Lettera aperta ai dipendenti di Pubblica Sicurezza – “Amico poliziotto, fratello carabiniere… ascolta!”
Amico poliziotto o carabiniere… amico delle Forze dell’Ordine di qualsiasi tipo, ordine e grado… non siamo terroristi… siamo quelli come te.
Che ti chiedono semplicemente di capire ciò che sia davvero giusto e cosa, invece, sia sbagliato…e schierarti da quella giusta, di parte. Da parte della gente come te…dei tuoi amici… dei tuoi cugini… di tuo fratello… dei tuoi genitori. Perché ciò ch’è immorale, è immorale. Aldilà di tutto.
Non parlarmi, di giuramenti… di dovere… so tutto. Ma ciò ch’è sbagliato, giuramento o no… dovere, o meno… è e resta sbagliato lo stesso. Ci sono cose che si chiamano ONESTA’…che si chiamano ONORE… che si chiamano COSCIENZA…e che significano essere e voler rimanere delle persone Perbene. Con la P MAIUSCOLA.
T’alleeresti con un mafioso…con un criminale? Ti schiereresti, dalla parte di un assassino…di un pedofilo? No. Io lo so, che non lo faresti. E allora…perché, DALLA LORO…sì?
Dov’è…la differenza?
Se e quando scendiamo in piazza, non è perché siamo cattivi…perché siamo violenti…ma è perché non ne possiamo più delle violenze psicologiche e morali delle quali siamo vittime…perché non ne possiamo più di vessazioni, iniquità, prevaricazioni, angherie e soprusi d’ogni genere.
Ricordati che quelli che ti ritrovi a picchiare per difendere chi 9 volte su 10 e lo sai, sta dalla parte sbagliata, sono i tuoi amici…possono essere tuo cugino…tuo padre…tuo fratello….e tu non sei, una macchina….non sei un robot. Hai la capacità di ragionare. Di ragionare e capire cosa sia giusto e cosa sia sbagliato. E non esiste nessun senso del dovere che ti possa far randellare su ordine, uno che alla fine è come te, la pensa come te e del quale, in fondo, hai gli stessi problemi. Che ti possa far prendere a botte ed a manganellate quelli che con sacrifici immensi, lacrime e sangue veri, consentano che ti si paghi ancora lo stipendio e mantengono la tua famiglia.
Per favore… mettiti davanti allo specchio…guarda te stesso negli occhi…e ti preghiamo: RIFLETTICI.
Non siamo, sovversivi… né eversivi…. siamo DISPERATI. Siamo gente… famiglie che non ce la fanno più ad andare avanti. Non siamo, carnefici… siamo VITTIME.
Aiutaci!!!! Te lo chiediamo IN GINOCCHIO, a nome nostro e dei nostri figli…. ma anche DEI TUOI: aiutaci! Ed…AIUTATI. Tanto tra poco… pochissimo… pure il tuo, di stipendio, non ci saranno i soldi per pagare…. e la tua tredicesima… la tua assistenza sociale……
Svegliati, prima che sia TROPPO tardi!
Aiuta TE STESSO… e i TUOI figli. ridà loro un domani! Un futuro.
QUELLO… è il tuo primo dovere….. e forse, te lo sei dimenticato.
Come ti sei dimenticato che alla fine, sei uno COME NOI.
Uno di noi.
Luca Scapigliati