M5S: “Se il Casaleggio olet…” – Cresce la fronda “interna” contro la gestione verticistica del M5S
Il Candidato Mascherato è un nome collettivo che riunisce un gruppo candidati “dissidenti” del M5S.
Consideriamo inappropriata la gestione assolutamente verticistica del Movimento, nonché del tutto controproducente il rifiuto da parte di Grillo di confrontarsi con chiunque non la pensi come lui.
L’obiettivo di tutti i militanti è creare una democrazia più inclusiva e diffusa nel nostro Paese e portare in parlamento semplici proposte di buon senso che la nostra élite ignora per interessi economici personali, non certo regalare a Grillo una claque di yes men in Parlamento.
Ci siamo quasi, forse riusciremo a mettere un piede nelle istituzioni nazionali (firme permettendo), ma tutto lo sforzo sarà stato vano se non sapremo gestire il dialogo democratico al nostro interno.
Come sapete la base è pronta alla discussione, e ci sono per la verità alcune questioni che rischiano di pesare nel M5S come un distruttivo peccato originale, ma il nostro fondatore si rifiuta di rispondere su taluni argomenti e d espelle chi osa domandare.
Per questo abbiamo deciso di aprire una pagina facebook, Osservatorio M5S , dove poter pubblicare in forma anonima le segnalazioni sul M5S che aiutino a metterne in luce i lati meno chiari.
Chiunque avesse qualcosa da sottoporci, può scrivere all’indirizzo osservatoriom5s@yahoo.it .Valuteremo tutte le segnalazioni e posteremo quelle fondate e non offensive.
Se la stampa ci aiuterà a dare voce a questa iniziativa, Grillo non potrà più ignorare le nostre domande e dovrà rispondere alla sua base per non perdere credibilità.
Non è nostra intenzione danneggiare il Movimento, ma crediamo di essere arrivati troppo in là (quasi in Parlamento!) per lasciare tutte le scelte, ma soprattutto il controllo dei voti, a Beppe Grillo: di fatto nel Movimento a Cinque Stelle gli iscritti sono liberi solo di cliccare.
Che Grillo abbia il coraggio di ritagliarsi il ruolo che da sempre si ascrive, quello di semplice portavoce: quando alzerà la voce per dire che iniziative di questo tipo indeboliscono il Movimento, mandategli a dire che la causa di tutto questo risiede nella sua indisponibilità ad attuare nell’M5S quella democrazia fluida e diretta che tanto sbandiera; mandategli a dire che non abbiamo bisogno (e, per ignoranza, temiamo) delle strategie commerciali della Casaleggio Associati (perché di partiti-azienda già ne abbiamo abbastanza) e che siamo pronti a costruirci, in-house, la nostra piattaforma informatica open-source e, al limite, anche a cambiare testimonial. Speriamo che vorrete aiutare a diffondere.
Ogni bene,
Il Candidato Mascherato
Segue testo del primo nostro post su FB.
Tutti noi italiani dobbiamo qualcosa a Grillo.
È quindi doveroso cominciare col ringraziarlo per essere stato un formidabile catalizzatore del risveglio civile di questo paese: migliaia di persone con un’idea sana di Stato e politica hanno finalmente potuto scoprire di non essere sole e di potere, insieme, cambiare davvero le cose.
Ci siamo incontrati e stiamo condividendo un percorso epico: ad anno nuovo potremmo sbarcare in un parlamento di gangster come una ciurma di pirati armati di buonsenso e faremo del nostro meglio per riportare questo paese alla normalità, per far finalmente sbocciare la nostra Res Publica.
Se saremo virtuosi avremo rifondato l’Italia e la nostra nazione diventerà finalmente adulta. Per tutto questo, Beppe, hai ed avrai la nostra gratitudine.
Noi, cittadini e cittadine, rivendichiamo tuttavia il diritto di criticare te, Casaleggio e la gestione del M5S a nostro piacimento.
Non solo, tu, caro Beppe, sei tenuto a rispondere puntualmente e nel merito a tutte le nostre domande e richieste di chiarimento.
Se l’idea del dissenso ti disturba e ti fa incazzare come dici, il problema è tuo: noi vogliamo lavare i panni in pubblico se sono sporchi, e poterli mostrare con fierezza e senza paura a chiunque ne metta in dubbio il candore.
In caso contrario non saremmo diversi dalla politica che combattiamo.
Ricordati che sia tu che il tuo staff siete sostituibili, quindi sarebbe il caso che cominciassi a considerare l’idea che non puoi essere l’unico a stabilire le regole.
Cosa vuoi fare, cacciarci tutti? E se invece fossimo noi a cambiare testimonial?
Se in 32000 decidessimo di dotarci di una piattaforma informatica autonoma ci costerebbe uno, due euro a testa al massimo ed i risultati sarebbero più trasparenti e democratici della soluzione che ci stai offrendo.
Ci hai insegnato ad organizzarci da soli, ricordatelo bene, e se non ci permetti di parlare apertamente di quello che non va nel movimento lo faremo lo stesso.
Chi di rete ferisce di rete perisce.
Dopo il tuo inaccettabile video-post dell’11 dicembre ho deciso di creare questa pagina facebook, che offro come rifugio a tutti i candidati ed i militanti M5S che hanno qualcosa da dire ma hanno paura di farlo apertamente.
Chiunque vorrà potrà inviare in forma anonima le proprie segnalazioni e le proprie critiche sulla (mala)gestione del movimento a osservatoriom5s@yahoo.it .
Queste saranno esaminate e pubblicate dopo attenta verifica, che tu lo voglia o meno, e senza che tu possa individuare i contributori.
E ora entriamo nel merito delle nostre principali preoccupazioni.
L’idea rivoluzionaria che hai inoculato nel paese come un virus, caro Beppe, è quella della politica come servizio civile.
Un principio sacro e santo che si sta diffondendo velocemente ed al quale tu stesso, per primo, devi osservanza.
Alla luce di quello che richiedi a noi candidati e della gestione corrente del movimento però, alcune tue scelte sembrano inconciliabili con tale principio.
1. Conflitto di interessi
Perché le strategie comunicative del movimento devono essere, de facto, appaltate alla Casaleggio Associati?
Sia la comunicazione che il portale potrebbero e dovrebbero essere realizzati, gestiti e mantenuti facendo forza sui numerosi tecnici che già militano con noi: in questo modo otterremmo risultati sicuramente migliori ed un livello più alto di trasparenza.
Le parlamentarie hanno suscitato un gran numero di critiche, la maggior parte delle quali, c’è da dire, sono del tutto fondate.
Rispetto alle presunte capacità della Casaleggio Associati, l’interfaccia che ci avete fornito è scadente, vulnerabile e poco inclusiva, in verità una pessima copia delle infrastrutture testate dai Pirates scandinavi per la gestione diretta della democrazia.
Soprattutto le loro piattaforme sono open source, permettono il controllo e la verifica dei dati. Perché invece, con la nostra, questo controllo non è, nei fatti, possibile?
Tale deficit di accessibilità e controllo, considerata la professionalità di Casaleggio & Co., deve essere il frutto di una scelta, una scelta che a nostro parere non va affatto bene, poiché ci obbliga a fidarci di te, e soprattutto dell’operato di un’azienda privata.
Sorge quindi la domanda: cerchi da noi partecipazione e attivismo o un atto di fede?
Come può un gruppo come la Casaleggio Associati essere così presente in un movimento con aspirazioni come le nostre? Non ti sembra un monumentale conflitto d’interessi?
Inoltre, a proposito degli interessi di Casaleggio&Co. : come mai è un bel po’ di tempo che non ti si sente più tuonare contro Telecom Italia? Il CDA ha forse sperimentato una miracolosa conversione collettiva?
E che ne è degli interessi dei piccoli azionisti Telecom che ti delegarono la loro rappresentanza?
Hai abbandonato la loro causa e li hai scaricati?
Non è che farai la stessa cosa anche con noi del M5S? Non è che magari Telecom è riuscita a convincerti della bontà delle sue ragioni (hmm… come lo si convince un genovese come te?)?
Ed inoltre: sarà un caso che le migliori proiezioni per le intenzioni di voto del M5S, quelle che ci danno come secondo partito, vengano proprio da La7, Tv di proprietà Telecom?
Perché, caro Beppe, non fai un bel post per aggiornare l’Italia sullo stato della tua crociata contro la Telecom, o per ricordare a tutti i giochini di ingegneria aziendale che hanno salvato l’azienda infliggendo sofferenze e licenziamenti a tanti miei concittadini?
Perché, in ultimo, non scarichi pubblicamente Casaleggio e non ti affidi a noi cittadini militanti? Ti assicuro che saremmo tutti più tranquilli (e moltiplicheremmo i voti)
A voi compagni del movimento e lettori fortuiti l’onere di andarvi a cercare i video di Beppe che lancia strali contro Telecom ed i suoi amministratori, e soprattutto di documentarvi sul filo rosso che lega gli interessi di Casaleggio a quelli dei maggiori azionisti Telecom. È tutto in rete, buona ricerca
2. I soldi: pecunia olet o non olet?
La nostra battaglia per l’abbattimento del finanziamento pubblico è centrale per guarire l’Italia dal virus dei partiti.
Se non vogliamo i soldi dello Stato però, perché mai quelli di noi che saranno eletti dovrebbero versare parte delle loro spettanze ai tuoi fantomatici “Comitati di Comunicazione” per Camera e Senato? Non potremmo restituire anche quelli?
E se invece decidiamo di tenerli, perché mai dovresti essere tu e non tutto il movimento, collegialmente, a selezionare i membri di tali comitati, visto che gestiranno soldi pubblici?
Inoltre, se possiamo accettare questo tipo di contributi, perché non potremmo accettare i rimborsi elettorali ed investirli nel paese?
Non so: per creare strutture di welfare parallelo, vista la contingenza, o in edilizia sostenibile, o in riconversione ecologica delle filiere produttive etc.
In fondo stiamo parlando di decine di milioni di euro: siamo sicuri che non se ne possa fare uso migliore del reinserirli nel circuito del debito pubblico?
Sono certo che il movimento, come intelligenza collettiva, saprebbe pensare e progettare soluzioni adeguate per le difficoltà connesse ad una tale sfida, soluzioni sicuramente migliori di quelle che tu, noi “dissidenti” o chiunque altro potrebbe ideare da solo.
3. Il Programma: tra il dire e il fare …
Il nostro programma è una bomba.
Molte delle cose che vogliamo realizzare sono scontate nella maggior parte dei paesi civili del mondo, eppure noi dovremo lottare per averle.
Dovremo lottare perché quelle proposte intaccano gli interessi di molti: milioni e milioni di euro d’interessi.
Siamo pronti a questo scontro?
E come potrà la nostra armata di casalinghe di Voghera, disoccupati e giovanissimi parvenu mettere efficacemente le mani nella macchina inceppata dello Stato? Con attenzione e buon senso direi.
Ma non sarà forse necessario individuare alcune persone oneste, anzi specchiate, che abbiano però anche le competenze adeguate per analizzare i meccanismi delle nostre amministrazioni (locali e nazionali) al fine di renderle più efficienti?
Sto parlando di bilanci, meccanismi di gara, costituzionalità delle leggi, analisi delle coperture finanziare etc. : chi nel movimento saprebbe effettivamente decifrare il bilancio dello Stato?
O scrivere una legge?
Qualcuno ha fatto un censimento di queste professionalità al nostro interno?
Oppure penserai tu a nominare degli esperti anche a questo scopo?
Avere dei parlamentari onesti sarebbe già un gran passo avanti per tutto il Paese, ma questo requisito necessario sarà anche sufficiente? Dove mettiamo la competenza?
4. Persone e consenso
Tra i pochi compagni “dissidenti” che si celano con me dietro il Candidato Mascherato, io sono il più vecchio e forse il più disilluso.
Attraverso il network M5S ho scambiato opinioni con moltissimi militanti, di persona e per corrispondenza, e la stragrande maggioranza di queste 32000 persone si dà da fare nella società e per le strade, dicendo a tutti che noi siamo diversi, che siamo l’unica alternativa realmente progettuale, che solo tutti insieme possiamo tirarci fuori dalla merda degli ultimi 150 anni.
Soprattutto però raccontiamo loro che siamo veramente democratici, e credimi, siamo noi a creare il consenso del movimento, dal mondo reale, e non tu dal tuo buen retiro né Casaleggio dal suo bosco incantato: i tuoi post fanno ridere, interpretano l’umore del paese, ma ricordati sempre che noi mettiamo le idee e la faccia e noi siamo i primi a dover rispondere ai cittadini.
E cosa dovremmo rispondere quando ci vengono a chiedere il perché delle espulsioni?
O il perché di qualsiasi rifiuto al dialogo? Quello che gli si risponde è Grillo ha voluto così … questa è la linea del movimento … fedeli alla linea insomma, come il glorioso PC!
Oppure dovremmo rispondere eh, ma rispetto agli altri partiti siamo moooolto più democratici, come un pdmenoellino qualunque?
Dicevo che forse sarò un disilluso, ma a vivere in Italia si fa il fiuto e l’istinto per aspettarsi sempre il peggio: per questo, visti gli ultimi sviluppi del e nel movimento, ho messo insieme i punti di cui sopra e considerando:
• Il patente conflitto di interessi della Casaleggio Associati nel M5S.
• Le tue richieste di denaro pubblico, da affidare a comitati nominati da te.
• I limiti dell’efficacia della nostra azione parlamentare, con cui dovremo confrontarci almeno per tutta la prima legislatura (o pensate che la casta ci darà facile accesso alle informazioni necessarie per cacciarli e processarli?)
• La tua intransigente repressione di ogni dissenso interno e, soprattutto,
• Il funzionamento delle parlamentarie, la loro gestione opaca, la totale mancanza di controllo ed i loro risultati.
un brivido mi è corso lungo la schiena: c’è qualcuno che compra parlamentari per salvare le proprie maggioranze o le proprie aziende, e li paga a peso d’oro.
E se qualcun’altro reclutasse coi soldi pubblici un piccolo esercito di yes men fatto di casalinghe, studenti, precari etc., cui offrire una vita finalmente dignitosa da 5000 EUR al mese e la mistica della partecipazione in cambio di obbedienza al voto ( e di parte dei loro appannaggi parlamentari)?
Intorno a questo sospetto da brivido ed a questi dubbi sono riuscito a raccogliere alcuni dei candidati usciti dalle parlamentarie, e sono sicuro che la maggior parte degli altri candidati e del movimento hanno abbastanza sale in zucca per valutare da soli la situazione.
Ricordati che i più giovani di noi trovano la forza di andare avanti tra mille difficoltà solo perché si sentono le spalle coperte da te: cerca di non deluderli per favore.
Per il momento ti si chiede di scaricare Casaleggio pubblicamente, e di permettere degli stati generali del movimento per riscriverne le regole ed eleggerne un presidente: tu potrai rimanere come portavoce se vuoi.
In ogni caso sappi che se entreremo in parlamento molti di noi si rifiuteranno di sovvenzionare qualsiasi organo gestito o nominato da te, e che ci si sta organizzando per fare a meno anche del blog.
Gruppo dissidenti M5S
(Fonte: La Tua Voce)