Treia, 8 dicembre 2013 – Dalla Madonna Nera alla Memoria nel Seme

Eventi Paolo D'Arpini 5 novembre 2013

L’8 dicembre è tradizionalmente il giorno in cui si festeggia l’Immacolata e da questo giorno iniziano anche i festeggiamenti solstiziali invernali.

Da parecchi anni, noi del Circolo Vegetariano VV.TT., celebriamo l’8 dicembre con una manifestazione “matristica”. Da quando il Circolo definitivamente si è trasferito a Treia, nel 2010, la presenza femminile si è concretizzata con la Figlia del Sarto, Lucilla Pavoni, con la Sibilla delle Erbe, Sonia Baldoni, e -ovviamente con la mia adorata compagna e “treiese d’origine”, Caterina Regazzi. Di solito la manifestazione dell’8 dicembre prende l’avvio con una passeggiata attorno alle rupi, cercando le ultime erbe prima della neve (anche se lo scorso anno iniziò a nevicare forte proprio quel giorno e ci siamo limitati a gettare semi nell’orto dal terrazzino di casa). Speriamo che stavolta il tempo sia clemente…

Vi ho già parlato della storia antica di Treia. Dell’origine del nome romano, derivante dalla dea Trea, un appellativo di Iside.

Il culto della “Grande Madre” è a Treia molto antico… Ai lati di un chiesa, ora tenuta da frati Francescani, che sorge sopra l’antico tempio di Iside sono stae ritrovate diverse immagini della Dea ed ex voto. Oggi sono oggi conservati nel nuovo museo archeologico di Treia (qui tutte le informazioni al proposito: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2011/11/treia-la-sua-storia-tutta-in-un-museo-e.html)

Quindi l’antica città di Treia ha conservato la tradizione matristica, sotto forma di culto alla Dea Trea/Iside che poi si trasformò in venerazione della Madonna Nera, di cui ancora si adora una statua originale (ricavata da un sacro tronco di ebano che cresceva nei giardini vaticani a Roma). La prerogativa di questa fede è quella di mantenere la vicinanza fra l’uomo e la natura, nel riconoscimento che la natura stessa è la nostra casa e la matrice di ogni vita.

La statua lignea della Madonna nera è conservata nell’angolo più antico della Treia medioevale, -dove esisteva una torre longobarda, costruita attorno all’anno 1000- lì ci sono due conventi di suore, con belle chiese affiancate. Passeggiando due anni fa su quella strada, durante una escursione con Sonia Baldoni, trovammo un raro albero di senape ben vivo, questa pianta è nominata da Gesù in una sua famosa parabola, purtroppo oggi l’albero non c’è più, qualcuno ha pensato bene di segarlo. E dall’8 dicembre del 2011 non ci sono più nemmeno le suore (che custodivano i due conventi e le due chiese). Comunque in una di queste chiese, quella di Santa Chiara, viene tutt’ora conservata la statua della Madonna Nera (si dice che codesta e quella di Loreto fossero due statue gemelle ma l’attuale di Loreto è una copia rifatta, dopo l’incendio che distrusse la paredra originaria). Tutta la storia ci fu spiegata da una delle suore, nel 2010 (prima che se ne andassero) un giorno in cui bussammo al monastero. Eravamo un gruppetto ben assortito di ricercatrici e ricercatori spirituali, il convento sembrava deserto ma dopo un po’ venne ad aprirci una suora la quale ci disse che non poteva farci vedere la chiesa di Santa Chiara perché la chiave ce l’avevano le suore di clausura che stavano sempre chiuse… Stavamo per andarcene quando ci ripensò e ci rincorse aprendo per noi la chiesa e ci narrò la storia della Madonna Nera…

Torno un momento alle suore per riportare alcune memorie di Simonetta Borgiani che dice: “Nel nostro paesano ignorare e criticare, ricordiamoci con rispetto che loro erano comunque una istituzione, che dietro un’offerta pregavano (poi se serve o meno, loro comunque pregavano), facevano corsi a chi voleva imparare a fare lavoretti manuali, oppure ricamavano su commissione. Tra loro, curiosità che neanche io sapevo, ma che fuori da Treia era invece noto, una di loro era sensitiva guaritrice!”

Visitai ancora una volta la Chiesa di Santa Chiara e potei osservare da vicino la Madonna Nera lo scorso anno, allorché trovai il portone spalancato con un fioraio dentro che addobbava l’altare. Questo fioraio è il custode attuale, incaricato dalle suore stesse, che apre la chiesa un paio di volte a settimana e la riempie di fiori.

Un’altra volta, verso la fine di questa estate, ci andò anche mia figlia Caterina incuriosita dalla storia di quella Madonna, e per fortuna trovò aperto. Si fermò anche a pregare con i figli.

Vi ho raccontato tutti questi retroscena per ricordarvi che anche stavolta celebriamo l’8 dicembre, e quest’anno sarà un giorno festivo (è domenica). Siete invitati a partecipare.

Programma dell’8 dicembre 2013 – Circolo vegetariano VV.TT. di Treia

h. 10.30 – Sonia Baldoni accompagnerà i partecipanti in una escursione erboristica per scoprire le erbe commestibili invernali. Partenza dalla sede del Circolo.
h.13.30 – Condivisione delle bevande e del cibo vegetariano da ognuno portato, venire muniti di proprie stoviglie, piatti e bicchieri. Verranno anche preparate le erbe raccolte durante l’escursione, per una degustazione collettiva.
h. 15.00 – Apertura del tavolo del baratto. Ognuno è invitato a portare conserve alimentari contadine e frutta secca ed oggetti artigianali auto-prodotti, nonché propri libri, disegni od altro materiale artistico da scambiare liberamente.
h. 16.00 – Tavola rotonda “La Memoria è nel Seme”, con relazione introduttiva del prof. Alberto Meriggi. Interventi a rotazione.

Alle pareti del Circolo saranno esposte foto naturalistiche di Daniela Spurio. Una parete verrà dedicata al pittore romano Eugenio Cannistrà, di cui in passato una importante mostra fu organizzata a Treia, dal padre di Caterina, in collaborazione con il comune.

La Sede del Circolo Vegetariano VV.TT. è in Via Sacchette, 15/a, Treia (Macerata). Per raggiungere il luogo: Parcheggiare sotto le mura in prossimità di Porta Mentana (o Montana), lì nei pressi c’è una fontana antica con due cannelle, salire sino alla Porta, subito a sinistra si vede un vecchio pozzo, salire ancora per 10 metri, quella è Via Sacchette, sulla destra si vedrà un piccolo spiazzo con una porta leggermente sopraelevata su un terrazzino.
Info. circolo.vegetariano@libero.it – Tel. 0733/216293

Paolo D’Arpini – Circolo vegetariano VV.TT.

La manifestazione si svolge con il patrocinio morale della Proloco di Treia

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