Semantica e qualità divine e demoniache – Chi sono i diavoli? Guardiamo bene ….

Lunario Paolo D'Arpini 14 ottobre 2012

Il discorso comincia da un fatto banale, l’assegnazione del premio nobel per la pace all’Europa, che come evidenziato dall’articolo di Fabrizio Belloni (http://www.circolovegetarianocalcata.it/2012/10/13/nobel-per-la-pace-alleuropa-non-in-mio-nome-di-fabrizio-belloni/),
non ha fatto altro che procurare guerre e disastri…

Questo significa che spesso si parte dal bianco e si arriva al nero, oppure si parte dal nero e si arriva al bianco… Succede anche con alcune espressioni e titoli di carattere religioso che cambiano significato nei secoli e nei millenni… Ma andiamo per ordine….

Premio Nobel per la Pace – Scrive A.D.: “Dopo Obama e L’Europa il prossimo Nobel per la pace lo daranno a Satana”

Commento di J.F.: “Per identificare un principio responsabile del male presente sulla Terra: i teologi non possono concepire che il male provenga dal ‘Dio buono e amorevole’ che hanno elaborato nelle loro dottrine e così si rende necessario trovare un avversario, un antagonista, un principio spirituale contrario. Di qui hanno preso avvio le varie forzature palesi del testo biblico finalizzate a trovare la controparte cui attribuire la responsabilità. Tutto questo per evitare di commentare e spiegare un passo biblico moto difficile per la teologia, quello in cui (Is 45,7) è Yahwèh stesso a dire che è stato lui a portare il bene ed il male sulla Terra. È proprio lui ad affermarlo, attraverso una delle voci più importanti e autorevoli dell’intera storia del pensiero ebraico, il profeta Isaia. Il versetto non si presta a dubbi interpretativi come spiego bene nel libro in cui documento che il termine satana non è il nome di una individuo o entità ma un termine che indica una funzione – quella del pubblico accusatore – che di volta in volta viene assunta da vari personaggi (sia malakìm che uomini) e spesso proprio su incarico esplicito da parte di Yahwèh risultando così essere addirittura un suo collaboratore”

Una mia piccola precisazione:
Asura è una divinità terrestre antecedente il deva (latino: divus o deus) celeste (vedi l’Ahura Mazda della Persia, civiltà di origine ariana).  Addirittura il rakshasa, che è l’asura impersonificato e viene oggi considerato negativamente il “demonio” (mentre nel greco antico δαίμων, dáimōn, significa «essere divino»). Egli è invero un “protettore” (dalla radice sanscrita raksh = proteggere). Gli asura si astengono da bevande inebrianti mentre i deva sono dediti alle bevande fermentate alcoliche. I deva pretendono sacrifici cruenti in loro onore mentre gli asura si accontentano dei frutti della terra (vedi anche la storia di Caino ed Abele, in cui Caino è l’agricoltore che offre frutti a dio  e Abele il pastore che offre animali uccisi)…..

Paolo D’Arpini

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