Si all’acqua pubblica e no al nucleare – Secondo anniversario di un referendum vinto e tradito

Il 12 e 13 giugno 2011 la maggioranza del popolo italiano voto’ a favore dei quesiti referendari contro la follia nucleare; perché l’acqua potabile fosse bene comune e diritto umano, e non merce su cui speculare; contro l’impunita’ dei potenti.

Due anni dopo la volontà del popolo italiano continua ad essere violata: vi sono ancora aree del paese in cui la gestione dei servizi idrici e’ di fatto privatizzata, ed aree in cui l’acqua potabile non e’ erogata. E continua la pretesa dei potenti di restare impuniti per i crimini loro. E l’impegno contro il nucleare e’ ancora necessario.

Occorre ancora impegnarsi per il rispetto delle leggi e della volontà popolare; occorre ancora impegnarsi per i diritti umani fondamentali.

Contro il nucleare civile e militare: in primo luogo per la messa al bando delle armi all’uranio impoverito; per cure adeguate alle persone vittime dell’uranio impoverito; per la bonifica delle aree contaminate; per la gestione adeguata, democratica e trasparente delle scorie; contro l’armamento atomico Usa presente in Italia; contro l’acquisto dei cacciabombardieri F35 predisposti per portare anche armamento atomico.

Per l’acqua bene comune e diritto umano: contro ogni privatizzazione dei servizi idrici; perché a tutta la popolazione sia erogata acqua potabile.

Per l’uguaglianza di tutte le persone dinanzi alla legge.

Nel secondo anniversario della vittoria referendaria del 12 e 13 giugno 2011, deve continuare l’impegno per il diritto alla salute, alla pace, a un ambiente vivibile; per l’eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani.

L’associazione “Respirare” di Viterbo

I commenti sono disabilitati.