Tasse, gabelle, imposte… Prelievo economico indebito e coatto, una domanda (che non spera in alcuna risposta)…

Cari economisti e costituzionalisti e caro Paolo D’Arpini, volevo parlarvi di una cosa a mio parere importante. Il prelievo che venne fatto sui conti correnti dei cittadini italiani proposto dal dottor Sottile (Giuliano Amato) durante l’ennesima crisi, fu una operazione incostituzionale in quanto esiste una norma della Costituzione che tutela la proprietà privata. L’altro giorno ho sentito alla radio alcuni eminenti costituzionalisti che parlavano in merito al problema mondiale e nazionale del debito. Qualcuno proponeva di prelevare dalle Fondazioni (che poi sono le Banche) una quota di capitale per fronteggiare il debito, ma un altro rispondeva che nessun prelievo è consentito senza essere considerato incostituzionale (e citava l’articolo della Costituzione) in quanto intacca la proprietà privata. Allora, se non vale per le Fondazioni, perché deve valere per i cittadini? Sarebbe pensabile fare ricorso allo Stato, chiedendo la restituzione di quanto ci fu prelevato (…più gli interessi ovviamente!!!) dai conti correnti personali dei cittadini italiani in quanto operazione incostituzionale? Che ne pensate? Si potrebbe agire legalmente…. che ne pensate?

Post Scriptum: Caro Paolo, ti sei accorto che i prelievi ai cittadini sempre più numerosi e senza una scadenza (…fino a quando continueranno a prelevare dai redditi certi dei dipendenti pubblici?).. stanno portando la popolazione italiana a non poter più provvedere al loro stesso sostentamento?…. I prelievi fino ad oggi effettuati, che sono veramente tanti, sono stati una goccia in un oceano rispetto al debito che non è diminuito neppure di un euro, ma che al contrario è aumentato fino a sfiorare la cifra di 2000 miliardi. Fino a quando continueranno a prelevare soldi dalle tasche soltanto di questi cittadini?…quando cominceranno a pagare anche i privati? Perchè a loro non deve essere prelevato nulla?…per loro la crisi non c’è…. nessuno gli porta via niente ….ti sembra giusto?….. Dobbiamo fare qualcosa!!”

Lidia (lettera firmata)

Mio commentino: “Cara Lidia, cosa possiamo fare oltre a denunciare questi fatti? Non vedi che la censura imperversa? Hanno già oscurato un mio blog.. e gli altri pure saranno a rischio… Comunque continuiamo a fare informazione per come è possibile. Caterina dice che forse arriveremo a dover postare i foglietti sulle panchine dei parchi pubblici.. ma lì ci saranno solo vecchietti pensionati, che non contano nulla. Te la senti di fare la rivoluzione?

Comunque intanto abbiamo ricevuto alcune risposte all tua domanda..”

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Risponde l’economista Antonio Pantano: “Chi, da governante “votato democraticamente da un parlamento” effettua prelievi sui conti dei cittadini, s’inventa scuse e pretesti. E’ ben difficile che la magistratura alta (eletta dal potere e dal suddetto parlamento), pur riconoscendo la incostituzionalità del prelievo, poi decreti la restituzione del maltolto. I “sudditi” devono subire, nel corrente tipo di “sedicente” democrazia senza obbligo di rendiconto ai cittadini! (P.S. – dopo il mio chiarimento, verrà oscurato anche questo sito! “Democraticamente”!?)”

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Risponde Giuseppe Turrisi: “Premesso che non sono ne un economista ne un costituzionalista ma uno studioso indipendente della sovranità umana, ma i quesiti di Paolo (che arrivano attraverso Paolo) mi solleticano sempre.
Premesso anche, che la nostra costituzione è sufficientemente zoppa, limitata e blindata. lo l’ho scritto tante volte, per esempio basterebbe cambiare l’articolo 1 che nasconde una infamia, ossia: “la repubblica è fondata sul lavoro” (ossia sui ricchi che possono creare lavoro), e se il lavoro diminuisce perché il neoliberismo, la tecnologia e la globalizzazione lo riduce come si fa? Diverso era se la repubblica era fondata sui “lavoratori cittadini” cambiava tanto. Ma chi dettava il testo (filo americano con la complicità dei finto-comunisti-partigiani ) scrisse esattamente quello che serviva per rendere l’italia schiava del potere atlantico, cosa poi puntualmente avvenuta (ed in corso). Ci sono poi altre blindature come l’articolo 139 che esprime un ossimoro, per non parlare di molti articoli che delegano molto facilmente a legislazione successiva, lasciando ampia interpretazione.
La nostra costituzione è disattesa per tutti i 139 punti ad eccezione dell’articolo 12 (quello che dice che la bandiera è di tre colori: bianco rosso e verde), tutti gli altri sono a libera interpretazione di chi sale al potere, ma del resto anche il cittadino pur sapendo che è sovrano (art. 1) dorme profondamente, e non reclama i suoi diritti.
Se il cittadino non reclama la sua sovranità, nessuno gliela concede. Il potere è sempre una relazione di forza, chi ha il potere lo esercita nella funzione di chi glielo lascia fare. Se a Giuliano Amato lo accerchiavano 5/10/15 milioni di abitanti (incazzati e non pecore) nel 1992 non avrebbe fatto quello che ha fatto. Se oggi 5/10/15 milioni di incazzati si presentano a Montecitorio il Sig. BancoMonti scapperebbe per le montagne per tutte le cose orrende che sta facendo. La dignità gratuita non esiste, c’è sempre un prezzo da pagare (diceva il prof. Giacinto Auriti). Ci suicidiamo ma poi non abbiamo le palle di andare a dare uno schiaffo a questi cialtroni. Non ci sono più uomini in giro, ma solo uominicchi e quauqaraquà, e la politica è lo specchio della società (senza se e senza ma). Per andare al nocciolo della questione, ci sono diversi articoli costituzionale che sono infranti in questa strategia dell’oppressione. Tutti sono uguali di fronte alla legge (articolo 3) ma se ti nascondi dietro una Srl una SPA una fondazione, un sindacato, un partito non sei più uguale. “C’è sempre qualcuno più uguale degli altri” (Orwel). Allora perché glielo lasciamo fare? I cristiani direbbero che c’è peccato anche per “OMISSIONE”
“se c’è qualcuno che fa, c’è sempre qualcun altro che lascia fare” (opposizione, magistratura, popolo associazioni di categoria ecc).
Si fa riferimento alla proprietà che è tutelata dall’articolo 42 ma ancor prima l’articolo 23 (enigmatico) richiama la non coercizione sul patrimonio personale.
Ci limitiamo a vedere un diritto solo quando ci accorgiamo che lo hanno eliminato, ma qui il problema è molto più ampio e più strutturale, che funzione (alla luce della situazione) ha lo stato? Un esattore per i banchieri? che funzione ha l’uomo? produrre ricchezza per una casta di banchieri? Gli stati europei sono delle società spa che se producono ricchezza per gli squali banchieri bene se non possono anche fallire e bruciare (Grecia Spagna, Portogallo, Italia). Ormai è tutto smantellato tutto ridotto ad inutile uguaglianza industriale e pretendiamo il diritto; Quale diritto? Quali magistrati quelli che hanno il conto bancario nella banca che si stanno prestando a giudicare in giudizio per Anatocismo?
Di quale poteri di uno stato sovrano stiamo parlando? L’italia ha ceduto “habeas corpus” (Maastricht- Lisbona) alla dittatura europea, ad un europa dei banchieri che non ha una unità politica?
Alle elementari ci hanno insegnato che i tre poteri (a cui manca il quarto, quello vero ossia quello di emissione monetaria) erano indipendenti!!!! che belle parole…. non sente anche il suono…. “sono indipendenti”!!!!! bene sono talmente indipendenti che il banchiere centrale che ha potere assoluto richiede sempre e comunque il suo 5% anche tagliando gli stipendi ai magistrati, alla polizia, chiudendo tribunali, ecc.
l’ordine delle cose è saltato da tempo….. Ma non voglio chiudere in totale pessimismo…
C’è ancora qualche magistrato indipendente (perché è uomo) e quindi qualche causa si può ancora intentare,partendo proprio da quel poco che c’è di buono nella costituzione, ma è molto difficile, il sistema non ama mettersi contro se stesso…”

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Scrive Silvano Borruso: “Conosci i professori Pietro Giuseppe Grasso (di Pavia, mi sembra, a riposo) e Danilo Castellano dell’Università di Udine? Ho letto degli articoli splendidi di costoro (rivista spagnola Verbo), proprio sulla manipolazione della Costituzione italiana ad opera di magistrati cartesiani, che ritengono gli articoli della Costituzione non riferentesi alla realtà delle cose ma alle menti dei costituenti. Da lì viene il male. Se li contatti potrebbero darti un aiuto valido.”

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Scrive Anthony Ceresa: “Carissimi, In risposta alla domanda sul Prelievo Economico forzato sui Privati, da individui che detengono il comando, posso confermare che a livello globale le Costituzioni Scritte dagli Stati non sono mai state rispettate e pur sapendo della illegalità di molte leggi imposte ai cittadini, sono passate con il supporto delle Opposizioni, dei Sindacati e con il tacito assenso dei tribunali Costituzionali.
Per Vostra informazione, la massima Autorità in una Nazione non é il Capo del Governo o il Presidente della Repubblica, ma il Potere inteso come colui che passa gli ordini agli esecutori, chiamatelo umilmente e sotto voce il Sig. Soldo il quale non appartiene a nessuna Fede Relisiosa.
Quindi é inutile impugnare qualsiasi controposizione che andrebbe a morire nel tempo, senza raggiungere nessun obiettivo. Piuttosto sarebbe da uniformare il pensiero Politico degli Italiani, con la testa a metà nel pallone e l’altra meta fra le gambe.
Una dimostrazione più che autentica risiede nelle varie filosofie Politiche di cui l’Italia é in cima alla lista mondiale per costituzione dei Partiti, i quali bontà loro, hanno il solo merito di scompigliare e indebolire il già deficitario pensiero di un paese da sempre disunito.
State tranquilli, dopo i Tecnici che hanno danneggiato ulteriormente il Paese, non cambierà proprio nulla,
auspicando un colpo di stato supportato dalla Germania o dalla Francia, come unica soluzione per ripristinare il diritto soffocato da una tribù di Politici ingenui. Nel caso scoppiasse una rivoluzione, saranno i primi a rimetterci. Forse hanno dimenticato gli effetti della Rivoluzione Francese che fece tremare il Mondo, o la Superiorità bellica della Germania che perse la guerra mondiale a causa di un alleato traditore.
Con l’avvallo della Russia e della Cina, tutto può succedere”

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Scrive Orazio Fergnani: “Orazio Fergnani L’azione intesa ad ottenere il risarcimento del danno derivante da illecito contrattuale (LA COSTITUZIONE È UN CONTRATTO) è soggetta solitamente al termine prescrizionale ordinario decennale previsto genericamente per le azioni nascenti da…l contratto o da atto unilaterale (art. 2946 cod. civ. ). Si danno anche ipotesi di termini prescrizionali più brevi in relazione a singole specie di contratti. Si vedano a questo proposito il termine quinquennale relativo ai diritti derivanti da rapporti sociali (art. 2949 cod. civ. ), quello annuale afferente al rapporto di mandato (art. 2950 cod. civ. ) e di spedizione o di trasporto (art. 2951 cod. civ. ), il termine annuale o biennale in materia di assicurazione (art. 2952 cod. civ.).
Notevole è la portata dell’ultimo comma dell’art. 2947 cod. civ. ). In ogni caso infatti, se il fatto è considerato dalla legge come reato e per il reato è stabilita una prescrizione più lunga, questa si applica anche all’ azione civile (e’ questo il nostro caso). Tuttavia, se il reato è estinto per causa diversa dalla prescrizione o è intervenuta sentenza irrevocabile nel giudizio penale, il diritto al risarcimento del danno si prescrive nei termini indicati dai primi due commi, con decorrenza dalla data di estinzione del reato o dalla data in cui la sentenza è divenuta irrevocabile.
Nell’ipotesi in cui il giudizio penale non sia stato promosso semplicemente per mancata presentazione della querela, si applica comunque il termine prescrizionale più lungo previsto per il reato (è questo il nostro caso). A tali fini occorre che la cognizione del giudice civile si estenda, sia pure incidenter tantum, all’accertamento della sussistenza del fatto di reato, a prescindere dalla concreta procedibilità dello stesso (Cass. Civ. Sez. Unite, 27337/08; Cass. Civ., Sez III, 23795/11).
Sul rapporto tra giudicato penale e azione civile si veda, tuttavia, Cass. Civ., S.U. 1768/2011, con la quale è stata adottata una lettura restrittiva dell’art. 652 c.p.p..
Così alla pronunzia di non doversi procedere perchè il reato è estinto per prescrizione o per amnistia non va riconosciuta alcuna valenza nel procedimento civile, nel cui ambito, pertanto, è ben possibile giungere a differenti valutazioni.
Quindi mettetevi l’anima in pace… se qualcuno avesse presentato querela per il reato penale o avesse richiesto il risarcimento dei danni attraverso il risarcimento civile entro i dieci anni … avrebbe avuto le condizioni sopra descritte … ma siccome nessuno l’ha fatto… nulla è più dovuto a nessuno… Quindi niente risarcimento del danno….
Ma …….
Se il risarcimento del danno è certamente prescritto …… Però ….
Non tutti i diritti si prescrivono, non sono soggetti alla prescrizione i diritti indisponibili, né i diritti disponibili ma espressamente dichiarati imprescrittibili dalla legge.
Tra i diritti disponibili non soggetti a prescrizione spiccano il diritto di proprietà (che però è soggetto all’istituto della prescrizione acquisitiva, l’usucapione continuativa ventennale).
Ma siccome ……. il dottor sottile c’’ha sfilato il portafoglio il giorno 11 luglio del 1992 con effetto retroattivo (non esiste nulla di più illegale) al 9 luglio il prelievo forzoso del 6 per mille dai conti correnti bancari…. i vent’anni sono da poco passati e quindi possiamo tranquillamente metterci l’anima in pace… magari se me lo chiedevate un mese fa era meglio…. Laudetur semper Priapus, Pan et Sol Invictus.
Veiensfurens (alias Orazio Fergnani) – AlbaMediterranea”

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Replica di Lidia a Giuseppe Turrisi: “Caro Giuseppe Turrisi, ogni volta che leggo un tuo articolo (e ti assicuro che non me ne perdo uno…) respiro aria di VERITA’…perché tu scrivi proprio quello che anch’io sento come vero!…tuttavia…
La tua risposta al mio quesito è quella di un uomo ormai sconfitto, che non crede più in nulla, e che proprio perché è riuscito a capire fino in fondo come stanno le cose non fa più niente per immaginare di costruire qualcosa di diverso da quello che l’attuale realtà ci offre!
No…No… Giuseppe…. La speranza non è morta!… sono sicura di questo!
Il nostro Paese è troppo importante per lasciare che squali dell’alta finanza e delle Banche continuano a lavorare per ridurre in schiavitù il popolo sovrano… dall’usura si può uscire se tutti insieme decidiamo di uscirne…. E il caso che si sta’ verificando in Italia (ma anche negli altri Paesi del mondo) è proprio un caso di usura…… pertanto è nostro dovere riappropriarci del diritto di decidere perché siamo ancora persone libere, siamo ancora il POPOLO SOVRANO e possiamo cambiare questa realtà!
Come?….
Ad esempio andando al prossimo voto decisi a voler cambiare…. Perché, caro Giuseppe, l’unica arma potentissima non violenta e democratica che ci resta è proprio quella del voto…non credi?
Se riuscissimo a far capire a più persone possibili l’importanza del proprio voto, avremmo trovato la chiave del cambiamento!…ma tu obietterai: chi votare?…e io ti risponderei: una lista civica, creata da persone come noi che credono di poter cambiare le cose, che non hanno mai fatto politica e che si sono stancati di vedere in televisione sempre quelle stesse facce ormai vecchie e logore che ci propinano le stesse menzogne che i loro predecessori prima di loro propinavano ai nostri genitori e ai nostri nonni……BASTA!!! E’ per questo che mi sentirei di chiedere a SAUL/Paolo di proporre qualcuno per le prossime elezioni…qualcuno che veramente potrebbe cambiare le cose, e che tanto per cominciare decidesse di proclamare l’azzeramento del debito pubblico (semplicemente dichiarando fallimento… non si paga più…che cosa può accadere? La Germania mette nelle sue prigioni tutti gli italiani per debiti?..)….
Quel candidato io lo voterei di sicuro!
Perché gli italiani non hanno nessuna fiducia nella politica?… io ho una mia opinione in merito.
Gli Italiani vedono questa storia del potere come troppo lontana da loro e dai problemi quotidiani che li assillano. Del resto, chi si mette a fare politica? Persone che hanno tempo e soldi a disposizione per fare questa attività a tempo pieno…. è per questo che vincono!…. mentre invece, le persone che potrebbero veramente cambiare le cose, magari lavorano tutto il giorno e non gli resta il tempo per altre cose…altrimenti chi li paga i conti?….. È soltanto per questo che loro vincono!
Se però decidessimo di sfidare la realtà e riprenderci i diritti che ci spettano, sono sicura che ci riusciremmo. Guarda Grillo ciò che ha fatto!…quasi il 20% del nostro Paese lo sta’ seguendo!!!! Quindi come ci è riuscito lui ci può riuscire chiunque…giusto?
Il Paese che io sogno dovrebbe far valere regole di equità per tutte le categorie sociali, dovrebbe tutelare le fasce deboli e poi garantire il rispetto dei beni e dei valori che sono di tutti, come il territorio nazionale, il patrimonio culturale e architettonico del nostro bel Paese. E poi ci sono i servizi pubblici perché i redditi di un popolo non sono certo uguali, pertanto chi ha di meno deve avere le stesse opportunità di chi ha di più, altrimenti ritorneremmo indietro nella storia quando soltanto i ricchi potevano studiare ed i poveri dovevano soltanto svolgere mestieri manuali. E poi c’è l’informazione libera per tutti che non deve fare gli interessi soltanto di chi paga, ma anche di chi non ha nulla. E’ questo lo Stato, e pertanto la gestione di tutto questo non può essere affidata a dei privati, ma a delle strutture pubbliche che ne garantiscano l’integrità e la tutela. Sono d’accordo che occorre razionalizzare i compiti e le strutture, eliminando tutti gli sprechi che purtroppo però ti confermo non riguardano gli uffici e gli impiegati, ma ancora una volta i politici che li gestiscono…… sono altrettanto d’accordo nel dire che un privato non può predisporre la tutela dei beni pubblici con la stessa sensibilità di un organismo Pubblico, e ciò perché ragiona da privato ed il suo scopo è quello di guadagnare e basta.
I beni pubblici esistono e non potranno mai appartenere tutti a dei privati miliardari, perché ciò significherebbe la privatizzazione della Terra e questo vorrebbe dire che se per caso nasci su questo pianeta, saresti costretto a vivere in una prigione dove non ti sarà consentito di decidere più nulla in merito alla tua vita…e penso che anche i più liberisti tra i liberisti non accetterebbero mai di creare queste condizioni di schiavitù.
Chi vivrà vedrà….. noi però, e questo è certo, apparteniamo a quella categoria di spiriti liberi, come Voltaire o tutti quelli che vi furono ai tempi delle precedenti rivoluzioni culturali e sociali….non possiamo rimanere zitti a guardare!….caro Giuseppe dobbiamo agire!
Con stima Lidia”

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