Vanificare la costituzione? Ci pensa Giorgio Napolitano…
Napolitano in carriera
Questi momenti sono epici tragici ed esilaranti allo stesso momento e si ricorderanno nella storia, ammesso che ci sarà una storia da raccontare, per il vilipendio che si sta facendo giorno dopo giorno della costituzione e della democrazia qualora abbino ancora un senso, in un regime plutocratico internazionale in cui i veri tre poteri, multinazionali, petrolieri e finanza, hanno distrutto ogni sovranità statale e anche continentale.
La rielezione del presidente Napolitano grida vendetta ai padri costituenti che più volte votarono in assemblea costituente la non rieleggibilità del presidente e proprio per questo non passo il mandato quinquennale ma quello settennale con la clausola della non rieleggibilità.
Nell’articolo 85 ciò non traspare, perché dopo il fascismo era ovvio e naturale che qualsiasi carica tenuta troppo a lungo può diventare pericolosa e 14 anni assomigliano troppo a un ventennio per non accorgersi che il liberatore non si confonda con l’oppressore.
Nei verbali dell’assemblea più volte è scritto che la rielezione non fu accettata, e si se va alla interpretazione della fonte questo è chiaro come il sole. L’interpretazione alla lettura più banale nonché di parte urla dicendo sulla costituzione non c’è scritto esplicitamente, bene non c’è scritto nemmeno che non si deve uccidere, che non si deve svendere l’Italia alle multinazionali e cedere la propria sovranità monetaria al potere usuraio costituito. In ogni caso quando si hanno problemi di costituzionalità oltre alla carta costituzionalità per avere una interpretazione “autentica” la fonte sono proprio i verbali di assemblea (seduta 19-12-1946) che fanno vedere il travaglio dei padri costituenti nell’arrivare alla formula più corretta possibile ma non certamente perfetta.
Ora un giuramento sulla costituzione che già viene tradita nella sua interpretazione più importante che è quella della nomina del capo dello stato che dovrebbe essere il garante della stessa, fa di questo momento storico un passo orrendamente tragicomico. Comicità che lo stesso Napolitano non tempo di definire in una sua affermazione “ridicola soluzione all’italiana”.
Infatti prima dello stallo ad un domanda diretta sulla sua eventuale rielezione cosi proferì non più tardi del 14 aprile u.s.: “«Non mi convinceranno a restare. Ora ci vuole il coraggio di fare delle scelte, di guardare avanti, sarebbe sbagliato fare marcia indietro, restare sarebbe una non-soluzione. Tutto quello che avevo da dare ho dato, non attribuitemi scelte salvifiche. Sono contrario a soluzioni pasticciate, all’estero la definirebbero una “soluzione all’italiana”.
Tornare indietro sarebbe ai limiti del ridicolo». Un presidente di nota storia comunista che più volte ci ha ripreso ed ammonito su pericolosi rigurgiti nazifascisti, e che magari la sua scelta del doppio mandato è da vedersi come il male minore in questo momento di crisi, salvo poi condannare la scelta di Mussolini anch’essa di male minore, certamente a parti inverse. Se prima c’era una guerra del sangue contro l’oro oggi certamente la scelta del male minore e per una guerra dell’oro contro il sangue.
Il popolo però ormai è troppo drogato diviso in due categorie quella dei troppo poveri troppo occupati a sopravvivere per capire cosa stia veramente succedendo, e quella dei ricchi troppo occupati a distrarsi di noia a pagamento in saluti e lustri per ogni epoca.
La piccola borghesia, l’unica ad avere un po’ la sensazione del momento epocale e che è l’unica che crea la vera ricchezza in questa nazione oramai e su un bivio tra la disperazione ed il suicido e ogni giorno purtroppo molti scelgono la seconda.
Napolitano, che si è emozionato, non si sa se per avere preso per i fondelli per l’ennesima volta gli italiani, o per allergia, nel suo secondo discorso alla camera ricorda il lavoro, ma come si fa ad essere cosi anziani e cosi incoerenti.
Uno che puntualmente ha ceduto alle multinazionali e al potere finanziario l’Italia, ricordiamo che tutte le leggi che si approvano hanno sempre la firma del capo dello stato, viene poi a rimproverare i suoi stessi elettori parlamentari di non essersi presi le loro responsabilità? Neanche il mitico bagaglio arrivava a si tanta ironia. Ma in una turbo manipolazione mediatica questa rielezione passerà per un grande atto di generosità verso il paese, speriamo si dimetta al più presto possibile.
Ricordiamo che è quello che ha firmato nel dicembre 2006 la cancellazione della seconda parte dello statuto di Bankitalia al fine di lasciare le azioni della stessa nelle mani dei banchieri privati, quello che ha nominato Monti senatore a vita, e quello che ha ratificato il MES ed il Fiscal Compat.
Ma il popolo cosa ha visto? Una scenetta di un Renzi, prossimo avventuriero nella scena politica come novità (?), invitato da Berlusconi nelle sue trasmissioni per spaccare il PD e dargli popolarità, aiutato anche da Grillo che proponendo Rodotà ha finito per di triturare Bersani e tutta la sua truppa. Del resto questo si meritano gli italiani benché plagiati e ricattati dall’eurotruffa. Renzi è troppo intelligente, se non d’accordo con Berlusconi per accettare l’incarico di un governo che comunque finirà male, meglio bruciare una figura seconda come Letta nipote, che comunque rimane protetto da si tanta famiglia (lo zio è adviser niente che poco di meno che la Banca d’affari Goldman Sachs).
In questo scenario si cerca di andare avanti ancora per qualche mese forse un anno con misure impossibili e draconiane che non faranno altro che continuare ad impoverire gli italiani. Grillo ha preferito non muoversi troppo, forse per evitare di perdere altri consensi, certamente si è reso conto che portare le dinamiche di rete (internet) nel parlamento bradipo sotto ricatto americano non è propria facile, e l’apertura del parlamento come una scatola di tonno al momento ha prodotto solo una restaurazione dittatoriale della democrazia americana, per intenderci quella che va accettata senza se e senza ma.
Giuseppe Turrisi
Articolo collegato: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2013/04/24/giorgio-napolitano-e-ineleggibile-ecco-la-denuncia-di-orazio-fergnani/
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Commento di Giorgio Vitali: “IL PROBLEMA è ESSENZIALMENTE POLITICO. INVITO GLI AMICI A SEGUIRE IL VIDEO Che ABBIAMO GIRATO IL 21 APRILE AL MONTE SACRO. IN RICORDO DELLA SECESSIONE DELLA PLEBE DELLA NASCITA DELL’ISTITUTO TRIBUNIZIO. AL MONTE SACRO, NEL 1805 UN RIVOLUZIONARIO AUTENTICO FECE UN GIURAMENTO “SACRO”. SI TRATTAVA DI SIMON BOLIVAR, CHE HA DETERMINATO LA LIBERAZIONE DELL’AMERICA LATINA. ANCORA OGGI IL SUO RICORDO ANIMA LE DEMOCRAZIE BOLIVARIANE DEL CENTRO-SUD AMERICA. LIBERATE ALL’INFLUSSO NEFASTO DEGLI USURAI ANGLO-ISRAELO-AMERICANI. OCCORRE AVERE L’ACCORTEZZA DI CAPIRE CHE CI TROVIAMO IN UNA SITUAZIONE DI TOTALE ASSENZA DI LEGALITA’ MESSA IN ATTO DA COLORO STESSI CHE SI ERANO CREATI l A LORO MISURA QUELLA “LEGALITA’”. Siamo pertanto in una situazione pre-rivoluzionaria che, MORE SOLITO, in pochissimi riescono a captare, a cominciare dai vecchiacci immondi ( vecchi d’età e di spirito) CHE SI SONO ABBARBICATI AL POTERE E NON LO VOGLIONO MOLLARE.”