Appello al M5S siciliano: “Muos, ci mancava pure questo.. Gli americani no.. Rimandateli a casa loro, che è meglio!”
Cari amici del M5S neo eletti deputati del parlamento Siciliano ora è d’uopo che dimostriate la vostra autonomia dal “potere centrale” istituzionalizzato. Se il vostro messaggio di indipendenza dai poteri forti ma a favore del popolo è genuino, sarà opportuno che come prima richiesta nella nuova assemblea regionale chiediate la liberazione dell’isola dalla servitù militare cui è soggetta.
La battuta solita che si fa sulla Sicilia è che è un’isola “mafio/americana”. La gestione è equamente divisa tra “Cosa Nostra” e “Cosa Loro”. Così si dice dal 1943 anno in cui l’accordo mafio/americano consentì l’invasione -o “liberazione”- della Trinacria. Da allora gli interessi reciproci si sono consolidati, anzi si sono espansi. La Sicilia è la principale base americana off shore del mondo. Basi missilistiche, basi militari, depositi di armi atomiche e chimiche, ogni governo italiano che si è succeduto dalla fine della guerra ad oggi ha fatto a gara per concedere nuovi spazi di extraterritorialità e nuove occupazioni di suolo e persino d’immagine: la “sicul/america” è oggi realtà.
E chi pensava che l’occupazione si fosse per un po’ fermata dopo l’arrivo dei droni a Sigonella si sbagliava di grosso… nuove armi e nuovi impianti vengono installati. L’ultimo, il più necessario, sia pur conteso, è Muos. Il Mobile User Objective System, un potentissimo sistema di comunicazione militare di ultima generazione messo a punto dal dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Una centrale Muos è in costruzione proprio nella riserva naturale “Sugherata” di Niscemi in provincia di Caltanissetta. Dico “conteso” perché l’ennesima “porcata” ha risvegliato gli spiriti nazionali, con tanto di intervento della magistratura. Ma servirà? Giusto qualche giorno fa, il tribunale della Libertà di Catania ha annullato il decreto di sospensione della procura di Caltagirone ed ha dato di nuovo il via libera ai lavori.
Il Muos nasce da un patto bilaterale tra Italia e Usa del 2001 con il
governo Berlusconi, ratificato nel 2006 dal governo Prodi che ha dato mandato alla regione siciliana di occuparsi dei nulla-osta necessari a un’area in cui vige l’assoluto divieto di edificazione. Il Muos è una mostruosità; è pericoloso per l’ambiente ed è pericoloso per la salute dell’uomo. Ma, soprattutto, completa la colonizzazione militare americana della Sicilia, sarà lo strumento con cui si condurranno le future operazioni di guerra.
Aspetto da un momento all’altro la decisione del governo delle banche e delle multinazionali, ed emanazione diretta dell’atlantismo, il “buon governo tecnico”, che imporrà la volontà di guerra NATO, per necessità democratica superiore. Visto l’avvicinarsi di un conflitto armato in medio oriente. Eh, sì, poiché ormai avrete capito che la Sicilia funge da “punta avanzata” americana nel Mediterraneo. Da qui debbono partire le offensive per compiere i massacri che un presidente USA, non importa se l’uno o l’altro che adesso si contendono il posto, deciderà al momento dell’attacco.
Dalla Sicilia partiranno i droni, gli aerei, i missili e le navi e dove pensate che giungano le rappresaglie e le ritorsioni del nemico?
Ovviamente in Sicilia… non ci piove!
Paolo D’Arpini