NPCI: “Il primo paese imperialista che romperà le catene della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti aprirà la strada e mostrerà la via anche agli altri paesi!”
Le masse popolari organizzate porranno fine al sistema imperialista mondiale e instaureranno il socialismo nei paesi imperialisti!
Il primo paese imperialista che romperà le catene della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti aprirà la strada e mostrerà la via anche agli altri paesi!
La sollevazione popolare di fine giugno e il colpo di Stato militare del 3 luglio in Egitto confermano che la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti non è in grado di mantenere stabilmente in alcun paese un ordine conforme ai suoi interessi. Quello che instaurano oggi, domani va a pezzi o addirittura gli si rivolta contro.
Nonostante l’accumulazione e il dispiegamento di illimitati mezzi finanziari e militari, di un enorme apparato di spionaggio, infiltrazione e controllo e di una rete articolata di relazioni, appoggi e complicità, la poco onorevole e sempre meno autorevole Comunità Internazionale deve continuamente correre dietro agli eventi, trovare soluzioni tampone, aggiungere macerie a macerie, morti a morti. Il sistema di relazioni sociali è in crisi in ogni paese e l’intero sistema di relazioni internazionali presenta contrasti sempre più accesi su un numero crescente di terreni (finanziario, economico, climatico, ecc.), guerre e operazioni di destabilizzazione, colpi di mano e atti di banditismo (come quello con cui martedì 2 luglio la Comunità Internazionale ha bloccato a Vienna il presidente della Bolivia, Evo Morales).
È l’aspetto sistemico della crisi generale del capitalismo. La borghesia imperialista e le sue succursali (come la Corte Pontificia con la sua Chiesa) non possono che ricorrere a soluzioni tampone: provvisorie e d’emergenza. Non hanno soluzione. Impersonano il sistema sociale che genera questo corso delle cose.
Chi dà consigli, avanza proposte o lancia parole d’ordine senza essersi chiarito quale è la causa di questo corso delle cose, parla al vento e crea confusione e diversione. È il caso degli esponenti della sinistra borghese.
Nel mondo d’oggi solo le masse popolari organizzate sono in grado di instaurare un ordine sociale duraturo. Esso deve per forza di cose essere basato sull’instaurazione del socialismo nei paesi imperialisti. La rivoluzione socialista e la rivoluzione di nuova democrazia sono all’ordine del giorno. I movimenti e le soluzioni che non sono componenti e forme particolari della rivoluzione socialista o della rivoluzione di nuova democrazia sono contorsioni e manovre della borghesia imperialista per prolungare il proprio potere o tentativi, senza speranza di successo, di difendersi almeno dai peggiori effetti del suo dominio, di far fronte alla catastrofe che essa impone al mondo.
Il freno principale dell’azione delle masse popolari non è la forza della borghesia imperialista e del clero. Il freno principale è la mancanza di organizzazione, di un orientamento e un obiettivo giusti a guida della loro azione e di una direzione autorevole, a livello dei singoli paesi e a livello internazionale. L’esaurimento della prima ondata della rivoluzione proletaria è culminata alla fine degli anni ’80 con la disgregazione dell’Unione Sovietica ormai corrosa dal corso impressole dai revisionisti moderni a partire dal 1956 e con la reintegrazione sia pur contraddittoria e ancora parziale della Repubblica Popolare Cinese nel sistema imperialista mondiale. Questo ha lasciato nuovamente il mondo intero in balia della borghesia imperialista e della sua Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti, perché le masse popolari sono rimaste senza organizzazione, senza orientamento e obiettivo giusti, cioè conformi alle possibilità di progresso che esse hanno già in sé, senza direzione autorevole.
La rinascita del movimento comunista non solo è possibile, ma è necessaria ed è in corso. La condizione principale della rinascita è che noi comunisti abbiamo fatto il bilancio dell’esperienza della prima ondata della rivoluzione proletaria, dei suoi grandi successi che hanno determinato il decorso della prima crisi generale del capitalismo (nella prima parte del secolo scorso) e dei limiti del movimento comunista per cui in quel contesto le masse popolari non hanno instaurato il socialismo nei paesi imperialisti e la prima ondata non ha completato il suo corso e si è esaurita. Questo bilancio ci ha permesso di capire le cause dell’esaurimento della prima ondata della rivoluzione proletaria e di elaborare concezioni, linee e metodi adeguati a prevenirle. Essi costituiscono il marxismo-leninismo-maoismo, terza e superiore tappa del pensiero comunista. Per quanto riguarda il nostro paese essi sono riassunti nel Manifesto Programma del (nuovo) PCI. Oggi siamo quindi in grado di prevenire e impedire che il loro effetto nefasto si riproduca nella seconda ondata della rivoluzione proletaria che avanza in tutto il mondo nel contesto della seconda crisi generale del capitalismo.
La rivolta popolare e il colpo di Stato militare in Egitto confermano che siamo sulla strada giusta e liberano forze, in Egitto e in altri paesi, per sviluppare la seconda ondata della rivoluzione proletaria. Chi si presta a servire il sistema imperialista, avrà vita breve.
La lotta che noi comunisti con i lavoratori avanzati e le masse popolari conduciamo del nostro paese per costituire il Governo di Blocco Popolare sbarazzandoci del governo Letta-Napolitano-Belusconi, fa parte della seconda ondata della rivoluzione proletaria che avanza in tutto il mondo, nei paesi imperialisti e nei paesi oppressi dal sistema imperialista mondiale.
La forza motrice di questo movimento sono i Comitati di Partito clandestini e le Organizzazioni Operaie e Popolari costituite nelle aziende capitaliste, nelle agenzie della Pubblica Amministrazione (ospedali, scuole, caserme, università, enti e servizi pubblici, ecc.) o su base territoriale.
Ogni persona di buona volontà è in grado di dare il suo contributo a questo movimento. Piangere e lamentarsi dei mali del mondo è inutile. Denunciarli e protestare non basta. Bisogna combattere e sostenere chi combatte. Per questo bisogna organizzarsi.
NPCI – Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere individuati e messi sotto controllo dalla Polizia, una via consiste nell’usare TOR [vedere http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html], aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html].
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Commento di Marco Bracci: “riferendosi alle manovre occupazionistiche e asservitrici della cricca internazionale del potere… Quello che instaurano oggi, domani va a pezzi o addirittura gli si rivolta contro…” A proposito di questo fatto, riporto che il Cristo, pochi anni fa, disse: “Fino a qualche anno fa la Legge di Causa ed Effetto poteva essere anche molto lenta ad agire, ma ormai l’egemonia delle tenebre volge alla fine e tutto quello che esse fanno contro di Me si rivolterà loro contro in modo molto rapido”.