Giorgio Di Genova: “Bersani ha perso la palla al balzo, anzi le palle…” – Il gioco masochistico del PD – Della serie: “facciamoci del male”
Certo la sinistra è campione nel gioco del facciamoci del male”. Bersani mi aveva quasi convinto fino a tre giorni fa con la sua resistenza al governo di larghe intese. Poi con l’accordo, nient’affatto necessario, anzi mortifero, con Bugiardoni sul nome di Marini, mi ha fatto capire che non è all’altezza della situazione. Per non seguire Grillo su Rodotà e opporsi a Renzi, che aveva bocciato Marini, ha fatto come quel marito che, avendo scoperto di essere tradito, si taglia i genitali per far dispetto alla moglie.
Ahi, ahi, che brutto imbroglio è quello che s’è venuto a creare (proteste della base, con tessere strappate, occupazioni di sedi, perdita del Sel), un imbroglio che s’è aggravato con la proposta di Prodi, fatta fuori tempo massimo. E nel braccio di ferro con i renziani e i giovani turchi, Bersani è stato battuto ignominiosamente. Ma che intelligenza politica ha questo benedett’uomo?
Un leader vero, per lo più di sinistra, avrebbe preso la palla al balzo di far eleggere Rodotà, tanto più che è uno dei nostri, e forse poi si sarebbe potuto fare un governo per fare le cose più urgenti, tra cui l’ineleggibilità di Bugiardoni, per togliercelo finalmente dalle palle questo nanetto mummificato. E invece con la sua strategia di Bersani s’è messo sotto lo schiaffo del suddetto col rischio di farci cadere ancora tutti ancora sotto questo cancro che rischia di durare più di Mussolini nella sua rovina dell’Italia, per non cadere sotto lo schiaffo di Grillo.
Ma, nonostante tutto il male che penso del “ducetto” Beppe, non è meglio farsi dare uno schiaffo da lui che tanti e ripetuti schiaffi dall’indagatissimo bungabungaiolo, che ancora una volta s’è approfittato di un minorenne: come appunto è al momento politicamente Bersani. E dire che sono nati ambedue il 29 7mbre: come dire che l’uno è il rovescio della medaglia dell’altro, ma il verso vince sempre.
Ahi, serva Italia di dolore ostello….
Giorgio Di Genova
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Commenti corroborativi:
Scrive Adriano Colafrancesco: “Sarebbe inevitabile l’elezione di Stefano Rodotà alla Presidenza della Repubblica – se solo il buon senso e il senso di responsabilità albergassero nelle menti e nei cuori di tutti i rappresentanti del PD in Parlamento. Se non sarà colta questa occasione storica e irripetibile per far uscire il Paese dal tunnel di vent’anni di malversazioni e mostruosità della politica, chi oggi nega questa opportunità se ne farà carico e dovrà rispondere di un così grave delitto civile!”
Scrive Paolo Flores d’Arcais: “Parlamentari del Pd perché non votate Rodotà, che tutta la vostra base vuole? Perché, perché, perché? Volete eleggere un Presidente insieme a Monti e Berlusconi, quando potete eleggere un uomo che appartiene alla vostra storia, che è stato presidente del Pds, cioè dell’antecedente del Pd, che ha tutte le caratteristiche di un autentico e intransigente Custode della Costituzione e dei suoi valori fondanti di giustizia e libertà, dunque di ciò di cui ha bisogno l’Italia? Il M5S ha detto chiaramente che se votate Rodotà, il “vostro” Rodotà, si aprono “praterie” per un governo. Era quello che chiedevate da settimane. Ora che lo ottenete lo rifiutate? Allora era tutta una messa in scena, tutta una pantomima?”