Semantica e qualità divine e demoniache – Chi sono i diavoli? Guardiamo bene ….
Il discorso comincia da un fatto banale, l’assegnazione del premio nobel per la pace all’Europa, che come evidenziato dall’articolo di Fabrizio Belloni (http://www.circolovegetarianocalcata.it/2012/10/13/nobel-per-la-pace-alleuropa-non-in-mio-nome-di-fabrizio-belloni/),
non ha fatto altro che procurare guerre e disastri…
Questo significa che spesso si parte dal bianco e si arriva al nero, oppure si parte dal nero e si arriva al bianco… Succede anche con alcune espressioni e titoli di carattere religioso che cambiano significato nei secoli e nei millenni… Ma andiamo per ordine….
Premio Nobel per la Pace – Scrive A.D.: “Dopo Obama e L’Europa il prossimo Nobel per la pace lo daranno a Satana”
Commento di J.F.: “Per identificare un principio responsabile del male presente sulla Terra: i teologi non possono concepire che il male provenga dal ‘Dio buono e amorevole’ che hanno elaborato nelle loro dottrine e così si rende necessario trovare un avversario, un antagonista, un principio spirituale contrario. Di qui hanno preso avvio le varie forzature palesi del testo biblico finalizzate a trovare la controparte cui attribuire la responsabilità. Tutto questo per evitare di commentare e spiegare un passo biblico moto difficile per la teologia, quello in cui (Is 45,7) è Yahwèh stesso a dire che è stato lui a portare il bene ed il male sulla Terra. È proprio lui ad affermarlo, attraverso una delle voci più importanti e autorevoli dell’intera storia del pensiero ebraico, il profeta Isaia. Il versetto non si presta a dubbi interpretativi come spiego bene nel libro in cui documento che il termine satana non è il nome di una individuo o entità ma un termine che indica una funzione – quella del pubblico accusatore – che di volta in volta viene assunta da vari personaggi (sia malakìm che uomini) e spesso proprio su incarico esplicito da parte di Yahwèh risultando così essere addirittura un suo collaboratore”
Una mia piccola precisazione:
Asura è una divinità terrestre antecedente il deva (latino: divus o deus) celeste (vedi l’Ahura Mazda della Persia, civiltà di origine ariana). Addirittura il rakshasa, che è l’asura impersonificato e viene oggi considerato negativamente il “demonio” (mentre nel greco antico δαίμων, dáimōn, significa «essere divino»). Egli è invero un “protettore” (dalla radice sanscrita raksh = proteggere). Gli asura si astengono da bevande inebrianti mentre i deva sono dediti alle bevande fermentate alcoliche. I deva pretendono sacrifici cruenti in loro onore mentre gli asura si accontentano dei frutti della terra (vedi anche la storia di Caino ed Abele, in cui Caino è l’agricoltore che offre frutti a dio e Abele il pastore che offre animali uccisi)…..
Paolo D’Arpini