Barack Hussein Obama II e “L’error de’ ciechi che si fanno duci”

Il presidente degli Stati Uniti d’America (ovvero le lobbies criminali che lo manovrano, giacche’ si puo’ essere l’uomo piu’ potente del mondo e nondimeno agire da marionetta) ha deciso di muovere guerra alla Siria, facendo strame una volta ancora del diritto internazionale.

Se lo scellerato attacco ci sara’ (ed occorre che l’intera umanita’ cosciente si mobiliti per impedirlo), alle stragi si aggiungeranno altre stragi, e nella meno grave delle ipotesi si estendera’ ancor piu’ la destabilizzazione del Medio Oriente che e’ gia’ in fiamme, nella peggiore si inneschera’ una nuova guerra mondiale che puo’ portare alla catastrofe della civilta’ umana.

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In Siria e’ in corso una terribile guerra: e dopo due anni di eccidi sarebbe ora di interrogarsi seriamente su chi rifornisce di armi e munizioni le parti belligeranti impegnate nei massacri: poiche’ senza armi non ci sarebbero massacri.

E se ci si pone questa domanda appare chiaro che vi e’ una sola via per costruire la pace, promuovere la democrazia ed instaurare il rispetto dei diritti umani, in Siria come ovunque: il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti, l’aiuto umanitario a tutte le persone nel bisogno, la liberta’ di parola e il dialogo, la scelta della nonviolenza.

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“L’error de’ ciechi che si fanno duci” (Dante, Purg., XVIII, 18) e’ credere che uccidere possa essere un bene e che la guerra possa essere una risorsa, quando invece e’ solo il piu’ grande dei crimini e la morte di tutti.

Solo la nonviolenza puo’ salvare l’umanita’.

Peppe Sini – La Nonviolenza in Cammino

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