Siria – Le pedine son pronte per cominciare a giocare (alla guerra)
Se, con l’esperienza storica, si osservano le evoluzioni diplomatiche che hanno portato in questi ultimi giorni all’isolamento della Siria con il ritiro di tutte le delegazioni occidentali da Damasco, si ha la sensazione che a elezioni Usa consumate, tutto è predisposto e la guerra è oramai decisa. Vi troviamo infatti tutte le procedure, le situazioni e le avvisaglie tipiche dell’imminenza della guerra.
Il rispolverare vecchi temi, come quelli delle “armi chimiche”, oltretutto, attesta ancora una volta il procedere occidentale attraverso le “menzogne di massa”.
Se quello che si può sospettare è vero, dovrebbe anche essere una questione di giorni.
A mio parere comunque non è possibile fare alcuna previsione, nè se la guerra scoppierà veramente, nè come si evolverà, ci mancano elementi essenziale per ragionarci sopra.
Certo però che il possibile coinvolgiment0, di quasi tutti i paesi della terra e l’uso di testate nucleari è molto concreto.
In quel caso, e come minimo, tutta l’aerea mediorientale e mediterranea sarebbe sconvolta, Italia compresa con le sue 113 basi militari.
Morire così, come servi sciocchi degli Atlantici e di Sion, non è che mi rallegri tanto, ma questa volta voglio pensarla come “loro”, se dovesse accadere: “muoia Sansone con tutti i filistei”, ovvero che certe “terre donate da Dio” (chissà perchè poi le avrebbe donate a tizio escludendo caio?), restino contaminate e impraticabili per migliaia e migliaia di anni e che gli Stati Uniti d’America, con tutta la loro disgustosa popolazione, provino quello che abbiamo provato noi, i giapponesi, i vietnamiti, gli irakeni, i serbi, i libici, grazie alle loro gentili bombe al Tnt, al fosforo, atomiche o all’Uranio impoverito. Tutto e magari, per far conto pari, anche qualcosina di più!
No, non vorrei, che ancora una volta, come avvenne nel 1914/’18 e nel 1939/’45, mentre l’Europa moriva di fame e di bombe, loro continuavano la loro allegra e gangsterica esistenza: se ne andavano tranquilli al teatro e al cinema, ai ristoranti, agli incontri di pugilato, alle partite di baseball, ecc. ecc. L’unica restrizione che gli americani ebbero fu quella, ma ovviamente non per tutti, di un contenimento della benzina.
Eh no, eh. Un altra volta così, proprio no!!
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CONSIDERAZIONI REALISTICHE E IMPORTANTI
Notizie dell’ultim’ora danno in arrivo in zona di una portaerei americana.
Come ho annunciato nella precedente email tutto starebbe a dimostrare che potremmo essere sull’orlo di una guerra.
Un altra notizia parla di contatti tra Cuba e la Siria e viene interpretata come una possibilità di asilo per il presedente Assad. Se non si tratta della solita “notizia propaganda di guerra”, falsa e atta a minare la credibilità del presidente siriano, ci sarebbe da riflettere anche in relazione a possibili voci di accordi segreti tra Putin con Obama.
Dunque ricapitoliamo.
1. “Lorsignori” sanno benissimo che: o distruggono, anche con una guerra e rischiando il tutto per tutto, ogni situazione pericolosa in prospettiva (Siria, Libano, Iran) oppure entro pochi anni questo sarà impossibile, data non solo la crescita di questi paesi, ma anche quella di grandi entità geopolitiche (India, Cina, Russia). Il progetto di un dominio mondiale rischierebbe di vanificarsi per sempre dopo secoli di lenta e tenace preparazione.
2. Resta il pericolo molto reale di una risposta della Russia che potrebbe portare all’uso di testate nucleare con imprevedibili e catastrofiche conseguenze.
3. La Russia del resto non può perdere l’ultima sua posizione nel mediterraneo, attraverso la Siria, nè può permettersi di vanificare il suo ritrovato prestigio internazionale.
4. Ma la Russia sa benissimo che non potrebbe reggere uno scontro militare con l’Occidente e del resto, le classi dirigenti russe, nonostante Putin non sono insensibili alle sirene mondialiste.
5. E’ altrettanto evidente che l’esercito siriano non potrebbe sostenere all’infinito la pressione dei mercenari e l’isolamento internazionale. Alla fine Assad perderebbe il consenso del popolo. E l’introduzione in Siria di questi maledetti mercenari super armati e fautori del terrorismo non si fermerebbe mai.
Tanto su esposto e non essendoci vie di uscita per la Russia, dobbiamo allora mettere in conto che Putin possa aver concertato con Obama un accordo segreto. Del resto le nazioni non si muovono su presupposti rigidi ed ideologici, ma su le contingenze del momento e le esigenze geopolitiche.
Quindi la Russia potrebbe aver avuto assicurazioni che un nuovo governo dei ribelli mercenari, gli lascerebbe comunque la base di Tartus e che il presidente Assad potrebbe essere salvato con l’esilio. La Russia non ci farebbe una gran figura, ma salverebbe le apparenze, del resto se non può sostenere una guerra, a meno di scatenare un inferno nucleare senza vinti né vincitori, non ha altre alternative.
Quindi potremmo aspettarci un attacco militare e una quasi immediata cessazione delle ostilità, prima che sia troppo tardi e di fatto già concertata, sulla base dei presupposti sopra enunciati.
Non prendetele come verità assolute, ma credo di non essere lontano dalla realtà
Maurizio Barozzi