Ennio La Malfa – “Siria: stavolta ci siamo… si avvera la profezia della veggente americana Veronica Lueken?”

Non c’è che dire, ce l’aspettavamo questa che potremmo definire la mossa finale della grande commedia interpretata dagli attori del “Nuovo Ordine Mondiale”.

L’attacco alla Siria ne è l’epilogo. Prima di accettare supinamente interpretazioni, suggerimenti e diktat da chi oggi vuol governare il Mondo, cerchiamo di capire, di vagliare informazioni e controinformazioni, distinguere tra fatti reali e fatti costruiti ad arte per ingannare l’opinione pubblica. Non scrolliamo le spalle come in altre occasioni, cerchiamo invece di affrontare il problema per meglio comprendere cosa sta per accadere, ne vale il nostro futuro.

Veniamo quindi ai fatti: noi di Accademia Kronos incominciammo ad entrare nel significato di questi oscuri disegni nel 2009 quando un giornalista canadese, di cui poi non si sono più avute notizie, scrisse un articolo in cui riportava parte dei contenuti di alcuni incontri segreti svoltesi in una località a confine tra USA e Canada. Summit tra manager della politica internazionale, big dell’economia, militari e strateghi statunitensi, inglesi e di altri Paesi occidentali.

Il tema dell’incontro pare fosse incentrato su alcuni fattori determinanti: L’aumento eccessivo della popolazione del pianeta, la penuria delle risorse alimentari, la scarsezza delle risorse energetiche e il grande pericolo dell’espansione islamica nel mondo. Tra le varie opzioni per risolvere questi problemi di dimensione planetaria, ci fu quella di “organizzare” una guerra “controllata”in un’area precisa del pianeta, vedi Medio Oriente e Mediterraneo. Una guerra “lampo” ma importante per avviare finalmente il progetto di un nuovo il mondo. Allora, nella primavera del 2009, queste notizie uscite su internet ci sembrarono più frutto di fantapolitica che di realtà politica, per cui non gli fu dato eccessivo peso. Poi, però, una serie di eventi hanno cominciato ad insospettirci e a farci ricredere su quanto aveva scritto quel giornalista canadese.

La “Primavera Araba”, un’improvvisa rivolta di tutti i popoli dei Paesi del nord Africa contro i propri governi e regimi, sembrava orchestrata da menti esterne allo stesso mondo arabo. Poi la guerra in Libia, l’esplosione delle rivolte interne in Siria, la rivolta sanguinosa in Egitto; e ancora prima il mistero dell’abbattimento delle torri gemelle, la guerra in Iraq e quella in Afganistan. Tutte pedine in movimento in una scacchiera manovrata da interessi particolari, da fautori dell’Ordine Nuovo Mondiale e non da persone interessate al vero futuro dell’umanità. Una regia inquietante che ha previsto con rigore scientifico ogni mossa: per prima cosa incutere nella gente il terrore degli attentati da parte di fanatici islamici, da cui poi giustificare la guerra in Iraq e in Afganistan, poi inventare la globalizzazione in cui ogni nazione avrebbe perso la propria sovranità politica ed infine costruire ad arte la grande crisi economica e finanziaria planetaria che, guarda caso, è iniziata in USA. Tutti elementi base per passare poi alla fase B: quella di “mettere ordine” e “pulire” il Mondo dalle scorie ideologiche. L’attacco alla Siria è la prima mossa per attuare il piano B.

Un articolo recente di Massimo Mazzucco apparso su Stampa Libera e Luogocomune ci apre maggiormente gli occhi. Mazzucco nel suo articolo “Verso la guerra mondiale: chi tace acconsente” ci descrive in modo impeccabile le ipotetiche (ma probabili) dinamiche di un conflitto mondiale in un futuro prossimo, che vedrà l’inizio della Terza Guerra Mondiale da un conflitto bellico tra lo Stato di Israele e l’Iran.

Ineluttabilmente ciò ricorda fin troppo la famosa corrispondenza “apocrifa” Pike-Mazzini: “La Terza Guerra Mondiale dovrà essere fomentata approfittando delle divergenze suscitate dagli agenti degli Illuminati fra sionismo politico e dirigenti del mondo islamico. La guerra dovrà essere orientata in modo che l’Islam (mondo arabo e quello musulmano) e sionismo politico (incluso lo Stato di Israele) si distruggano a vicenda, mentre nello stesso tempo le nazioni rimanenti, una volta di più divise e contrapposte fra loro fino al completo esaurimento fisico, mentale, spirituale ed economico”. Che questa storia del carteggio Pike – Mazzini sia una “coincidenza” ingigantita dalle paranoie complottiste o l’ennesima prova di un piano ben pianificato da tempo, da una rete di poteri occulti, sta poi al giudizio indipendente di ogni lettore. La realtà comunque non cambia.

Ma torniamo ai nostri giorni o, meglio dire, alle nostre ore, si perché tutto sta precipitando in una rapidità sconcertante. Si parla di attacco imminente alla Siria tra due o tre giorni a partire da oggi, 28 agosto 2013.

Come accadde per Saddam Hussein, che secondo osservatori USA disponeva di armi di sterminio di massa ( mai trovate!!), fu preparata l’opinione pubblica mondiale ad accettare la guerra in Iraq. Ora si sta tentando di riproporre lo stesso copione, ci stanno dicendo che Assad avrebbe usato gas nervino per uccidere il proprio popolo. Solo che oggi non crediamo più, come era accaduto per l’invasione dell’Iraq, agli “asini che volano”, oggi siamo un pò più smaliziati e increduli alle verità degli altri.

Iniziamo allora a vedere le cose anche da un angolatura diversa, cominciando ad esempio, a riportare testimonianze e fatti in contrapposizione a quanto i mass media ci propinano in questi giorni. Pertanto riportiamo subito un’e mail di un giovane che vive in Siria ed esattamente nella città dove sarebbe stato lanciato il gas nervino. E’ questo un documento che smonta completamente la favola del gas nervino, ecco lo riportiamo così come è apparso sui nostri computer:
@Cortesi Andrea il 27 agosto 2013 alle 19:52: Bombardamenti col gas nervino?” «Abito a 500 metri» dal luogo degli attacchi e «non ho sentito niente» Stati Uniti, Regno Unito e Francia sostengono di avere le prove dell’attacco chimico. Quali prove? Hanno soltanto un colpevole, Assad, e un filmato. Ma questo video che dovrebbe “provare” gli attacchi non è nemmeno girato in tempo reale, a differenza di quanto fanno di solito i ribelli. Come mai? Un’anomalia rispetto ai filmati che finiscono su internet e che invece riprendono fatti in diretta. Inoltre, in una zona al confine con il nostro quartiere cristiano, l’esercito ha trovato un magazzino pieno di scatoloni con la scritta “aiuti dall’Arabia Saudita”, nei quali sono stati trovati molti dispositivi chimici, antidoti e maschere anti gas. I ribelli sono pronti ad affrontare attacchi di questo tipo e a usare agenti chimici”.

Anche un noto giornalista e studioso di storia contemporanea, Andrea Atzori, ci propone un servizio giornalistico molto esauriente (per motivi di spazio, abbiamo estrapolato i passaggi più significativi per il nostro dossier). Questo l’articolo: ” Guerra in Siria l’alba della terza guerra mondiale. L’ombra lunga e sinistra dell’apocalisse” Di Andrea Atzori
……E’ assai ridicolo questo tentativo di voler illudere e convincere l’opinione pubblica che il problema da cui Obama è assillato sia quello dei bambini siriani morti e dei profughi esuli della guerra disumana in atto. Abbiamo assistito per decenni, alle guerre scatenate dalla Nato in ogni parte del mondo, in particolare in Kosovo e poi in Iraq, in Afganistan ed in Nord Africa. Le immagini delle vittime provocate dai raid aerei delle forze alleate, sono rimaste impresse bene nella mente dei cittadini di tutto il mondo. Il conto delle vittime provocate dagli statunitensi non è stato mai tenuto e divulgato; non si comprende come mai, sia stata, invece, sempre così precisa la contabilità delle conseguenze della guerra procurate dalla controparte.
…Assad stava vincendo la guerra contro i rivoltosi, quest’ultimi ormai rappresentati da un’armata in rotta, nonostante il sostegno incondizionato della Nato. Miliardi di dollari piovuti in armi, equipaggiamenti militari e in vettovaglie, dall’Arabia Saudita e dal Qatar, oltrechè dagli alleati occidentali e dalla Turchia. La richiesta di intervento diretto della Nato, da parte di costoro, si è fatta vieppiù pressante. L’incipiente sconfitta definitiva in questa sporca guerra, in cui gli americani sono coinvolti fino al collo, brucia il senso di orgoglio della Nazione statunitense, ma, soprattutto, significa la perdita di ogni speranza di realizzare il sogno della classe dirigente USA di imporre il loro dominio su tutto il pianeta Terra, nonché quella di avere il totale controllo sulle risorse energetiche ancora disponibili, in un momento in cui già si sa essere destinate a completo esaurimento in un assai prossimo futuro. Obama, non vuole accettare la realtà di fatto e, a scadenze predeterminate, lancia moniti alla Siria ed ai suoi alleati, che la sua pazienza è esaurita, che la linea rossa da lui tracciata è già stata superata, che Assad ed il suo esercito hanno fatto uso di armi chimiche contro le popolazioni inermi, per cui, trattandosi di crimini contro l’umanità, egli è autorizzato ad intervenire subito….. A rimettere in sella Mister Obama, parrebbe accadere a pennello questo episodio assai grave, ma anche assai strano, di una strage di oltre 1300 bambini, provocata dall’uso di gas nervino, il c.d. sarin, da parte dell’esercito di Assad., che nega, decisamente. Moltissime ombre gravi e severe si agitano sopra questa ennesima accusa proveniente dall’interno delle file dei combattenti terroristi in territorio siriano. La credibilità di costoro è assai dubbia, come lo è quella degli organi informativi da cui è stata lanciata questa notizia di stampa in tutto il mondo occidentale, Al-Arabya ed Al-Jazeera, notoriamente di nazionalità Saudita e, pertanto, coinvolti direttamente nel conflitto. La circostanza non di poco conto che il video è stato caricato il giorno prima dell’attacco contro Damasco sferrato dall’esercito di Assad, a cui i terroristi ricollegano il lancio dei missili di gas nervino. Inoltre, proprio a poca distanza dalla località in cui sarebbe accaduto l’eccidio, erano appena arrivati gli ispettori dell’ONU, alla ricerca delle prove dei precedenti utilizzi di armi chimiche da parte di Assad. Ci si chiede come sia possibile che costui sia stato tanto ingenuo da ricorrere all’uso di queste sostanze micidiali, proprio nel luogo e nel momento in cui erano appena arrivati gli ispettori ONU. Insomma, Assad come un autolesionista, un masochista, votato al suicidio, non come grande stratega militare, vincente in un fronte di guerra in cui tutta la comunità internazionale lo dava già per spacciato e morto senza speranza, sin da subito, non appena le ostilità sono iniziate?Le notizie dell’aggressione con agenti chimici sono state diffuse con dovizia di scene video, che, come detto, sono state inviate alle agenzia di stampa del mondo occidentale, tramite il rappresentante in Europa del movimento dei rivoltosi siriani, che si trova a Londra. Si tratta di una sola persona che di mestiere fa l’immobiliare e che il governo inglese ha autorizzato a fare da trait d’union con gli organi informativi europei.

Queste notizie pervenute ai più importanti quotidiani inglesi ed americani sono poi state girate agli altri giornali europei. La verità molto strana, a cui una ragione obiettiva si rifiuta di credere, è che il numero dei morti è andato vieppiù salendo man mano che questa notizia veniva divulgata. Immaginiamo che si è passati da prime stime di poche centinaia di morti a  quella finale di oltre 1300, di soli bambini. Inoltre si conteggiano solo questi, non le altre eventuali vittime di ogni ordine di età e sesso assolutamente non escludibili. Non è ammissibile che il gas faccia vittime solo tra i bambini. Questo tipo di sostanza chimica ha una proprietà, ed è quella di procurare lesioni profonde, anche in piccolissime dosi; basta una gocciolina, per provocare una morte quasi immediata.

Non è razionalmente possibile che il numero dei morti sia continuato a crescere, lungo l’arco di alcuni giorni, passando da alcune centinaia a  1300 morti, tutti solo bambini. Inoltre nei video non si vedono i genitori dei bambini, ma questi cameroni in cui sono ammassati i corpi fasciati in lenzuoli tutti dello stesso colore bluastro, che appaiono perfettamente lindi e privi di macchie. Questo gas ha la proprietà di far colare dalla bocca del morente, molta quantità di bava. La bava avrebbe dovuto sporcare il tessuto con cui i cadaveri sono avvolti, ma questo, nel video non risulta. La comunità internazionale è rimasta scossa profondamente, da queste notizie tanto allarmanti.

Le accuse contro Assad sono rimbalzate fino al Palazzo di vetro dell’ONU. Il consiglio di sicurezza è stato convocato d’urgenza. Come prevedibile non è stata adottata alcuna risoluzione per l’opposizione ferma e decisa, di Russia e Cina, che considerano queste accuse solo delle provocazioni. Principalmente, per il fatto che le prove dell’eccidio non potevano basarsi solo sulla parola dei terroristi che combattono in Siria sotto l’egida degli americani. La riunione è finita con l’auspicio che l’ONU riesca a fare chiarezza, attraverso un’ indagine imparziale. Considerato che gli ispettori ONU già si trovano sul posto, non sarebbe per loro difficile raggiungere questo intento. …..

Probabilmente, l’attacco al cuore della Siria, non avverrà solo via mare, ma anche via terra. Il bacino del Mediterraneo, il mare nostrum dei romani, considerato la culla della civiltà, rischia di divenire anche la sua tomba.

Le ombre lunghe dell’apocalisse si stanno espandendo sul pianeta Terra. Forse non tutte le guerre del terzo millennio si risolvono in amene passeggiate. Dallo scatolone degli effetti personali, i militari della Nato potrebbero estrarre, a loro insaputa, qualche amara sorpresa!
A seguire un’altro articolo di un giornalista che ha scritto un articolo dal titolo esauriente: Giusto attaccare la Siria? Sarà ma qualcosa non torna

Seguo con crescenti perplessità, l’escalation che sta portando l’Occidente – o perlomeno Stati Uniti e Gran Bretagna – verso l’intervento militare in Siria. Il casus belli (le armi chimiche) è molto mediatico ma non del tutto convincente. Per quale ragione Assad avrebbe dovuto usare le armi chimiche, sapendo da tempo che Obama non le avrebbe tollerate? E’ come se un conducente lanciasse l’auto a 200 km h allora in una zona in cui il limite è 80, pur essendo stato informato della presenza di un autovelox e, dietro l’angolo, di un posto di blocco. Non ha senso.

La priorità assoluta di Assad è di evitare qualunque provocazione nei confronti degli Stati Uniti, essendo consapevole che solo un intervento dal cielo degli occidentali potrebbe costringerlo alla resa, come avvenuto con Gheddafi. E’ inverosimile che a Damasco siano tutti impazziti.

D’altro canto, come ha ricordato a Rainews 24 un ottimo giornalista quale Alberto Negri, gli osservatori non hanno più la certezza che tutti i depositi di armi chimiche siano ancora nelle mani del regime. Dunque i ribelli i potrebbero controllare quantitativi di gas sufficienti per provocare la strage che sta indignando il mondo. Quei ribelli che più di ogni altro hanno interesse a coinvolgere gli americani nella guerra civile. Vuoi vedere che … Il mio è solo un dubbio, ma plausibile se si considera che c’è un precedente, proprio in Siria, quando l’opinione pubblica internazionale attribuì la responsabilità di uno dei peggiori massacri di questa strana e sporchissima guerra a coloro che in realtà erano le vittime.

La seconda perplessità riguarda la tempistica. Chi segue la stampa specializzata sa che i generali americani sono contrari a un intervento, tanto più se affrettato. Certo, hanno preparato i piani di intervento e sono pronti; ma in queste ore sconsigliano Obama dall’andare avanti.
Eppure non sembrano trovare ascolto.

Nelle ultime 72 ore gli spin doctor della Casa Bianca stanno facendo rullare i tamburi per preparare l’opinione pubblica a un intervento moralmente doveroso, giusto, solidale, alternando indiscrezioni allarmiste (raid entro 48 ore!) a rassicurazioni formali (nulla è deciso, decideremo con la comunità internazionale). Un copione già recitato in passato e di sicuro effetto. L’intervento o è già stato deciso o, comunque, è in cima all’agenda presidenziale.

E allora bisogna chiedersi che cosa spinga davvero Obama e i suoi consiglieri a ignorare la saggia ritrosia del Pentagono. Quali gli scopi reali? Perché questa urgenza? Quali le motivazioni strategiche, sono economiche o geopolitiche? O dobbiamo credere che il sempre più probabile attacco alla Siria serva (anche) a far dimenticare il tragico pasticcio egiziano?

Infine, tanto per fornire elementi di dissenso al piano di “guerra lampo” in Siria, riportiamo quanto nel maggio del 2013, Carla Del Ponte, membro della Commissione ONU, che indaga sui crimini di guerra in Siria, dichiarò: “Abbiamo potuto raccogliere alcune testimonianze sull’utilizzo di armi chimiche, e in particolare di gas nervino, ma non da parte delle autorità governative, bensì da parte degli oppositori e dei resistenti”. “Per il momento noi abbiamo solo elementi sull’uso di armi chimiche da parte dagli oppositori.”

Questi i fatti, quindi angloamericani stanno per portare il mondo verso una catastrofe planetaria e nessuno riesce a fermarli. Avevano già predisposto il tutto e quindi a cosa servono le prove che inficiano le loro tesi…questi vanno avanti… costi quel che costi, perché questa è l’ultima mossa per gestire il Nuovo Ordine Mondiale. Magari Assad è anche un despota ma dobbiamo anche chiederci chi sono gli oppositori, i ribelli. A parte una esigua minoranza di giovani idealisti, il grosso è costituito da terroristi, criminali comuni e incendiari delle chiese cristiane.

Una volta che questi avranno preso il potere perché americani, inglesi e francesi l’avranno permesso, succederà come in Afganistan con i Telebani sostenuti dagli USA e in Egitto con i Fratelli Musulmani. Portare un conflitto in Medio Oriente e nel bacino del Mediterraneo fa gioco ancora una volta ad americani ed inglesi, perché così le loro popolazioni sono lontane e sicure dagli effetti di una devastante seppur rapida guerra. Ma noi in Italia ci troveremo nel bel mezzo di un conflitto voluto e orchestrato da altri. Sta ora ai nostri politici (sapranno dimostrare d’avere i cosiddetti attributi?) stare alla larga da questa tresca internazionale e dichiarare da SUBITO l’Italia Stato neutrale, anche quando la NATO ci “ordinerà” d’intervenire.

Dobbiamo ricordare ai nostri governanti che la vita dei cittadini italiani non può essere subordinata ai “capricci” e agli interessi degli altri Paesi ricchi del pianeta.

Quanto fin qui detto è per noi un documento di imprescindibile importanza rivolto ai nostri politici perché se accettassero il gioco perverso degli angloamericani, trascinandoci in una guerra fratricida, sappiano che i loro nomi saranno incisi nella pietra della storia come coloro che ci hanno precipitato nel baratro della sofferenze e della morte.

Se poi nel destino dell’uomo è tutto scritto e non si potrà fare nulla per cambiarlo, allora dobbiamo credere a Veronica Lueken, famosissima veggente di Bayside (nello stato di New York), che nel 1970 fu “visitata” da un’entità d’energia, riconducibile alla Madonna, che le predisse:”Vi saranno numerosi avvertimenti prima del castigo. [..] Indicando con un dito l’Asia e l’Africa (l’Egitto), disse: Ci sarà una guerra terribile. Molte nazioni periranno [..] Non mi è stato permesso di rivelarne la data, ma soltanto di comunicare al mondo che un grande avvertimento colpirà l’umanità”.

Ennio La Malfa

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