema%20D.Lgs%20e%20art.13%20Legge%20delegazione%20europea%202013.pdf). In particolare su divieto di sperimentazioni didattiche, alcool, droghe, tabacchi, xenotrapianti, obbligo di anestesia, controlli e incentivazione dei metodi sostitutivi di ricerca.

Lo Schema di Decreto Legislativo è già stato bocciato dalle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia del Senato, e da martedì 7 gennaio sarà esaminato dalle altre Commissioni parlamentari: Sanità, Affari Sociali e Politiche Europee.
Il Governo potrà emanare il Decreto Legislativo finale a partire da martedì 14 gennaio.

“L’articolo 13 della Legge di delegazione europea 2013, pur non vietando la sperimentazione sugli animali, introduce almeno qualche vincolo e piccoli cambiamenti temuti dalla lobby vivisettoria, e da quei ricercatori ancorati al passato e a metodi alimentati da falsi stereotipi”, afferma Michela Kuan, biologa, responsabile LAV settore Vivisezione.

“Tutti i media hanno riportato gli insulti rivolti da presunti animalisti nei confronti di Caterina, ma il dibattito è sbilanciato: vengono interpellati prevalentemente ricercatori a favore della sperimentazione animale, mentre i pur qualificati pareri contrari all’uso di animali nella ricerca, sono per lo più marginalizzati, così come le testimonianze di malati o invalidi contrari alla vivisezione”, prosegue Michela Kuan.

Un clima di amarezza che fa ben capire come la sperimentazione sugli animali sia simbolo di interessi che non hanno realmente a cuore la ricerca al servizio dei malati, indotti a credere che la vivisezione sia un male necessario.

La realtà è ben diversa da quello che viene propagandato: centinaia di milioni gli animali uccisi per ottenere fondi, imporre procedure non sicure sull’uomo (cavia finale di un processo manipolato, come dimostra il 92% dei farmaci testati su animali che non hanno superato la fase di sperimentazione clinica, ovvero sull’uomo) in un processo nel quale, purtroppo, il malato non è un paziente, ma un cliente!

La “libertà di ricerca” auspicata non è altro che la volontà di proseguire con i test su animali. L’oscurantismo è quello di chi non ha voglia e capacità di innovarsi.

Diamo voce a chi non ne ha, ai medici e ricercatori che chiedono una scienza utile senza animali e ai malati (http://www.nelcuore.org/blog-associazioni/item/vivisezione-giovanna-non-usateci-per-giustificare-i-test-su-animali.html?category_id=1) che aspettano cure i cui fondi vengono invece sperperati per una ricerca inutile e dannosa.

Partecipa anche tu alla nostra protesta: ti aspettiamo da martedì 7 gennaio dalle ore 9:00 alle ore 17:00, a Roma in Piazza Castellani (Lungotevere Ripa), oppure aderisci inviando una email a Governo e Parlamento in difesa dell’articolo 13 (http://www.lav.it/cosa-puoi-fare-tu/aderisci-alla-protesta).

Ufficio Stampa LAV tel. 06 4461325 – 339 1742586 – 329 0398535

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Con l’adesione del Circolo Vegetariano VV.TT.

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