La grande opera della democrazia va di nuovo in scena: Rien ne va plus…
Abramo Lincoln fu assassinato in un teatro solo perché aveva osato realizzare l’unico atto democratico che una nazione possa fare, ossia avere il potere e l’autonomia di stamparsi il proprio denaro senza essere gravato di interessi da riconoscere ad estranei.
La democrazia passa solo dalla porta dell’autonomia monetaria. Ma si tal concetto non è pane per il popolo. Allora trasformiamolo in un gioco di apparenza al fine di far credere ad ogni uno di poter essere sovrano. Come è bello far credere alla pecore di essere lupi.. Talmente bello che non si comprende che quando tutti si è sovrani automaticamente scompare la necessità della sovranità, ed infatti ecco il grande genio della propaganda.
Di li a poco ogni stato è diventato un teatro dove i politicanti recitano la grande opera chiamata democrazia che viene replicata ogni volta che serve sopratutto nelle festività di rito che chiamano elezioni , in cui dal palco gli attori politici si sgolano verso il pubblico dicendo che il popolo è sovrano, ma del resto quello è il copione che il regista ha scritto.
Se l’attore politico esce fuori dal copione è chiaro che non avrà più la parte nell’opera “democrazia” e subito si apriranno, le selezioni per realizzare il nuovo “cast” per rimette in piedi nuovamente l’opera, piccoli ritocchini qua e la sulla sceneggiatura, un ritocchino sulla scenografia, una rinfrescata agli arrangiamenti, e lo spettacolo ri va in scena, “the show must go on”.
Ogni quaranta / cinquanta anni va messa in scena un opera di guerra, perché il pubblico si comincia a lamentare della stessa noiosa opera della “democrazia” e poi si ricomincia. Il popolo nasce e muore, e la sala si riempie nuovamente. Naturalmente la regia e gli incassi del botteghino sono sempre dei banchieri centrali ed amici. Del resto se il produttore ed il regista dell’opera fa cassa, non si cambia mai.
Giuseppe Turrisi
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Commento di Giorgio Vitali: “LA QUESTIONE VA VISTA ANCHE DALLA PARTE DI COLORO CHE INTENDONO MUOVERSI NEI POCHI AMBITI DI LIBERTA’ CHE QUALSIASI SISTEMA LORO RISERVA. NON si tratta solo di questioni esistenziali (ognuno fa uso della propria esistenza come meglio crede e come gli fanno CREDERE essere meglio). Proprio ieri ho ricevuto una lettera dei LEGIONARI DI….CRISTO, che mi chiedevano ( a nome della Madonna) e guarda il caso……SOLDI! Chissà se questi legionari di…CRISTO hanno una minima idea di cosa facevano i LEGIONARI VERI! Tornando a NOI, il dibattito sul progetto politico è sempre necessario. NON solo perché si affinano le idee, ma anche perché è il dibattito STESSO che serve per fare politica. MAI NELLA STORIA la politica, anche quella del Tiranno di Siracusa, che tanto piaceva a….PLATONE, è stata fatto sena opportuni dibattiti. Lo scontro dialettico, alla base del pensiero e dell’azione di Socrate ( Platone) è la premessa insindacabile della POLITICA. Poi si tratterà di maggiore o minore cultura ( che si ottiene proprio leggendo e studiando la DIALETTICA POLITICA attraverso i dibattiti che sono stati svolti nel passato. Esemplifico e chiudo: le politiche più affascinanti sono proprio costituite dai dibattiti al Senato Romano ai tempi di Cicerone e dai dibattiti alle varie Camere più o meno costituenti ai tempi della rivoluzione francese. Detta, appunto, Grande Rivoluzione.”
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Commento di Gianni Donaudi: “La storia taciuta. I complotti esistono dai tempi di Mu e di Atlantide . E’ sempre lo stesso FILONE. Ma contrariamente al pensiero dei “guerroKKultisti” di destra più o meno catto- tradizionalisti, essi non vengono espressi solo dalla sinistra (più o meno estrema) o dal centro demo-liberale
(come NON vengono espressi da un’ unica “razza” o religione o un’unica istituzione “esoterica”), ma coprono anche LE VARIE DESTRE (estreme comprese), la chiesa (ANCHE LA più TRADIZIONALE POSSIBILE E
IMMAGINABILE, E LE VARIE RELIGIONI ISTITUZIONALI). C’è UN unico BURATTINAIO CHE , FORSE DA UN ALTRO PIANETA, REGGE I FILI PER METTERCI TUTTI GLI UNI CONTRO GLI ALTRI . Consiglio a TUTTI (compagni,
camerati, amici, fratelli, credenti, non credenti, seguaci delle varie religioni) i libri di DAVID ICKE!”