Denuncia contro giorgio napolitano e mario monti – In difesa della sovranità democratica dello Stato italiano e dei suoi cittadini

Lunario Paolo D'Arpini 27 agosto 2012

ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA presso il Tribunale di Roma

DENUNCIA

In difesa della sovranità democratica dello Stato italiano e dei suoi cittadini.

Per ostacolare il Colpo di Stato Finanziario che ha di fatto terminato la democrazia partecipativa e la sovranità delle istituzioni Governo e Parlamento in Italia, culminato con gli eventi del 12-16 novembre 2011.

“COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Principi Fondamentali

Art.1

L’Italia è una Repubblica Democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.

La sovranità del popolo si esercita nella delega che esso dà allo Stato. Lo Stato esercita, per conto del popolo, le sovranità essenziali al funzionamento della democrazia, fra cui rivestono primaria importanza le sovranità di politica monetaria, economica, fiscale e sociale, gestite all’interno dell’istituzione Stato dal Governo eletto dal popolo. Svuotare lo Stato, quindi il popolo e il Governo, di tali sovranità, significa, e comporta, privarlo della sovranità stessa, in quanto lo si priva della facoltà e del potere di determinare il destino della nazione, compromettendone l’esistenza nella prosperità, nella pace e nella coesione sociale, esponendola a devastanti derive anti democratiche, e a impoverimento e sfruttamento criminoso da parte di forze speculative esterne ed interne. L’Italia è stata vittima di un completo svuotamento delle sue sovranità fondamentali, attuato anche da figure istituzionali italiane ai massimi livelli nel senso di un vero tradimento della Patria, e di natura criminosa non solo per gli effetti di spoliazione dei meccanismi di democrazia e di vessazione nelle vite di milioni di famiglie, ma anche perché in violazione della lettera e dello spirito della nostra Costituzione. Tutto ciò ha comportato la marginalizzazione del popolo italiano sovrano, l’esautorazione di Governo e Parlamento, e le conseguenze sono di entità drammatica in ogni ambito della convivenza democratica, dell’economia, della coesione sociale, a esclusivo favore e per conto di elite di speculatori nazionali e internazionali. Tutto questo compone l’oggetto della mia denuncia di Colpo di Stato Finanziario in Italia.

L’art.11 della Costituzione recita: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia tra le nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.

L’articolo 11 fu concepito per consentire l’ingresso dell’Italia nell’ONU e nelle altre nascenti organizzazioni internazionali, nello spirito di mantenere la pace all’indomani della terribile esperienza del nazi-fascismo e della seconda guerra mondiale. Ma le “limitazioni di sovranità” di cui si parla non hanno nulla a che vedere con lo svuotamento della sovranità del Governo e del Parlamento e con il sovvertimento dell’ordinamento repubblicano-democratico quale sancito dall’art.1 della Costituzione.

A partire dal Trattato di Maastricht e poi, a seguire, con l’ingresso dell’Italia nell’Eurozona, e con la conseguente trasformazione della funzione di emissione di moneta sovrana (la Lira) da parte del nostro Stato nel sistema facente capo alla Banca Centrale Europea e al Sistema Europeo delle Banche Centrali (l’Euro), per culminare in maniera più incisiva e determinata col Trattato di Lisbona (2007) e passando infine per il più recente Fiscal Compact del 2 marzo 2012, al nostro Paese, inteso come popolo sovrano, è stato imposto di consegnare le sue primarie sovranità nelle mani di organismi esterni alla Repubblica Italiana e NON ELETTI dagli italiani, (BCE, SEBC, Commissione Europea, Fondo Monetario Internazionale e Mercati dei Capitali privati), e ciò ha comportato danni immensi alla democrazia e ai nostri diritti. Tali organismi esterni sono di comprovata struttura e composizione prettamente oligarchica e privi di alcun fondamento democratico, sono controllati da speculatori finanziari privati per cui conto agiscono nel senso della spoliazione del bene comune dei popoli europei. Tutto ciò è avvenuto senza che i popoli europei, né quello italiano di cui qui mi occupo, vi abbiano mai manifestato il loro espresso e formale consenso.

In particolare, a partire dagli eventi del 12-16 novembre 2011, per culminare con la firma del Treaty on Stability, Coordination and Governance in the Economic and Monetary Union del 2 marzo 2012, il Presidente della Repubblica, il Governo in carica, i membri del Parlamento – ciascuno di questi organi nelle persone medio tempore in carica – hanno permesso ed attuato, allo scopo manifesto di facilitare i programmi oligarchici delle elite finanziarie di cui sopra, un ulteriore chiaro sovvertimento dell’ordine democratico e repubblicano nel momento in cui fu destituito un Governo legittimamente eletto dagli italiani nella data del 12 novembre 2011, avvenuta tale destituzione in modo del tutto anomalo e totalmente al di fuori dai principi e dalle norme previste nel nostro ordinamento, nonché in aperta violazione della Costituzione italiana (si legga sotto). Il Governo deposto è stato in seguito illegittimamente sostituito con un ‘soggetto’ che rappresenta, già solo nella persona del Presidente del Consiglio Mario Monti, una chiara espressione della già citata oligarchia.

Pertanto, ricordato ancora
1) che in forza di tutto quanto sopraccitato, e in particolare a causa dell’entrata dell’Italia nell’Eurozona, lo Stato italiano è in via definitiva esautorato della propria sovranità in materia di politica monetaria, fiscale e sociale – fatto paralizzante di tutta la Funzione Pubblica di uno Stato – a favore del SEBC e della BCE e dei Mercati dei Capitali privati, nell’ambito di una struttura sovranazionale notoriamente impostata secondo un impianto ideologico antisociale poiché Neoliberista, Neoclassico e Neomercantile. Si ricorda, fra i tanti esempi, che il governatore attuale della BCE, Mario Draghi, è espressione di un inammissibile conflitto d’interessi essendo contemporaneamente membro del Group of 30, gruppo espressione delle oligarchie bancarie speculative internazionali che proprio la BCE dovrebbe controllare e regolamentare;

2) che l’intera struttura monetaria dell’Eurozona (leggi Euro), prodotto dei succitati passaggi e del pensiero delle oligarchie speculative europee lungo un periodo di 75 anni almeno, ha consegnato l’Italia nelle mani del ricatto devastante dei Mercati dei Capitali finanziari, che oggi sono l’unica fonte di approvvigionamento di moneta (Euro) per lo Stato italiano al posto della sua legittima sovranità di emettere moneta (Lira). Ciò comporta la totale resa dello Stato ai voleri di codesti Mercati, che possono ricattare lo Stato con la privazione arbitraria dei finanziamenti essenziali alla Funzione Pubblica italiana attraverso l’arma dell’innalzamento oltre ogni sostenibilità dei tassi d’interesse sui Titoli emessi dal nostro Tesoro, e con l’innalzamento oltre ogni sostenibilità dello Spread – azioni che hanno il potere di sospingere l’Italia a un “default disordinato” dalle catastrofiche conseguenze sociali ed economiche. Risulta evidente come questo rappresenti in sé un’arma di minaccia e di controllo nelle mani dei Mercati dei Capitali finanziari NON ELETTI dagli italiani impossibile da contrastare, quindi in grado di paralizzare ogni esercizio della sovranità parlamentare e governativa italiana, per cui ne deriva il totale azzeramento delle sovrane facoltà di Governo e di LIBERO esercizio della funzione legislativa del Parlamento italiano. Infine, già questo si delinea come un vero Colpo di Stato Finanziario ai danni dell’Italia e del suo popolo, scientemente appoggiato da un’intera classe politica italiana, fra cui Mario Monti in primis.

3) che, ai sensi e per gli effetti delle norme del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea come integrato, da ultimo, dall’Europact, dai regolamenti cosiddetti Six-pack, e dal Treaty on Stability, Coordination and Governance in the Economic and Monetary Union, meglio noto come Fiscal Compact, in corso di ratifica, la Commissione Europea NON ELETTA dagli italiani – e notoriamente infiltrata della lobby finanziarie private (si legga sotto) – viene investita di poteri penetranti e di gestione sostanzialmente esclusiva della politica economica, fiscale e sociale italiana, che giungono sino alla diretta ingerenza in termini di “natura, portata e quadro temporale dell’azione correttiva da intraprendere” in caso di scostamento dello Stato membro dai vincoli insostenibili ed economicamente e socialmente distruttivi del Patto di Stabilità di cui già al Europact, Six-pack e Fiscal Compact;

4) che la suddetta Commissione Europea, come già anche gli organi direttivi della BCE, è composta da membri nominati a titolo individuale, secondo una procedura che nulla ha di democratico;

5) che in tutto questo costrutto, l’unico organo che abbia fondamento democratico, il Parlamento Europeo, non ha avuto ruolo alcuno o, se previsto, fu del tutto inconsistente e limitato ad una marginale funzione, di fatto e/o nella sostanza, e spesso comunque solo consultiva;

6) che numerosi esecutori del piano anti democratico di spoliazione delle sovranità monetarie e costituzionali dei Paesi facenti parte della UE e dell’Eurozona in particolare, fra cui il Presidente del Consiglio italiano Mario Monti e l’attuale Governatore della BCE Mario Draghi, sono o sono stati membri di gruppi di potere oligarchico di comprovata tendenza anti democratica Neoliberista, Neoclassica e Neomercantile come la Trilateral Commission, il gruppo Bilderberg l’Aspen Institute, il Group of 30;

7) che siffatto descritto esautoramento e sottrazione della sovranità popolare, unitamente al connesso esautoramento e sovvertimento dell’ordinamento repubblicano e democratico costituzionalmente garantito, tutt’ora in corso di perfezionamento, è avvenuto, e continua ad essere attuato, in modo significativamente preordinato e colluso con le principali lobbies anti sociali dei poteri finanziari come il Business Europe, la European Roundtable of Industrialists, il Liberalization of Trade in Services, il Transatlantic Business Dialogue e altri, con prepotente e sfacciata violazione della Carta Costituzionale e dei principi fondatori della stessa;

8) che nei giorni dal 12 al 16 novembre 2011 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha di fatto acconsentito che per mezzo del sopraccitato e criminoso ricatto monetario di cui al punto 2) un Governo legittimamente eletto dagli italiani fosse deposto, che il Parlamento italiano fosse messo nelle condizioni di abdicare in toto alla propria sovranità e di acconsentire sotto minaccia da parte dei Mercati dei Capitali all’insediamento a Palazzo Chigi di un Presidente del Consiglio illegittimo ed espressione del volere oligarchico dei Mercati, portatore quindi in Italia di politiche economiche distruttive e criminose (si legga sotto); così facendo il Presidente della Repubblica abdicava totalmente alle sue funzioni di estremo difensore dell’ordine costituzionale e democratico italiano;

per tutto quanto sopra esposto,

si propone formale denuncia

affinché l’Autorità Giudiziaria competente, accertata la sussistenza del reato ed identificati gli autori – in particolare nelle persone del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti, dei ministri in carica, dei membri del Parlamento che hanno votato le succitate misure di svuotamento democratico dello Stato italiano e della nostra Carta Costituzionale, ciascuno nelle persone attualmente e medio tempore in carica in relazione all’arco temporale interessato, nonché tutte le altre persone eventualmente coinvolte – lo persegua ai termini di legge per tutti i reati ravvisabili e, comunque, per quelli previsti dagli articoli:

9) 241 c.p. attentato contro l’integrità, l’indipendenza o l’unità dello Stato;

10) 270 c.p. associazioni sovversive;

11) 283 c.p. attentato contro la Costituzione dello Stato;

12) 287 c.p. usurpazione di potere politico;

13) 289 c.p. attentato contro gli organi costituzionali;

14) 294 c.p. attentato contro i diritti politici del cittadino;

15) 304 c.p. cospirazione politica mediante accordo;

16) 305 c.p. cospirazione politica mediante associazione.

con le aggravanti qui di seguito specificate:

a) che il costrutto criminoso di cui si parla è interamente volto al profitto di oligarchie private il cui preciso interesse è di distruggere le conquiste democratiche, nel senso dei poteri sovrani di popoli e Stati, scaturite da oltre sue secoli di progresso umanistico e sociale in Europa. Tali oligarchie sono identificabili nei poteri Neomercantili industriali in particolare di Francia e Germania, nell’industria della speculazione finanziaria degli Hedge Funds europei e statunitensi, nei Vulture Funds europei e statunitensi, nelle maggiori banche d’investimento internazionali, nelle agenzie di Rating, nelle multinazionali dei servizi europee e statunitensi, negli investitori cosiddetti ‘nuovi rentiers’ che speculano sulla privatizzazione dei servizi essenziali per i cittadini et al.

b) che il costrutto criminoso di cui si parla ha portato e sta portando a un preordinato impoverimento di milioni di famiglie, secondo le politiche oligarchiche cosiddette della Spirale della Deflazione Economica Imposta, meglio note ai cittadini come Politiche di Austerità. Tali politiche sono denunciate ai massimi livelli dell’accademia e persino dalla massima stampa finanziaria come veri suicidi economici, le cui conseguenze sono inenarrabili sofferenze umane di disoccupazione, sottoccupazione, scardinamento sociale delle nazioni, deterioramento della salute, aumento del crimine, dei conflitti sociali, quindi deterioramento della democrazia costituzionale. I destini di milioni di esseri umani vengono così artatamente e criminosamente consegnati a un futuro di servitù per l’esclusivo profitto di oligarchie predatrici, configurandosi ciò in un vero e proprio crimine sociale di proporzioni storiche.

A sostegno di tutto quanto qui denunciato si fornirà nelle sedi opportune ampia letteratura scientifica, accademica e investigativa.

Si chiede inoltre, di essere informato di un’eventuale richiesta di archiviazione ai sensi dell’art.408 c.p.p..

Il sottoscritto Stefano Davidson, nel profondo rispetto e in onore della Costituzione della Repubblica Italiana, di chi l’ha sottoscritta e di tutti quelli che per arrivare alla stessa hanno sacrificato la propria vita

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