Italia Paese d’Amore – Adriano Colafrancesco: “Dai che si può fare… Matteo (Renzi), se..”

Si può fare, Matteo.
Un Paese come il nostro, con una tradizione e una storia della quale andare orgogliosi, non può più tollerare le miserie di una classe politica fasulla, autoreferenziale e responsabile, senza attenuanti, del disagio e della crisi in atto, morale e civile prima ancora che economica!

Chi ha distrutto patrimoni pubblici e rapinato aziende di stato,
chi avvelenato materialmente intere regioni,
chi ha infiltrato personaggi malavitosi nelle istituzioni,
chi incaprettato l’informazione,
chi ha trascurato, lasciandolo degradare, il patrimonio d’arte e cultura del nostro Paese,
chi ha rubato denaro pubblico per soddisfare la mai sazia, avida ingordigia,
e soprattutto, chi ha permesso e tollerato (se non condiviso!) tutte queste lordure, deve farsi da parte, per essere consegnato alla giustizia!!

Si può fare, Matteo! E tu ti giochi una grande e grave responsabilità: quella del cambiamento vero e immediato. Non assumerla significherebbe legittimare il mostro della collera civile che monta di ora in ora. L’Italia ha una tradizione infinita di uomini d’amore che l’hanno edificata. Guardiamo a loro e con loro guardiamo avanti! Si può fare, Matteo…

…dai che si può fare, Matteo!
https://www.youtube.com/watch?v=u1BH3wxhfh8

Metti insieme le gambe di Coppi e Bartali, il genio di Rita Levi Montalcini, la simpatia di Renzo Arbore, la signorilità di Vittorio De Sica, l’onestà intellettuale di Enzo Biagi, la passione dei fratelli De Filippo, le armonie di Fabrizio De Andrè e Roberto Murolo, lo spirito di servizio di Alcide De Gasperi, l’umanità di Don Gallo e le canzoni di Gino Paoli, la voce di Mina e quella di Lucio Battisti, la professionalità di Fabio Fazio, la rabbia di Beppe Grillo, il patriottismo di Enrico Mattei, l’amore giullare di Roberto Benigni, le nostre lacrime per Falcone e Borsellino, il nostro orgoglio per Federico Fellini, la testardaggine di Antonio di Pietro, la professionalità della Gabanelli,
la velocità di Enzo Ferrari, l’italianità di Alberto Sordi, il coraggio di Antonio Ingroia e quello di Marco Travaglio, la ciociarità di Nino Manfredi, gli occhi di Gina Lollobrigida e quelli di Sofia Loren, l’istrionismo di Vittorio Gassman, il comunismo di Michele Santoro, l’umorismo di Nino Frassica, i polmoni di Pavarotti, il nostro rimpianto per Massimo Troisi, l’eleganza del principe De Curtis, l’universalità di Gino Strada e la carità di Don Luigi Ciotti…… metti insieme tutte queste cose, …mettici pure la pipa di Sandro Pertini, Matteo, e vedrai che si può fare! L’ITALIA E’ UN PAESE D’AMORE, Matteo.

Adriano Colafrancesco

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