Litoranea tirrenica – Distruggere l’habitat, tagliare fuori le comunità locali, inquinare la maremma, spendere soldi inutilmente

Litoranea tirrenica – Distruggere l’habitat, tagliare fuori le comunità locali, inquinare la maremma, spendere soldi inutilmente

La SS Aurelia sta per essere massacrata, da un’autostrada inutile – La famigerata Livorno Civitavecchia

Stanno partendo i lavori dell’autostrada Tirrenica, per il lotto 6A, ma i cittadini di Tarquinia ancora attendono chiarezza dal TAR Lazio sul ricorso presentato nel novembre del 2011 da Italia Nostra e da vari cittadini residenti di Tarquinia.

Di certo c’è che la strada statale Aurelia la stanno massacrando, così come la viabilità che è continuamente interrotta da cambi di corsia, soprattutto di notte con i lavori sul ponte del Fiume Mignone, provocando innalzamenti del manto stradale, lasciando l’asfalto sconnesso e pericoloso, senza per questo spiegare che fine ha fatto la richiesta legittima sottoscritta dai cittadini di Tarquinia, inoltrata al Tar Lazio sul diritto ad una mobilità gratuita, per il libero movimento di persone e merci, al posto di quella che si vorrebbe imporre con un dazio giornaliero per ogni spostamento da e per il paese.

La SAT continua a mettere cartelloni di cantieri aperti, scava distrugge e impolvera tutto con i suoi bulldozer, ma non si preoccupa di dare informazioni puntuali e dovute alla cittadinanza residente, agli utenti che percorrono la SS Aurelia, tanto da somigliare più ad una zona terremotata piuttosto che ad un cantiere autostradale.

Su www.tirrenica.it campeggiano notizie del progetto SAT, addirittura è scaricabile la documentazione per l’esenzione del pedaggio per i residenti dei comuni Toscani interessati dal tracciato, palesando tra l’altro ai residenti dei comuni Laziali che loro pagheranno il pedaggio, eccome.

Come spesso accade si è costretti a denunciare l’arrogante prepotenza di chi impone stravolgimenti del territorio, senza sentirsi in obbligo di informare, manca infatti sul sito web il crono programma dei lavori del lotto 6A, tranne le dovute ordinanze che non spiegano affatto quando partiranno i lavori dell’autostrada e come cambierà la viabilità, come primo atto di correttezza verso gli automobilisti ed utenti residenti.

Il ricorso presentato al TAR Lazio su cui pende il giudizio sottopone una serie di richieste più che legittime, in tema di viabilità, in primis sul problema irrisolto dai progettisti del tracciato definitivo ed esecutivo, di un ponte alternativo all’esistente viadotto del Mignone sottratto dall’autostrada, purtroppo indispensabile per un’adeguata viabilità alternativa all’autostrada.

Dal mese di Marzo sono iniziati i lavori sul viadotto del fiume Mignone, come recita l’ordinanza n.284 del 7 Giugno 2013 per la mera sostituzione degli appoggi del viadotto, ma del ponte alternativo nessuna traccia, perché mai il tribunale non si pronuncia? Davvero si vuole sottrarre la SS Aurelia alla collettività, senza sostituirla con una viabilità alternativa,obbligando poi tutti i residenti a pagare l’opera ogni giorno con il pedaggio?

Nei giorni scorsi gli avvocati che si occupano del ricorso hanno inoltrato un’istanza di prelievo al Tribunale del Tar Lazio ex art. 71, co. 2, del D.Lgs 104/2010, insistendo particolarmente perché venga fissata, con la massima urgenza possibile, la discussione del ricorso, sussistendo le ragioni di urgenza, prima che il progetto sia così avanzato da non poter prevedere modifiche migliorative, oggetto del ricorso.

Per il Bene di Tarquinia

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