Siria – Retroscena e supposizioni sulle vicende guerresche in corso

Vi espongo un paio di “agenzie”, che riferiscono notizie da quello che (teatro mediorientale), può considerarsi di fatto un “fronte di guerra”.

Tutto lascerebbe credere che siamo alla vigilia del gran “botto”, non possiamo fare precise valutazioni perché non conosciamo i traffici diplomatici e soprattutto quelli massonici che regolano i rapporti Russia – Stati Uniti – Emporio criminale israeliano.

A mio parere infatti, Israele ha assoluta necessità di una guerra, essendo consciente che, tra una diecina di anni, i rapporti di forza potrebbero non essere così a lui favorevoli come ora (Russia, Cina, Iran, India).
Ma sopra il nazionalismo di Israele ha anche sempre prevalso la massoneria mondialista, quella dei tempi lunghi e degli steps by steps, che se pur ha la medesima mira, quella di una Repubblica Universale totalmente globalizzata, conscia che, in prospettiva, i Russi, sensibili ai grandi traffici commerciali, inseriti in quasi tutti i consessi internazionli, e comunque inquinati da lobby massoniche, potrebbero rivedere l’attuale posizione filo Iran – Siriana. Ergo non vale la pena rischiare.
La partita è aperta, staremo a vedere.

Ps. Ci sono anche i “bene informati” che consigliano di fare provviste, in evenienza di un conflitto, ma la cosa mi sembra ridicola: anche se dovesse esplodere una breve guerra, ovvio con scambio di testate nucleari, l’Italia con 113 basi nel suo territorio, come volete che si salvi?

Ecco le notizie: la prima sulla presenza della flotta russa nelle aree interessate, chi sà, capisce bene che questo è molto indicativo, e quindi il breve articolo pubblicato da Effedieffe, dove la Sira, posta con le spalle al muro, potrebbe reagire militarmente. In questo caso sarebbe evidente il sostegno della Russia..

Maurizio Barozzi

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Russian Med fleet returns – an unintended consequence

Russian sailors march near their Navy vessel in the bay of the Ukrainian city of Sevastopol, which is the main base of the Russian Black Sea Fleet. Mon May 20, 2013 6:32AM

Assad pronto a reagire a nuovi attacchi israeliani?
Haaretz 20 Maggio 2013

In previsione di nuovi, ed attesi attacchi israeliani, l’esercito siriano starebbe disponendo missili avanzati puntati su Israele

Il Sunday Times riferisce che la Siria si sta preparando a colpire Tel Aviv nel caso Israele lanci un altro attacco sul suo territorio. Nell’articolo si da notizia che l’esercito siriano ha iniziato a dislocare avanzati missili superficie-superficie, con l’ordine di colpire Israele qualora fossero portati altri attacchi contro la Siria.

Il giornale inglese precisa che le informazioni sono state acquisite grazie ai satelliti di riconoscimento che seguono l’esercito siriano. Stando all’articolo, la Siria sta dislocando avanzati missili Tishreen, capaci di portare testate da mezza tonnellata.

La stampa estera riferisce che negli ultimi 5 mesi Israele ha portato 3 attacchi contro obbiettivi siriani sostenendo che gli attacchi aerei avessero come bersaglio spedizioni di armi destinate ad Hezbollah in Libano. Ma Israele si è rifiutata di confermare ufficialmente i recenti attacchi.

Mercoledì, il The New York Times, citando un alto funzionario israeliano, metteva in guardia su futuri attacchi contro la Siria nel caso Bashar Assad optasse per agire contro Israele, aggiungendo che Israele è decisa ad impedire qualsiasi trasferimento di armi avanzate ad Hezbollah.

Hassan Nasrallah, capo di Hezbollah, ha dichiarato che – in reazione ai recenti raid aerei israeliani in zone vicine a Damasco – la Siria vorrebbe dare alla sua organizzazione una fornitura di armamenti che cambierebbero le regole del gioco nell’area.

In un altro, recente articolo si afferma che sia l’Iran ad aver convinto Assad a permettere ad Hezbollah di aprire un fronte contro Israele sulle Alture del Golan e di dare aiuto a qualsiasi gruppo voglia combattere contro Israele.

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