Poesia laica di Luigi Caroli: “Incassate le cedole.. come investire il ricavato?”

TI E’ PIU’ CARO RICEVERE SCIOCCHEZZA
OPPUR IL CUOR RIEMPIRTI DI TRISTEZZA?
QUEST’OGGI SIAMO NEL SECONDO CASO,
GUARDA E RIFLETTI. FAI COME TOMMASO.

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Le grandi banche tornano a “speculare” come
se 5 anni di crisi non avessero insegnato nulla.
E come avrebbero potuto se, a fronte delle
terribili svalutazioni – che i piccoli azionisti
hanno pagato con l’annientamento dei loro
risparmi – i capi delle banche hanno conservato
posto, megastipendio e BONUS (sul MALUS
compiuto)?

A fine 2011 nei loro bilanci “brillavano” 650
MILA MILIARDI DI DOLLARI di DERIVATI.
Tornati al livello del 2008, corrispondono a
9 VOLTE IL PIL MONDIALE.
La carta dimostratasi straccia (e gettata via)
è stata sostituita da nuova CARTA
DA MACERO.

Ai beoni si sono alternati gli “scoccoratt”
(in milanese).

I “derivati” sono titoli o contratti il cui valore
dipende da variabili “aleatorie”. Sono
paragonabili a scommesse. Il prezzo di
questi “demoniaci”(la molla è la voglia di
arricchirsi rapidamente) mezzi finanziari
è basato sul valore di mercato di valute,
tassi di interesse, indici finanziari,
petrolio o materie prime. Il rischio – ne
sono esenti gli intermediari che incassano
subito le provvigioni – è ingigantito dal fatto
che sono molto difficili da controllare.
La cosa poi è “impossibile” per i
non addetti ai lavori.

Albertini – tetu comme un mulet – si vanta
(ancora oggi) di averne acquistato un bel
pacco come Sindaco di Milano.
Il PACCO restò ai cittadini milanesi e
Albertini si illude se pensa che non verrà
SCARTATO.

FRA IL 2008 E IL 2011 L’ITALIA E’
STATA LA NAZIONE EUROPEA CHE
HA SUBITO LA MAGGIOR PERDITA
SUI DERIVATI.

Ma…il RESPONSABILE DEL TESORO
dell’epoca – senza profferire la minima
autocritica – scrive libri per dare
la colpa agli ALTRI! E il suo “capo”
dell’epoca si “ripropone”. Come un
cibo indigesto!! Che stomaco gli italiani!!!
Il grande tesoriere vuol tornare a governare
attaccandosi a maroni di bassa lega.
Pure lo stra – bollito (senza cervello)
dà la colpa agli altri.

INFERIOR STABAT AGNUS… scriveva
Fedro. Le forti tensioni sui tassi
d’interesse e la dissennata altalena degli
“spread” sono innescati dai giochi sporchi
e pericolosi della finanza. Difesa, sostenuta
e coccolata da signori eleganti, dal tono
sommesso e dall’eloquio tranquillizzante.
In pratica però… PESCECANI FEROCI
E A SANGUE FREDDO che scorrazzano
nella vasca.

Fra gli azzimati colletti bianchi che conducono
il gioco (avendo studiato ad Harvard, Bocconi,
Yale, ecc.) va di moda lo “SHADOW BANKING”.
Shadow= ombra
Banking= arte di fare il banchiere.

Come fossero al casino’, LORO SI DIVERTONO
ma…a fine 2011 le venti maggiori banche europee
avevano in portafoglio 7.500 miliardi di dollari
di derivati(il 54% del PIL EUROPEO).
Il 3% è una normale assicurazione. Il 97%
pura speculazione.
UNICREDIT e INTESA sono fra le venti.
Non ai primi posti, ma con l’eccezione dei
capi pronti a fuggire col malloppo, tremano
ad ogni stormir di fronda.
SANNO CHE CARTACCIA HANNO
IN CASSAFORTE.

Il Sole – 24 Ore nelle ultime settimane ha
approfittato del rally promosso da coloro
che vogliono imbellettare i loro bilanci
facendo salire il corso delle loro azioni
rassicurando i risparmiatori. Sono pronti
per la prossima tosatura.

Già nella prima metà del 2012 ENI, ENEL
e INTESA avevano piazzato fra i
risparmiatori caterve dei loro BOND.

Hanno un rendimento superiore a quelli
statali ma non godono della stessa garanzia.
Sulle vere capacità (e sull’onestà) dei CAPI
dei tre colossi nostrani ho qualche dubbio.
Se hai visto REPORT sai che la penso
come la GABANELLI. Proprio in “quella”
trasmissione ho raccontato come 20.000
euro di prestito obbligazionario BPM
(il famoso CONVERTENDO) sono diventati
in un paio d’anni 2.700. Dopo una
CAUSA PENALE (che stiamo facendo
in gruppo) ne recupererò una parte.
Mentre… le AUTORITA’ DI GARANZIA
STRAPAGATE PER NON VEDERE
continuano il sonno dell’INGIUSTO!

Perchè stupirsi se i treni di TRENORD
non funzionano se a dirigere la
società hanno messo un ladro
BANCAROTTIERE?

Luigi Caroli

(continua)

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