monti mario, la serpe in seno del PD….
Il Partito Democratico ha paura di Monti
A dire il vero non si era mai visto un teatrino del genere:
il Segretario di un partito che dice ad un altro uomo politico, in questo caso al premier Monti,
non candidarti perché ci dai fastidio, perché c’impedisci di vincere, o di vincere bene;
tu stai tranquillo, poi si vedrà insieme;
o addirittura un D’Alema gli dice che candidarsi sarebbe per lui moralmente scorretto.
Non si dicono queste cose perché i partiti, che sono un’organizzazione della politica popolare, sono concorrenti tra loro: o si alleano o lottano per ottenere il consenso.
Se tu temi che Monti ti tolga consenso, devi operare e lottare per convincere gli elettori che tu farai meglio di Monti; e, sia pure con cortesia – poiché Monti è persona cortese, e perché pur commettendo errori in poco tempo ha fatto molto per la nazione, e perché gode di grande prestigio internazionale – devi convincere gli elettori che Monti ha una visione limitata legata al capitale, che ha operato sulle tasse e non sulla promozione sociale, che non ha toccato i grandi patrimoni. Riconoscerne le doti ma insistere sui limiti e le carenze.
Il comportamento del PD, e in particolare di Bersani, coi suoi reiterati interventi,
genera l’impressione della paura: il PD ha paura di Monti; un’impressione fortemente negativa
perché la paura è segno di debolezza; il PD si presenta agli elettori debole anziché forte,
sicuro di vincere perché più di ogni altro cerca la giustizia, cerca il benessere popolare, ed è capace di realizzarlo:
equilibrare la tassazione;
perseguire il lavoro stabile;
integrare il precariato;
elevare i salari, che sono di circa il 30-50% inferiori a quelli delle maggiori nazioni europee; stabilendo un salario minimo garantito che si aggiorna annualmente, come in Francia;
ristabilire nelle pensioni il metodo retributivo, introducendo anche qui una pensione minima garantita di buon livello, in luogo degli odierni minimi da fame.
Sono solo alcuni punti di un programma che dev’essere proclamato a gran voce, sulla televisione, sulla stampa, nei manifesti, nei comizi, nelle dichiarazioni, nel rapporto capillare con la gente. Dove il PD deve apparire forte, sicuro. Solo da lui piò venire la giustizia, il benessere, la pace.
Prof. Arrigo Colombo