Il significato antico delle celebrazioni del solstizio invernale – Bacco, Mitra, Helios, Dioniso e tutti gli altri

Lunario Paolo D'Arpini 25 dicembre 2012

Gli antichi romani il 25 Dicembre celebravano il gioioso dies Natalis, cioè giorno NATALE di Bacco, del Sole Invincibile, di Mithras e di altri dei solari.

I cristiani dei primi 4 secoli, invece, celebravano la nascita di Gesù (successivamente trasformato in loro Dio), il 6 di Gennaio.

Solo svariati secoli dopo ( fra il 337 ed il 450 dopo Cristo), per soppiantare le feste di questi dei solari, i cristiani spostarono al 25 Dicembre anche il natale del loro Dio per appropriarsi del significato del ben più antico NATALE dei POLITEISTI che era il Natale del solstizio e del ritorno della luce del 25 Dicembre, il natale di Dionisio-Bacco, del Sole invincibile, di Helios, di Mithras.

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Chi non si riconosce nella tradizione cristiana, dunque non si senta fuori posto durante le festività natalizie, ma festeggi pure, con parenti ed amici e con la intera comunità italiana ed occidentale le feste del ritorno della luce, riconoscendole come proprie, come laiche o come pagane con tutti i diritti di priorità rispetto all’appropriazione cristiana.

Rivendichiamo come festa laica il ritorno di giornate di luce più lunghe, ottimo motivo per festeggiare.
E di fronte ai cristiani che alzano la bandiera del tradizionalismo, rivendichiamo le autentiche tradizioni autoctone romane precedenti alla loro e da loro snaturate.

Anche l’albero di Natale non ha niente di originariamente cristiano!
La tradizione di festeggiare alberi era tipicamente pagana ed aspramente condannata già dalla Bibbia. L’abete poi (con precedenti romani, albero delle strenne), è di tradizione nordica, al solito tardivamente fatta propria dai cristiani eppoi più recentemente “laicizzatasi quasi completamente nel sentire comune.

I laici reagiscano alla retorica religiosa ma NON estraniandosi dalla propria comunita’, bensì rivendicando orgogliosamente le proprie radici nella tolleranza e nella libertà di pensiero dei tempi “pagani”.
Se consideriamo (come fanno perfino i neopagani) che il paganesimo non è stato una religione, bensì un atteggiamento tollerante verso tutti i modi di pensare e tutte le tradizioni, non avremo difficoltà a mantenere intatto il nostro laicismo pur recuperando pienamente il folclore gioioso delle nostre radici più profonde.

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25 Dicembre NATALE : il giorno della rinascita della luce :
è una data sicuramente importante, visto che sembra abbia dato il NATALE a molti Dei !

1. Dionisio o Bacco o Libero, dio del vino della gioia e delle orgie di Grecia e Roma. Moltissime sono le similitudini fra i misteri di Dionisio (conosciuto da 13 secoli prima di Cristo) ed il “mito cristiano”:
Dioniso (uomo che divenne dio), era venerato come “dio liberatore” (dalla morte) perché una volta defunto discese agli inferi ma dopo alcuni giorni tornò sulla terra.

Proprio questa sua capacità di resurrezione offriva ai suoi adepti la speranza di una vita ultraterrena tramite il suo divino intervento. Anche per essere ammessi al culto dionisiaco era necessario essere battezzati, introdotti al tempio e sottoposti ad un rigido digiuno.
Altra somiglianza fra il culto di Dionisio e quello ben più tardo di Gesù è nel rituale che prevedeva l’ omofagia (consumazione della carne e del sangue di un animale, identificato con Dioniso stesso), come segno di unione mistica con il suo corpo ed il suo sangue.

Dioniso inoltre era strettamente connesso con i cicli vitali della natura alla quale venivano legati il concetto di resurrezione (primavera) e morte (autunno) proprio come manifestazione della morte e la resurrezione del dio.
Anche gli antichissimi simboli di Dioniso: la vite, il melograno e l’ariete diventano tutti al completo i simboli attribuiti dai cristiani a Gesu’. Due corrispondono perfettamente (la vite ed il melograno) ed uno corrisponde con una minima, anzi trascurabile variazione:
(l’ariete di Dionisio viene ringiovanito e diventa Agnus Dei – agnello di Dio).
Robert Graves in Greek Myths ha scritto: “… Dioniso, anche detto
«colui che è nato due volte» una volta affermato il suo culto in tutto il mondo, ascese al cielo e ora siede alla destra di Zeus come uno dei Dodici Grandi ”
Oltre a Dionisio fra i nati verso il solstizio d’inverno ci sono anche:

2. Ercole (Eracles nato il 21/12 per i greci, ma il 1/2 per i Romani)

3. Sol Invictus dio indigete cioè fra le divinità delle origini romane piu’ antiche, ricevuto da ancor più lontani cicli di civiltà cioe’ dalla tradizione indoeuropea, identificato poi con Helios, con Apollo, con Mithra ed anche col dio solare siriano Elio Gabalo.

4. Elio Gabalo (o El Gabal) di cui un gran sacerdote omonimo divenne (pessimo) imperatore per breve tempo.
La prima parte del suo nome corrisponde sia al nome del dio solare in greco Elios (figlio dei titani Hiperion e Teia) poi identificato anche con Apollo, sia al nome latino Helius, sia col nome del dio del cielo semita El, menzionato anche dalla Bibbia, prima della fase monoteista comunque non anteriore al quarto secolo prima dell’era volgare.

5. Mithras, nato in una grotta (da una roccia), sotto gli occhi di
pastori che lo adorarono, culto dei militari di Roma e quindi diffuso
in tutti gli angoli dell’impero dalle legioni, (e diverso dal numero 6, il Mithra persiano).

6. Mithra di Persia, nato da una vergine morto e risorto (sembra dopo tre giorni) , e diverso ancora dal numero 7 il Mitra dell’India.

7. Mitra indiano, dio della luce e del giorno.

Poi, sempre nati insieme all’allungarsi delle ore di luce ci sono ancora :

8. Adone (o Adonis) di Siria, e forse anche il suo corrispondente di Frigia,

9. Attys (nato da una vergine, morto a titolo di sacrificio, e che inoltre risorge il 25/3 in corrispondenza anche di data, oltre che di significato di rinascita della vegetazione, col periodo della Pasqua), eppoi

10. Atargatis di Siria, grande dea madre, dea della natura e sua
rinascita, chiamata dai romani anche Derketo e dea Syria (la sua
festa risulta al 25 Dicembre, quasi con certezza come data di nascita).

11. Kybele (o Cibele) dea della Frigia amata da Adone (il 25 Dicembre era festeggiata insieme ad Adone: ma che tale data fosse considerata la nascita in questo caso non è certo, è solo presunto).

12. Astarte (o Asteroth) della Fenicia, dea suprema, nonché dea della fecondità e dell’amore.
Venerata anche dal re Salomone a Gerusalemme (la sua festa risulta al 25 Dicembre, quasi con certezza come data di nascita). Anche essa scese agli inferi e risorse.

13. Shamash il dio solare babilonese e del Vicino Oriente (Siria il suo nome significa anche abitante della Siria, siriano), e

14. Dumuzi (detto Tammuz a Babilonia) il dio sumero la cui morte
periodica rituale (corrispondente a quella di Adonis) era pianta anche alle donne ebree (Bibbia, libro di Ezechiele VIII,14).

15. Baal – Marduk, dio supremo del pantheon Babilonese.

16. Osiride dio supremo egizio della morte e rinascita della vegetazione, e per estensione della rinascita dell’uomo.

La resurrezione è il tema centrale del mito trinitario egizio di Osiride, Isis ed Horus dal quale pare proprio che sia stata presa l’ispirazione per una successiva famosa resurrezione in ambito ebraico, quella di Gesu’. Anche Osiride muore con l’inverno e rinasce di primavera.

17. Horus, dio falcone solare, figlio di Osiride ed Iside con cui costituiva una popolarissima triade che (insieme alle tante altre triadi di dei popolarissime in tutto il mediterraneo) è stata
d’ispirazione alla triade cristiana non ufficiale di Dio padre, Madonna e Bambino Gesu’, nonché al raggruppamento ufficiale della trinita’, che esclude l’elemento femminile.
La sua nascita era celebrata il 26/12.

18. Ra, il dio Sole egizio corrispondente ad Helios, la cui nascita era celebrata il 29/12 nella città -tempio di Heliopolis a lui dedicata nella zona dell’attuale Cairo.

19. Krishna, (attualmente il dio più importante per gli Indiani).

Nel testo sacro Mahabarata risulta VIII avatar reincarnato di Visnù (la seconda persona in una delle piu’ classiche trinita’ indiane) tramite concezione miracolosa con una donna sposata ad un artigiano (o allevatore).. Il tiranno del luogo fece una strage di una ventina di neonati innocenti per tentare di sopprimerlo mentre era introvabile, fuggito nel deserto coi suoi genitori.

Inizialmente appare come uomo eroico o semidio, ed infine si rivela come dio. Era venuto al mondo per riconquistarlo dai demoni. Compi’ miracoli, fu considerato salvatore e chiamato dio pastore. Mori’ ucciso (da una freccia, non sulla croce), ma, tranquilli, rinascerà anche lui infatti promise di tornare dopo la morte, e comunque gli indu’ credono alla reincarnazione per tutti. (Fonte: Louis Jacolliot francese 1837-1890) [Altre fonti pero' datano la nascita di Khrisna al 19 luglio 3228 avanti Cristo].
Da notare che oggigiorno anche Krisna come babbo natale porta doni nel cuore della notte! E’ tutto un riciclo: uno degli ispiratori del mito di Gesu’ (anteriore di 12 secoli), dopo 30 secoli vede il suo culto contaminato dalla figura che ha contribuito ad ispirare.

20. Joshua Ben Josef (detto Gesu’, Gesu’ bambino, Nazareno [o Nazireo], Galileo, Cristo = unto, Messia e il Salvatore) che arriva buon ultimo nella serie di dei di ambito mediterraneo orientale ed indoiranico .

alcuni aggiungono alla lista dei nati intorno al solstizio d’inverno anche Zaratustra in Media (Iran Occidentale) e Buddha (India Nord Est);

In ambito Nord Europeo vi sono 2 dei:
21. Freyr dio solare Scandinavo, patrono di pace e della fecondita’
della natura (n. solstizio d’estate, m. inverno)

22. Baldur (o Baldr, o Palatar il padrone) dio Scandinavo della primavera e della bellezza figlio di Odino.

23 Scing-Shin in Cina.

In ambito Centro Americano Messicano pre Colombiano troviamo 3 dei:
24. Bacab (Balam Acab giaguaro della notte) dio dei Maya dello Yucatan (Guatemala e Messico Sud Est), eppoi

25. Huitzilopochtli dio azteco solare signore del mondo e della guerra e simbolo del Sud del sole e del cielo.

26. Quetzocatl (Quetzalcoatl) dio serpente piumato azteco (di origine Tolteca), simbolo dell’Oriente e del Mais.

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Molti altri eroi semidei e dei discesero agli inferi e da lì’ fecero ritorno: (in totale sono sei fra quelli elencati come nati verso il solstizio d’inverno:
Dioniso, Adone, Attis, Tammuz, Baal-Marduk, Osiride.
(Poi separatamente ne contiamo almeno altri 10 fra quelli nati in altri periodi o di cui non si conosce la data: Teseo, Orfeo, Enea, Zagreo, Sabazio, Apollonio di Tiana. Chuchulain, Gwydion, Amathaon, Ogier danese,
ma la lista è certo incompleta di molti altri personaggi antecedenti o contemporanei a Gesù Cristo).

Alcuni di questi 26 dei o eroi sono morti attorno all’equinozio di primavera (che è il periodo della Pasqua) e risorti dopo qualche giorno, a volte proprio dopo 3 giorni, come per Gesù (ma il dio Baldur, forse più pigro, è risorto dopo quaranta giorni).

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Ad alcuni di questi dei, (sembra una mezza dozzina, la maggior parte di quelli orientali dal 6 al 15) è stata attribuita dai seguaci la nascita da una vergine (così come fu fraintesa dai teosofi occidentali studiosi di Buddismo una nascita da una vergine anche per il non dio Buddha. Dunque anche l’illuminato maestro Buddha, è stato quasi deificato da una gran parte dei seguaci in aperto contrasto col suo insegnamento che non giustificava niente di simile).

Nel mito di Gesu’ si possono poi riscontrare talune attinenze col mito di Asklepio o Esculapio figlio di dio (Apollo) guaritore e resuscitatore di morti ed altre attinenze col mito di Ercole figlio di dio (Zeus) soccorritore di uomini, e che raggiunge l’immortalita’ ed ascende al cielo tramite la sofferenza (morte sul rogo).

Marcus Prometheus

PS Buddha disse: Disse: “ Non fate fede ai vecchi manoscritti, non credete una cosa perché il vostro popolo ci crede o perché ve l’hanno fatto credere dalla vostra infanzia. Ad ogni cosa applicate la vostra ragione; quando l’avrete analizzata, se pensate che sia buona per tutti e per ciascuno, allora credetela, vivetela, e aiutate il vostro prossimo a viverla a sua volta”.

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