Il Giornaletto di Saul, organo d’informazione “gratuito” del circolo vegetariano VV.TT. … ed il valore dato alle cose
Caro Paolo, ti scrivo soltanto adesso perchè mi sono presa un po’ di vacanze da internet. Il mancato invio del giornaletto comunque non è passato inosservato. Ti invio un bonifico di 10 euro come contributo personale per il Giornaletto di Saul, ma fino a dicembre, senza il rinnovo. Capisco le spese e l’impegno che sostieni ma dovendo anch’io farmi i conti in tasca, non ritengo di iscrivermi per il 2013.
Una piccola considerazione desidero esprimere però in merito ad alcune tue riflessioni sulla gratuità delle prestazioni. Dai discorsi da te qualche volta fatti, emerge che tu stesso sembri non dare valore all’operato di chi opera gratutitamente. Io non credo che il giornaletto abbia più valore se la sua ricezione ha un costo, così come non credo che che nel prestare gratutiamente il nostro tempo alla gestione degli orti comuni la nostra attività sia da meno, anzi credo che tutto questo abbia un valore immenso e poco importa se secondo i criteri del mercato non sia così, poco importa se molti non la pensano così, perchè misurano il valore delle cose in termini commerciali, perchè solo il denaro hanno in testa!
Una volta, una donna, che bazzicava l’ambiente artistico, apprezzò molto una delle mie sculture di creta e mi chiese che valore avesse. Non le avevo dato un prezzo perchè la scultura non era in vendita e non mi importava di dargli valore monetario.Lei mi rispose che era un peccato perchè , secondo lei quel pezzo valeva 2000 euro e poteva avere valore solo se io gli avessi dato quel valore alto. Altri artisti, più avvezzi al mercato delle opere d’arte condivisero le sue considerazioni. E aveva ragione!, sì, ma soltanto se prendiamo a misura di ciò che facciamo il denaro.
Frequento un laboratorio teatrale tenuto da una professionista che però pratica prezzi sociali, affinchè tutti possano fruirne, idem per altri seminari della stessa associazione, tenuti da persone qualificate. Secondo la mentalità di cui sopra, questi non sono corsi seri. ma nella realtà è esatto il contrario. Tutti siamo tentati dal sostenere questo modo di vedere ma, a mio avviso, possiamo benissimo non assecondarlo.
Un discorso a parte merita la necessità che le attività prestate vengano compensate! Buon lavoro Paolo
Un abbraccio, Marina
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Risposta:
Cara Marina, il discorso del valore dato alle cose è importante, come
lo è la possibilità di dare un valore che corrisponda alle proprie
possibilità economiche.
Certo questo ha un senso se il “valore” considerato vale sia per chi da che per chi riceve, e chiaramente deve essere reversibile. Devi sapere che ho sempre sostenuto la teoria del rimborso spese volontario. Anche perchè quel che faccio lo faccio essenzialmente per me stesso. Pur che nel mondo attuale se non si “qualifica” il proprio lavoro con l’annotazione dell’impegno fornito e delle spese sostenute difficilmente gli altri se ne rendono conto e tendono a considerare il lavoro prestato come un lavoro dovuto…
Questa è stata la mia esperienza in tutti questi anni.. e da qualche
anno tu mi conosci e sai che è così, sia alla mensa del Circolo che
per il teatro, per i corsi zodiacali, per i corsi della ricerca erbe
spontanee, per l’insegnamento agricolo, etc. e per i miei scritti, che
non sono da meno di una scultura (almeno secondo il mio criterio).
Il Giornaletto di Saul è uscito agratis per diversi anni.. (e continua ad essere gratuito per chi se lo va a leggere direttamente sul blog di Saul Arpino) il momento che ho chiesto un contributo volontario “sociale” gli utenti da centinaia che erano, malgrado il loro ripetuto asserito vantaggio nel riceverlo, si sono rarefatti ad una dozzina. Meglio 12 solidi che 1200 diluiti…
Almeno così oggi credo… indipendentemente dalla quantità di denaro
raccolto (pochi euro, come puoi immaginare).
Grazie per voler stare nel novero ancora per il 2012.. nel 2013 chissà
se ci saremo ancora… Un abbraccio, Paolo