“OGM, solo il M5S ci può salvare dalla peste, promuovendo un referendum nazionale” Lettera di Giuseppe Altieri, agro-ecologo
Domanda: Caro Giuseppe Altieri, mi chiamo Caterina, sono la compagna di Paolo D’Arpini, ho letto sul Giornaletto di Saul la storia che sarebbero arrivati in Italia non so quanti sacchi di sementi di granturco OGM da seminare quest’anno, sembrerebbe quasi una bufala, non ho trovato notizie attendibili. Tu ne sai qualcosa?
Grazie e ciao, Caterina Regazzi
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Risposta: Sicuramente girano mais contaminati da OGM… l’anno scorso han trovato campi anche nel Lazio ARSIAL…
Bisogna fermarli con la clausola di salvaguardia e/o una legge nazionale ad Hoc.Ho incontrato 6 parlamentari del Movimento 5 Stelle al Senato, gli ho scritto diversi documenti ed ho incontrato anche il Comando della Forestale per i Controlli
Bisogna che i ragazzi a 5 stelle ci sostengano un gruppo di lavoro tecnico giuridico… gli girano intorno quelli di Mario Capanna (fondazione dei diritti genetici… che furono d’accordo con le tolleranze di Ogm anche nel biologico… …traditori dei benefattori….)
Dobbiamo star vicino agli onorevoli a 5 stelle che hanno buona volontà ma non conoscono bene la materia
Guardate su you tube il convegno che abbiamo fatto a firenze per il M5S “siamo tutti cavie OGM”… c’era anche il signor Fidenato che vuole seminare OGM… dura tre ore….abbiamo detto moltissimo e Fidenato non sapeva come risponderci…
La questione si affronta con un a legge nazionale in quanto la nostra costituzione non è stata delegata sui trattati europei in materia di salute e ambiente… ma io da solo posso far poco già abbiamo fatto tantissimo coi ricorsi ala corte costituzionale ai
tempi e con le battaglie che conduciamo da sempre… qui è una questione di controlli, applicazione del diritto costituzionale e/o europeo (principio di precauzione) e tolleranza zero !!!
Altrimenti non si possono fare controlli (sui semi per fortuna la tolleranza è ancora zero… ma gli ogm si importano in oltre 60 specie diverse contenute in alimenti umani o animali… e contaminano lo stesso l’ambiente… diffondendosi come semi di granaglie, per becchime o mangime… deiezioni di animali che se ne nutrono e trasferimento genico orizzontale dei pezzi di dna modificato, che viaggiano nell’acqua attraverso i batteri ecc… trasferendo resistenza agli antibiotici e modificazioni del dna pericolosissime …
Bisogna fermarli prima che sia tardi… lo è già ma ancora non troppo tardi… E’ ora di bandire gli OGM e fare se necessario anche un referendum, obbligatorio per regolamento comunitario…ma che nessuno ha mai fatto..
Vi mando un pezzo da pubblicare.. lanciate una raccolta fondi per pagare uno-due collaboratori al mio lavoro… altrimenti non ce la facciamo Speriamo ci aiutino Grillo e il M5S.
Ciao, Giuseppe Altieri
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Ai Parlamentari M5S: OGM: sintesi in materia di “coesistenza”, diritto alla tolleranza zero OGM, Applicazione del Principio di Precauzione + Modifica Urgente regolamenti di Camera e Senato !+
Gentile On. Zaccagnini,
pc gruppo Agricoltura Parlamentari M5S
Facendo seguito al nostro incontro e ai colloqui telefonici
Invio, per ora, questa nota di sintesi in vista dell’incontro coi ministri Ambiente e Sanità
e in relazione alla circolare in materia del Ministrero Agricoltura
Rimango a vostra disposizione
Prof. Giuseppe Altieri
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LA COESISTENZA CON GLI OGM E’ UNA CONTRADDIZIONE IN TERMINI, ABROGATA DA DUE SENTENZE DELLA CORTE COSTITUZIONALE
- La prima, su ricorso della regione Marche ha Abrogato il decreto Alemanno (D. L. n. 279/2004) che pretendeva di disciplinare tale presunta coesistenza.
- La seconda ha legittimato le Regioni che si sono dichiarate “Libere da OGM” vietandone la coltivazione, bocciando il ricorso dell’allora Governo Berlusconi contro le regioni stesse.
Quella sulla “coesistenza” è, di fatto, una contraddizione in termini, non regolata da nessuna norma giuridica vincolante.
E non potrebbe essere altrimenti in quanto sono impossibili “norme di Coesistenza” ,dal momento che non ci sarebbe più agricoltura e produzioni libere da OGM in caso di rilascio ambientale di coltivazioni transgeniche, le quali contaminerebbero irreversibilmente (”naturalmente” e non “accidentalmente”), tutte le altre forme di coltivazione. Ciò si può rilevare da quanto è avvenuto nel tempo in altri paesi che hanno aperto alle coltivazioni transgeniche (USA, Canada, Argentina, Brasile).
Esperienza di cui si deve tener conto prima di qualunque decisione in materia di OGM, come previsto dalla Dir. 2001/18 Ce
La cosiddetta coesistenza, meglio definita dal termine di “commistione” è auspicata solo una “raccomandazione” facoltativa della Commissione, pertanto non vincolante, come citato espressamente anche nella sentenza del Consiglio di Stato, che, secondo qualcuno (FUTURAGRA – Movimento Libertario) , intenderebbe autorizzare la semina di OGM in Italia.
Inserisco a tal proposito l’estratto dell’Audizione parlamentare dell’Ass. Asseme, Associazione che ha partecipato ad Adiuvandum ai Ricorsi alla Corte Costituzionale sopracitati, della regione Marche contro il decreto suddetto ed alla Difesa dal ricorso del Governo Berlusconi, contro el regioni dichiaratesi Libere da OGM, presentando memorie.
(Audizione XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati (Roma, 9 dicembre 2004 – ore 15,45)
“NOTAZIONI SUL D. L. n. 279/2004 CHE DISCIPLINA LA COESISTENZA TRA LE OLTIVAZIONI DI OGM CON QUELLE SENZA OGM”,
… (omissis) “Sul contenuto del decreto, si rileva che non appare esatto quanto specificato dall’art. 1, per il quale:
“Il presente decreto (è) in attuazione della Raccomandazione della Commissione 2003/556/CE del 23 luglio 2003”.
Si attua solo ciò che è vincolante, non ciò che è facoltativo. Il punto 1.5 della Raccomandazione, infatti, chiarisce: “I presenti orientamenti, sotto forma di raccomandazioni non vincolanti rivolte agli Stati membri…”
In proposito, aggiungasi che il punto 2.1.2, della medesima Raccomandazione, se attuata, prevede non l’assenza di contaminazione delle aree non OGM, ma una contaminazione di queste aree. Recita il citato punto 2.1.2.
“Le misure di gestione relative alla coesistenza dovranno rispecchiare i migliori risultati scientifici disponibili sulla probabilità e sulle fonti di commistione (e non coesistenza, ndr Altieri) tra colture transgeniche e non transgeniche. È opportuno permettere entrambi i tipi di coltura, garantendo, tuttavia, che i prodotti ottenuti da colture non geneticamente modificate contengano un tenore di OGM inferiore alle soglie legali previste per l’etichettatura e le norme di purezza applicabili ai prodotti alimentari, ai mangimi e alle sementi geneticamente modificati, quali definiti nella normativa comunitaria”. (oissis)….
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Insomma, dalla nota dell’Asseme, secondo una raccomandazione non vincolante si pretenderebbe di costringere tutte le altre forme di coltivazione a sopportare delle contaminazioni da OGM.
Ma la tolleranza di OGM per le sementi, al presente, (ad esempio di mais) è zero. Per cui non potremmo più coltivare produzioni sementiere in italia, ne tantomeno le varietà tradizionali protette (varietà da conservazione) protette da un decreto nazionale ad hoc, nel quale si cita espressamente la necessità assoluta di evitare contaminazioni da OGM (tolleranza Zero)
Aggiungasi che per tutte le sementi, e non solo per quelle di mais e soia, la stessa Commissione CE ha chiarito, con decisione del 2 settembre 2003 (GUCE L. 230/34, del 16/09/2003), al punto 55, “la direttiva 2001/18/CE non prevede alcun valore soglia (de minimis) in relazione alla presenza accidentale o tecnicamente inevitabile di OGM non autorizzati nelle sementi. Di conseguenza gli Stati membri non hanno il potere di determinare le quantità di OGM considerate pericolose, né – quindi- di stabilire tali soglie”.
DIRITTO A PRODURRE ALIMENTI E PRODOTTI LIBERI DA OGM (tolleranza zero)
Inoltre, sussiste il diritto precedente di coloro che vogliono continuare, come da sempre a coltivare e produrre alimenti 100% liberi da OGM e non solo sementi, etichettandole come prodotti senza impiego di OGM (o 100% liberi da OGM), quale etichetta volontaria ad corretta informazione del consumatore (ai sensi del Codice dei Consumatori e Utenti).
Ciò dal momento che a livello europeo si è stabilita la tolleranza di OGM fino a 0,9% (9 grammi per kg di ingrediente… un’enormità) addirittura nei prodotti biologici (vedasi mio articolo “Il Cavillo di troia”), senza necessità di etichettatura, quale livello massimo consentito nell’UE.
Ma l’italia, in base al principio di sussidiarietà, può stabilire un livello di sicurezza sanitaria e di informazione del consumatore superiore a quello europeo, anche per evitare contaminazioni ambientali accidentali (importazioni si granaglie per mangimi sotto forma di semi vivi, trasferimento genico orizzontale di residui del dna transgenico attraverso le feci e i batteri intestinali e del terreno, ecc), imponendo la tolleranza zero e l’etichettatura in base alla presenza / assenza.
A tal proposito è utile citare la sentenza di un tribunale nazionale che ha assolto la ditta Paluani (quella del team di calcio Chievo Verona) presidente signor Campedelli,, la quale, dopo il decreto di Pecoraro Scanio che legittimava la presenza di ogm in Italia senza necessità di etichettatura fino allo 0,9%, etichettò tutti i suoi prodotti come Liberi da OGM (”non contiene ingrdienti geneticamente modificati”, o “prodotto con ingrdienti Non modificati geneticamente”), che fu denunciata dalla Associazione Dolciari italiana e mi pare dalla Nestlè e dalla Monsanto, ..
In tal modo si è legittimata l’etichetta OGM free al 100%, che oggi troviamo in molte confezioni alimentari (da non confondere con etichette ambigue su cui bisognerebbe fare chiarezza, tipo NO OGM, che allude alla tolleranza 0,9% di OGM, ingannando il consumatore…)
La tutela della libertà di iniziativa economica è regolata dall’Art 41 della Costituzione, che prevede il rispetto delle libertà reciproche ovvero di chi non vuol mettere in commercio prodotti contaminati da OGM, libertà violata dalle coltivazioni di OGM e dalle presenze nascoste attraverso soglie di tolleranza, che non rispettano i critori di indirizzo dell’Art. 41 della Costituzione Italiana, per il cui rispetto lo Stato deve legiferare
PERTANTO E’ OPPORTUNO CHE NELLA CIRCOLARE MINISTERIALE CHE RIBADISCE IL DIVIETO DI SEMINARE OGM IN ITALIA NON SI FACCIA ALCUN RIFERIMENTO A NECESSARIE NORME DI FANTOMATICA COESISTENZA
Si può “raccomandare” forse un posto di lavoro, non certo di inquinare irreversibilmente il territorio agricolo di una nazione, facendola rinunciare alla propria agricoltura e biodiversità tradizionale e alla sicurezza e sovranità alimentare.
Inoltre, l’autorizzazione alla semina del Mais Mon 810 è stata revocata dalla Francia, paese che l’aveva autorizzato alla coltivazione, ed è inoltre scaduta a livello europeo (seppur mai autorizzata con procedure decisionali chiare, ma attraverso meccanismi subdoli) e ad oggi non rinnovata.
Germania e Francia hanno fatto un brusco dietrofront sugli OGM, di fronte all’evidenza dei pericoli per la salute e l’ambiente accertati dalle ricerche indipendenti pubblicate in questi anni.
E In ogni caso non è certo un tribunale italiano o europeo, l’organo preposto all’Autorizzazione alla semina di OGM in Italia, così come in Europa, ne tantomeno l’EFSA, che da solo pareri “scientifici”, ad oggi basandosi esclusivamente sui dati forniti dalle Multinazionali degli OGM, mentre la Dir. 2001/18 chiede che vengano effettuati studi e ricerche indipendenti..
Barroso è stato chiaro qualche tempo fa… sugli OGM in Europa vige la politica di …”Ponzio Pilato”… ed ognuno fa quello che vuole, applicando (ai sensi della normativa europea) la Clausola di Salvaguardia Nazionale, in caso di accertati rischi e pericoli per la salute e l’ambiente, con conseguenti divieti di coltivazione ed importazione di OGM.
O, meglio, imponendo il diritto costituzionale nazionale in materia sanitaria e ambientale, scavalcando il Diritto Europeo
E’ bene rammentare che nessun stato membro europeo, con l’adesione all’Unione ha rinunciato ai propri diritti inviolabili alla salute e all’ambiente integro, Costituzionalmente tutelati dalle singole nazioni, potendo in ogni caso applicare in tali materie delle norme più restrittive e garantiste, rispetto alle indicazioni Comunitarie. Le quali, purtuttavia, dovrebbero riferirsi all’applicazione rigorosa del “Principio di Precauzione”, inserito nel trattato europeo, ovvero dell’esclusione di ogni rischio per la salute e l’ambiente su ogni nuova tecnologia proposta per il commercio: con la Certezza della Innocuità.
Principio giuridico troppo spesso scavalcato da procedure troppo permissive, non solo in materia di OGM, ma anche, ad esempio, di Pesticidi, senza tenere conto del criterio di “comparazione”, ovvero dell’inutilità di tali tecnologie, facilmente sostituibili con quelle Ecologiche.
APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE
In applicazione del principio di precauzione, lo stato Italiano può vietare gli OGM in quanto non c’è la CERTEZZA DI INNOCUITA’.
In tal senso è necessario predisporre una proposta di legge che chiarisca alla UE la sovranità nazionale italiana in materia di tutela ambientale e della salute umana ed animale ai sensi degli Art 9 e 32, della costituzione italiana e degli art. 41 e 44.
Ciò anche in applicazione del principio di sussidiarietà del trattato europeo.
O, se volete, anche migliorando il recepimento nazionale della Dir 2001/18 CE, cosa richiesta dal Protocollo di Cartagena sulla Biosicurezza e tutela della Biodiversità dalle contaminazioni da OGM.
Nella clausola di salvaguardia o Legge Nazionale che Bandisca gli OGM è necessario inoltre far riferimento al Diritto precedente di chi coltiva varietà esenti da contaminazioni di OGM, che devono essere tutelate in quanto il cosiddetto diritto a seminare OGM non può violare quello precedente di chi non vuole essere contaminato da OGM (cosa impossibile nel caso di semine di ogm).
Contaminazioni che possono avvenire anche grazie all’importazione di granella per mangimi e non solo di mais, ma anche di Soia, Colza, ecc…
FERMARE GLI OGM CON LE ARMI DL DIRITTO COSTITUZIONALE
Non essendo la materia ambientale e sanitaria delegata ai trattati internazionali, se non per i criteri minimi di sicurezza, stabiliti in ambito comunitario europeo, l’Italia dovrebbe preparare una Legge Nazionale che preveda il Bando di tutte le importazioni di OGM, con tolleranza zero e test di presenza assenza, a tutela della salute umana ed animale, dell’Ambiente e delle Coltivazioni Agricole, sottoponendola stessa legge e tutta la materia in tema di OGM, come previsto anche dalla Dir. 2001/18, a consultazione popolare preliminare attraverso referendum (vedasi allegato).
Mantenendo intanto il divieto di Coltivazione di OGM, come dato di fatto precedente a cui non si può rinunciare per sempre senza il consenso popolare.
Il regolamento dell’EFSA dovrà, come richiesto dal Parlamento UE, essere revisionato con l’inserimento obbligatorio dei pareri scientifici indipendenti.
Sui pericoli accertati per la salute degli OGM, leggiamo il libro di Arpad Pusztat: “La sicurezza degli OGM” – Edilibri MIlano. E, in attesa delle confutazioni scientifiche alle ricerche citate nel testo, è necessario vietare ogni importazione di OGM in Italia e, se possibile, in Europa, con la Clausola di salvaguardia, o meglio con Norme nazionali in applicazione degli articoli 9, 32, 44 e 41 della Costituzione, non delegati ai trattati internazionali in materia di ambiente e salute..
Modifica urgente del regolamento di camera e Senato
NB !!
L’Avvocatura dell’Associazione Sementieri Mediterranei (Asseme) mi segnala inoltre come primo atto urgente per il Movimento 5 Stelle, la necessità di modificare il regolamento di camera e senato, il quale attribuisce solo al presidente il potere di stabilire cosa va messo all’ordine del giorno per le votazioni…
E’ probabilmente prorio per questo che da almeno 10 anni aspettiamo che sia portata all’ordine del giorno la proposta di legge istitutiva della consultazione popolare in materia di OGM, inviata dal sottoscritto con precedente mail.
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Abbiamo bisogno di creare un gruppo di consulenza sull’Agricoltura, OGM , Pesticidi e Alimentazione biologica, organizzato con una segreteria di supporto e una news letter informativa per tutti gli attivisti e Onorevoli del Movimento 5 Stelle, con il gruppo di legali e costituzionalisti di fiducia, collaborando in primis con le associazioni di assoluta garanzia, Asseme (Ass. Sementieri Mediterranei), che hanno sostenuto i ricosi alla corte costituzionale contro gli OGM,tutti vinti, e le vertenze giuridiche, tecniche, normative e istituzionali all’interno degli organi competenti (Stato e Regioni, Commisisone Europea e Parlamento UE) .Tra queste citiamo anche l’Ass. SUM – Stati Uniti del Mondo, di Maglie Lecce, che supporta da anni la battalgia dei contadini indiani contro gli OGM ed ha finanziato i nostri principali simposi mondiali in tema di OGM (2003 e 2010) e l’Accademia di esperti di nostra fiducia. che ha coinvolto Dario Fo come uomo immagine che ha sottoscritto la Carte di Montebelluna per bandire definitivamente gli OGM dall”ITALIA
Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo
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Studio AGERNOVA – Servizi Avanzati per l’Agroecologia e la Ricerca
ACCADEMIA MEDITERRANEA PER L’AGROECOLOGIA E LA VITA (AMA la Vita)
Loc. Viepri Centro 15, 06056 Massa Martana (PG)
tel 075-8947433, Cell 347-4259872