Ricchi i lavoratori italiani che pagano le tasse in Svizzera – Il caso di Valsolda sul Ceresio
Ecco come le statistiche possono ingannare. Quella sull’imponibile medio nazionale pubblicata dal Ministero dell’economia italiano indica per esempio per il comune di Valsolda, sulle rive del Ceresio, il reddito medio più basso d’Italia: 11’998 euro.
La cifra non raggiunge nemmeno la metà del reddito medio nazionale, che per il 2011 è risultato di € 23’482. Milano naturalmente è sopra la media, con 36’253 euro. Il comune più ricco è Basiglio, alla periferia di Milano, con 53’589 euro: quasi un reddito medio svizzero.
In verità anche nel comune di Valsolda si raggiungerebbe probabilmente questo livello: il 90% degli abitanti lavora infatti tradizionalmente il Svizzera, sopratutto nel Luganese. Interpellato dal quotidiano Il Sole 24 Ore, il sindaco di Valsolda Giuseppe Farina spiega che «i valsoldesi guadagnano mediamente il triplo degli italiani perché percepiscono lo stipendio in franchi svizzeri».
Ma in quanto frontalieri, gli abitanti di Valsolda che lavorano in Svizzera non sono tenuti a dichiarare il loro reddito, e quindi non pagano tasse in Italia. A carico del comune rimangono i costi sociali, solo parzialmente compensati dai ristorni che il Ticino versa all’Italia sulle imposte prelevate alla fonte dal salario dei frontalieri.
Cav. Dott. Claudio S. Martinotti Doria