Scuola ed Università – Danze in cerchio, balletti, minuetti… e schiaffi del soldato di ministri e ministrine del gobierno montales
Al Presidente Giorgio Napolitano
al Premier Mario Monti
al Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo
al Segretario PD Pier Luigi Bersani
altri destinatari interessati
Basta col balletto dei vari ministri in fatto di scuola e università
L’immissione degl’insegnanti nella scuola e nell’università deve diventare un fatto regolare.
L’immissione nella scuola:
deve anzitutto tener conto dell’anomala situazione creatasi in decenni di malgoverno; in particolare con la disastrosa gestione Tremonti-Gelmini;
deve quindi ristabilire il modulo didattico nella scuola primaria;
le scuole a tempo pieno soppresse;
gl’insegnamenti di sostegno soppressi allo stesso modo;
deve ridurre il numero degli allievi per classe aumentando così le classi;
deve assorbire il precariato creatosi con questo anomalo comportamento.
L’immissione degl’insegnanti deve diventare un normale fatto annuale;
e deve anzitutto assorbire il precariato, non con un ulteriore concorso, ma semplicemente sulla base del voto di laurea, di eventuali altri processi formativi (corsi di specializzazione, master ecc.), di pubblicazioni o altri titoli, degli anni di precariato, delle supplenze fatte e del loro esito.
I precari storici hanno già superato un concorso e attendono l’assunzione dal lontano 1999.
È stata fatta loro una grave ingiustizia, che dev’essere risanata: il governo non deve aggiungere ingiustizia a ingiustizia.
I concorsi indetti o previsti dall’attuale Ministro sono certo un fatto positivo, rispetto al passato,
ma non prevedono anzitutto il risanamento della scuola e il necessario e imprescindibile (in termini di giustizia) assorbimento del precariato.
L’espansione della scuola a quella misura europea che già possedeva (secondo i dati OCSE),
e l’immissione annuale consentirà lungo gli anni di assorbire il precariato e di avviare un normale arruolamento degl’insegnanti. Un piano quinquennale o decennale dev’essere predisposto in proposito.
Per l’università dev’essere subito messo in moto il complicato sistema di concorsi annuali previsto dalla pseudo-riforma Gelmini; possibilmente snellendolo.
Povera scuola e povera università italiana!
Prof. Arrigo Colombo
Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di Lecce
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