Milano – Il cardinale Martini (Carlo Maria) riposa in pace… senza accanimento terapeutico!

E’ deceduto il gesuita ex Arcivescovo di Milano, cardinal Martini. Pace.
I media hanno dato enorme, spropositata rilevanza sia alla morte che alle esequie. Ognuno la prenda come vuole.

Ma.

Ma è stato detto che il sig. Martini Arcivescovo Cardinale soffriva da tempo del morbo di Parkinson. Brutta malattia, di cui ho esperienza diretta familiare, avendo mia Madre sopportato per decenni la malattia degenerativa.

E fin qui ci può essere solo solidarietà umana.

Quello che non capisco invece sta nella notizia che il sig. Martini Arcivescovo Cardinale, ad un certo punto abbia rifiutato l’accanimento terapeutico (e sono solidale per questo aspetto), chiedendo di essere lasciato in pace, di crepare come a lui comodava.

Roba della sua coscienza, e nessuno può a mio avviso metterci becco.

Di più, sempre i media, si sono lasciati scappare che, presa la decisione, i medici lo hanno “sedato” (parola che può significare tutto ed il contrario di tutto). Ed anche su questo non mi permetto di dire né di pensare alcunché.

La libertà, tanto odiosa al clero, è invece un valore nel quale credo. Tuttavia continuo a non capire.

Non mi può non tornare alla memoria tutti i fuochi d’artificio che le varie congreghe cattoliche hanno prodotto quando si decise di fermare l’accanimento terapeutico con la povera Englaro: picchetti, veglie di preghiera, ministri, ispezioni, trasmigrazioni da una regione ad un’altra.

“La vita è di dio!” ululavano gli ulema cattolici, gli imam cattolici, muniti di striscioni, crocefissi e megafoni. Interrogazioni parlamentari, e chi più ne ha …

Qualcuno può decentemente spiegarmi la differenza? L’impressione è sempre la stessa: i potenti fanno quello che vogliono, col consenso e le benedizioni. la gente comune no. Non capisco. E quando non capisco, divento nervoso…

Fabrizio Belloni

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Commento di Luigi Crocco: “Sono colpito dalla notizia della Morte del Cardinal Martini.
Tempo fa gli avevo dedicato una poesIy alle VII Virtù Cardinali, che dalla sua cultura di teologo aveva più semplicemente e brillantemente esposto . E devo dire da così lontano , avevo percepito una sofferenza, ma non sapevo quale anche perché l’associavo ad ” Un vecchio sul bastone con negli occhi tutta la felicità di amare , col nome più alto..”.
Ieri come Paolo ii° sul bastone pastorale di Cristo.
E associo la sofferenza del uno con quella del altro dove Il cardinal Martini non accettando l’accanimento terapeutico ha accettato il volere di Dio, che sulla terra accomuna tutto e tutti anche perché come diceva Paolo II° la malattia lo portava su un’altra misteriosa strada del volere di Dio.
E se questi Santi hanno dimostrato che la volontà di morire deve essere nelle mani dio , non si riesce a capire perchè gli ignoranti del nostro tempo la ostacolano pure con l’accanimento a manifestazioni di piazza , clamori al megafono e di stampa”

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