Capranica (Viterbo) – Acqua con arsenico da pagare a peso d’oro!

Sono una delle cittadine di Capranica in provincia di Viterbo, che per le fatture 2010 e 2011 del Servizio idrico integrato, ha effettuato il pagamento ridotto del 50% del canone acqua, perché distribuita non potabile e nei mesi estivi è anche uscita al centro storico oltre che corredata di arsenico (elemento cancerogeno di classe 1) anche del colore dell’ orina e di sapore non meglio identificato, e che ha ricevuto in questi giorni lettera raccomandata intimidatoria dalla Talete, con minaccia di interruzione del servizio idrico e pretesa di pagamento immediato di somme non dovute, non tenendo conto di quanto già abbia versato.

Sono invalida civile e ho per mia fortuna la possibilità di parcheggiare – quando lo trovo il posto – vicino casa, il mio motociclo dotato di permesso comunale e valido in tutta Italia: e chi non ce l’ ha? E chi non ha la macchinetta o baldi e giovani aiuti? L’ acqua da bere e da cucinare, è da due anni che vado a prendermela da sola alla Fonte di San Rocco (non più di proprietà della Mineralneri) o a Valle Santi, a una delle casette distributrici dell’ acqua, allego un video dove ho partecipato anche io, invitata dalla competente tv Viterbo Veritas.

Forse non è chiaro a molti cosa significa convivere con questo problema, tanto se si è giovani e magari con figli piccoli, tanto se si è anziani e sani. Non voglio neanche accennare alle malattie, che sono in crescita del 100% in tutta la Tuscia, dove sono stati sparsi veleni, dove il più grande processo per ecomafie con discariche di rifiuti tossici nel Lazio è andato in prescrizione, dove neanche promettono più un dearsenificatore, tanto più di così non si muore, dove l’ arsenico è costantemente a livelli massimi. Sono giunta a scrivere l’ ennesimo articolo per comunicarvi che ci sarà una riunione “operativa” a Capranica, domani MARTEDI’ 30 OTTOBRE alle ORE 17.30 presso la Casa della Comunità piazza del Duomo, al Centro Storico.

L’ avete sempre bevuta l’ acqua all’arsenico e non vi ha fatto niente? Buon pro vi faccia, continuate voi ma non datecela a bere a noi: da due anni non so cosa significa mettere un bicchiere sotto al rubinetto e bere…E pago e la risposta è sempre più forte e pesante, che non ci sono i soldi, non ce li danno ma noi li diamo e li abbiamo dati: per avere che?

“Si muore per colpa dell’arsenico contenuto nell’acqua potabile della Regione Lazio. “Dal 1990 al 2009 la contaminazione superiore ai 20 microgrammi/litro ha causato plausibili effetti sulla salute nelle popolazioni residenti. Con un eccesso di mortalita’ per tutte le cause, soprattutto tumori del polmone e della vescica negli uomini per i cittadini della provincia di Viterbo”. A stabilirlo sono i dati della prima indagine ‘Valutazione epidemiologica degli effetti sulla salute in relazione alla contaminazione da arsenico nelle acque potabili nelle popolazioni residenti nei comuni del Lazio’, realizzata dal Dipartimento di epidemiologia del Servizio sanitario della Regione Lazio (Ssr). Lo studio ha registrato gli effetti nel tempo dell’arsenico sulla salute delle popolazioni residenti in 91 comuni della Regione, sottoposti negli ultimi 10 anni a regime di deroga per i livelli di arsenico nelle acque destinate a consumo umano…”

Ricordo al Sindaco di Capranica, Angelo Cappelli, che dal 1 gennaio 2013, sarà fatto divieto al primo cittadino del paese, di consumare e distribuire acqua con arsenico come attualmente, per il Decreto legislativo 31/2001 e il mancato rispetto della Direttiva 98/83/CE, viene fatto. Il 30 agosto 2012 peraltro ha dichiarato: “…Rimboccandoci le mani possiamo farcela. Meno piangersi addosso e più impegno. Non credo nei miracoli esterni, il problema lo dobbiamo risolvere noi. Siamo i padroni del nostro destino”.

Questa nota, con il sottostante invito di Raimondo Chiricozzi, Comitato Acqua Potabile presente l’assistenza legale, è esteso a tutta la Cittadinanza e al Consiglio Comunale.

Non tenete la bocca chiusa, quasi ve l’ avessero cucita. Grazie

Doriana Goracci

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COMITATO ACQUA POTABILE
aderente al Coordinamento Nazionale Bonifica Armi Chimiche

Oggetto: diffida/Talete
Data: 25 ottobre 2012

Cari amici,
molti cittadini di Capranica, che per le fatture 2010 e 2011 del Servizio idrico integrato, hanno effettuato il pagamento ridotto del 50% del canone acqua, perché distribuita non potabile, hanno ricevuto in questi giorni lettera intimidatoria dalla Talete.
Tale lettera oltre che a minacciare l’interruzione del servizio idrico, pretende il pagamento immediato di somme non dovute (infatti non tiene conto di quanto già versato). Ho per questo interessato l’avv. Riccardo Catini dello studio legale Pistilli che ci assiste in questa vertenza, che ha predisposto una lettera diffida da inviare singolarmente alla Talete.

Per valutare la situazione e aderire alla lotta di civiltà che abbiamo intrapreso occorre la vostra presenza alla riunione che si terrà in collaborazione con il comitato cittadino per la tutela del territorio e della salute pubblica alle ore 17,30 di martedì 30 ottobre 2012, presso la casa della comunità in Capranica piazza del Duomo. Per delucidazioni e la raccolta delle adesioni sarà presente l’avvocato Riccardo Catini.

Cordiali saluti.

Presidente Comitato Acqua Potabile
Raimondo Chiricozzi

COMITATO ACQUA POTABILE Tel 0761626783 – 3683065221 www.comitatoacquapotabile.it

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Intervento di Stefano Fiori del M5S Viterbo: “Sull’onda della Conferenza Stampa tenutasi il giorno 18 ottobre presso la sede
dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri a Viterbo, il Movimento 5 Stelle Viterbo ritiene fondamentale rendere noti alla cittadinanza i risultati dell’indagine che il Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio ha avviato sugli effetti sulla salute della popolazione nei 91 Comuni del Lazio per i quali è stata richiesta la deroga a 20 microgrammi per litro, relativamente alla presenza di arsenico nelle acque.
Da premettere che la UE ha stabilito livelli inferiori a 10 microgrammi/ litro, che l’OMS ha auspicato valori inferiori a 5 μg/l e che i medici affermano che, essendo l’arsenico un cancerogeno di classe 1 che causa diverse patologie neoplastiche e non, non si può parlare di soglia minima e deve essere quindi assente nelle acque destinate al consumo umano.
In seguito allo studio, che mette a confronto i Comuni maggiormente esposti (la provincia di Viterbo è quella maggiormente esposta alla contaminazione rispetto alle altre province del Lazio) con quelli a bassa concentrazione di Arsenico nelle acque, si è potuto constatare, nei Comuni con una esposizione più elevata, un eccesso di mortalità per tutti i tumori, in particolare per quello del polmone e della vescica, nei maschi, e del polmone nelle donne. Si è inoltre constatato un aumento della mortalità per malattie del sistema circolatorio, un aumento dell’ipertensione arteriosa e di malattie ischemiche del cuore.
Un eccesso di mortalità si evidenzia anche per le malattie dell’apparato respiratorio e per diabete mellito.
L’esposizione ad AS è stata associata anche ai rischi di esiti negativi della gravidanza e ad effetti sulla salute dei bambini più piccoli, (neoplasie infantili, disturbi neuro cognitivi e sindrome dismetabolica per esposizione materno-fetale). I bambini sono ad alto rischio se consideriamo che assumono arsenico attraverso gli alimenti (pane, pizza ed alimenti a base di riso) in quantità due o tre volte maggiore di quella degli adulti.
Si devono pretendere a gran voce il rispetto delle direttive europee e il mantenimento immediato delle promesse fatte per la realizzazione dei dearsenificatori, senza nuove giustificazioni, perché il denaro pubblico è stato speso negli anni per interventi assai meno vitali e nobili”

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