Idroterapia – Acqua, fonte di vita e rimedio per tutti i mali
In tutte le epoche e le culture, l’uomo lo ha scoperto molto presto: l’acqua è il primo rimedio che la natura ci offre. A seconda della concezione che l’uomo aveva del mondo, egli ha considerato via via in modi diversi l’acqua ed il suo uso. Per gli Indù e gli antichi Greci era preponderante l’aspetto sacrale, purificatore, a volte iniziatico: bagni e abluzioni erano una doverosa preparazione per purificare il corpo prima, l’anima poi. Anche nell’antico Egitto, i sacerdoti-medici tenevano il ricorso all’acqua nella massima considerazione. Un tempo quando la medicina e religione non erano nettamente separate, l’impiego dell’acqua aveva esenzialmente un significato rituale: non serviva solamente per allontanare le impurità dal corpo, ma anche per detergere l’anima. Per questo, in molte civiltà antiche il fiume principale che attraversava il territorio era considerato Sacro.
Si pensi al Tigri e all’Eufrate per gli Assiro-Babilonesi, al Gange per gli Indù, al Nilo per gli antichi Egizi. Nella Bibbia e nel Vangelo sono numerose le pagine che citano l’acqua e il fango come mezzi necessari per la purificazione e la guarigione del corpo e della mente. Ben diverso il rapporto degli antichi Romani con l’elemento acqua in tutte le sue forme. Per i Romani, l’acqua era considerata fondamentale per il benessere al punto che le città venivano fondate preferibilmente vicino a sorgenti termali o comunque in prossimità di abbondanti corsi e nel loro uso prevaleva un aspetto ludico. Oggi tendiamo a ricordare maggiormente gli eccessi tipici dei periodi di decadenza: purtroppo sono andati persi e non ancora del tutto riscoperti gli altri aspetti con tutto il loro potenziale terapeutico e di “savoir vivre”. A fatica si è riusciti per esempio a ricostruire il “tepidarium” e a cominciare a comprenderne gli enormi benefici per la salute.
Gli antichi Romani, ovunque si trovassero, costruivano grandiosi edifici termali che diventavano il centro della vita culturale ed economica della città. Le proprietà curative dell’acqua, e non solo quella termale, sono ben conosciute sin dai tempi più antichi. Ippocrate consigliava trattamenti idroterapeutici. Fu sempre in Gracia che Ippocrate di Caos (460-377 aC) formulò la sua teoria sugli umori e prescrisse un grande numero di cure che contemplavano l’uso dell’acqua fredda o calda, sotto forma di bagni, compresse, cataplasmi, vapori, abluzioni e simili. Prevaleva l’aspetto terapeutico mirato, solistico, come diremo oggi; ma ai pazienti veniva raccomandato il silenzio durante i bagni (un silenzio religioso?…).
Anche gli antichi Egizi usavano l’acqua per risanare lo spirito; i Greci costruivano i Templi vicino a sorgenti di acqua sia calda che fredda. L’idroterapia, quindi, è una dei più antichi metodi di cura e si avvale del mezzo più semplice e più comune in natura L’acqua scorrendo sulla superficie del corpo o sommergendolo, tonifica, dà vigore, sollecita la reazione dell’intero organismo. Bagni, docce, vapori, spugnature, impacchi, saune, frizioni, idromassaggi, se eseguiti a regola d’arte, possono diventare delle vere e proprie terapie di sorprendente efficacia. L’idroterapia scomparve dutrante il medioevo. Questo periodo costituisce una parentesi buia, nella quale si teme tutto: la luce, l’aria, l’acqua, il peccato, il corpo. L’idroterapia ricomparve nel XVII secolo. Infatti molti furono i veri e propri pionieri che, attraverso un lavoro di sperimentazione personale e di ricerca, perfezionarono e misero a punto tecniche antiche e metodiche nuove per affrontare le più svariate malattie.
Tra il XVII-XIX secolo, infatti, l’acqua viene nuovamente scoperta e usata come mezzo terapeutico, e , ricercatori come come J.S. Hahn, S. Kneipp e W. Windtermitz riscoprono e sviluppano, man mano, numerosissime tecniche che trovano seguaci entusiasi in tutti i ceti sociali, grazie ai risultati ottenuti soprattutto in patologie croniche (dai reumatismi ai disturbi respiratori). Oggi, l’idroterapia, o cura con l’acqua, è una pratica medica ufficiale.
Franco Stobbart