Obiettivo Siria – Come CIA, bande criminali e ONG armano il terrorismo, commettono crimini di guerra e falsano le informazioni

La Grande Bugia, nascosta dietro l’ennesimo conflitto “umanitario” che insanguina il Medio Oriente.

Fermiamo l’ennesima guerra “umanitaria”

Vuoi conoscere la reale situazione della guerra civile in Siria?

La cosiddetta “rivolta siriana”, in realtà, fa parte di una cinica strategia occidentale, che si serve di provocatori, terroristi, fanatici fondamentalisti e ONG corrotte. L’obiettivo in Siria, come in Afghanistan e Iraq, è quello di colpire uno Stato arabo indipendente, proprio come è accaduto in Libia, annientata con la complicità e il coinvolgimento delle “petrolmonarchie” del Golfo e dei Paesi vicini. La strategia messa in atto prevede l’uso del terrorismo – tramite mercenari e criminali che fanno parte della “legione straniera” della CIA – per compiere attentati e stragi. La responsabilità di queste violazioni dei diritti umani viene addossata al governo del Paese preso di mira.

I mezzi di informazione ci impongono questa Grande Bugia, e creano una realtà falsificata.

Come farsi quindi un’opinione propria, libera e indipendente?

Attraverso una puntuale ed esclusiva indagine giornalistica di due ricercatori indipendenti ed esperti di geopolitica, Tony Cartalucci e Nile Bowie, Obiettivo Siria spiega come queste guerre architettate vengano messe in atto usando l’inganno, per strumentalizzare tutti coloro che altrimenti tenderebbero a contrastare l’intervento armato, e manipolandoli fino a metterli al servizio dell’assassinio di massa e della dittatura globale del potere economico.

Tony Cartalucci, ricercatore e scrittore di geopolitica, è il principale animatore del sito di informazione indipendente Land Destroyer.

Nile Bowie, scrittore e fotografo, collabora con il Centro per la Ricerca sulla Globalizzazione di Montreal, in Canada. Le sue ricerche esplorano le questioni relative al terrorismo, alla proliferazione nucleare e alle implicazioni geopolitiche della politica estera statunitense e cinese in Africa, in Medio Oriente e in Asia.

“… visti i ‘venti di guerra’ che sembrano soffiare sia dai paesi arabi e sunniti del Golfo sia da Israele contro l’Iran, l’eliminazione del governo siriano di Assad isolerebbe ulteriormente il governo iraniano e indebolirebbe l’influenza della Russia sul ‘Grande Gioco’ vicino-orientale. Da qui l’appoggio dei paesi arabi sunniti (i quali in alcuni casi – come il Bahrein, il Qatar e l’Oman – hanno al loro interno minoranze sciite nei confronti dei quali seguono una politica ferocemente repressiva)

al cosiddetto ‘esercito di liberazione’ siriano, in realtà una complessa galassia di gruppi tra i quali sono presenti anche molti volontari non-siriani impegnati nella jihad sunnita…”

(tratto dalla prefazione di Franco Cardini)

Arianna Editrice – Collana Un’altra Storia
www.obiettivosiria.it – www.ariannaeditrice.it

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