MES e Fiscal Compact raccontati al popolo che non sa.. – Dialogo immaginario sull’ultima spiaggia

E’ solo uno degli atti finali, la mossa che prepara lo scacco matto.

La camera dei deputati, senza nessuna discussione, ha dato il via libera alla ratifica del Fiscal Compact e del MES (meccanismo europeo di stabilità).
Ora siamo davvero nei guai.

Vi invito a leggere i testi dei due trattati per intero, io vista la stagione, cercherò di spiegarlo come farei al mio vicino d’ombrellone.

“Cosa stai leggendo, ti vedo tutto concentrato?”
“Bha, lascia stare sto leggendo del MES del FISCAL COMPACT e mi viene il nervoso.”
“Rilassati se no ci esci pazzo, abbiamo ’sta bella spiaggia, ma che te ne frega.”
“Mi frega che fra qualche anno non ce l’avremo più questa spiaggia, fra qualche anno non avremo niente, neanche gli ospedali, neanche la scuola, la ricerca, i diritti, non avremo niente, l’Italia se la vendono.”
“Esagerato, e perché?”
“Perché? Ora ti spiego come funziona il Meccanismo Europeo di stabilità, bel nome, vero?
Fai conto che è molto semplice: tutti gli stati che vi aderiscono mettono una certa somma perché il Consiglio di amministrazione del MES possa intervenire in caso di problemi finanziari e tensioni in uno dei paesi aderenti”.
“Non mi sembra male, e noi quanto mettiamo?”
“125 miliardi di euro, OH, 1 2 5 MMMiliaardi, però a rate è chiaro. E vuoi sapere la cosa più assurda? Le prime tre rate ce le anticipano loro, con un giusto interesse chiaramente, che non abbiamo neanche i soldi per l’adesione! Ahahah, pulciari.”
“Ma dai, è assurdo!”
“Aspetta, che ti racconto la chicca; nel caso ci dovessero servire i Nostri soldi, noi glieli chiediamo e loro cosa fanno? Ce li danno certo, ma come prestito.
Hai capito, Loro ci prestano i Nostri soldi, ma a un buon tasso sia chiaro. Ma non è ancora tutto, i signori del MES che decideranno se e come dare questi soldi,
godranno di piena immunità e i documenti del MES saranno, senti senti,…..Inviolabili. Per farti capire, io do 125 miliardi di euro al MES ma, quando e se mi serviranno, il MES me li darà in prestito con l’interesse e deciderà anche come io dovrò utilizzarli, nel frattempo io non potrò controllare in nessun modo come il MES usa i miei 125 miliardi di euro. Io un patto del genere non l’avrei fatto neanche dopo 12 pinte di doppio malto.”
“Ma neanche svenuto! Scusa e noi non potremmo ad un certo punto uscirne e mandarceli?”
“Mmm, sai che mi pare proprio di no?!?! Nei documenti non se ne parla chiaramente, intanto abbiamo fatto altri 125 miliardi di debiti, e lo chiamano meccanismo di stabilità.”
“Che infami, e da dove li prendiamo ’sti soldi?”
“Come da dove li prendiamo? Dalle tasse sul mio e sul tuo stipendio, dal taglio alla sanità, alla scuola pubblica, alla ricerca, dalla demolizione dello stato sociale, dalla vendita dei beni pubblici, e di tutta la baracca.
Lo sai da dove li prenderanno, da me, da te, da quello ustionato là in fondo, dalla gente che lavora, togliendole soldi e diritti.”
“Ma se ci stanno già massacrando!”
“E non è niente, pensa quant’è grave; le decisioni su come spendere i soldi delle nostre tasse verrano prese dal MES e tu lo sai quali sono le idee dei grandi signori del liberismo, P r i v a t i z z a z i o n i, svenderanno tutta quanta l’Italia per pagare questo debito inesistente, creato ad arte, ’sti stronzi! E mo ce vò!
Aspè, aspè… E se non paghi ti denunciano alla corte Europea e giù multe che non puoi pagare e quindi altro debito, ahaha, sembra una barzelletta!
Bah, e questo bene o male è il funzionamento del MES, bella cosa, se poi ti vuoi proprio rovinare la giornata ti spiego pure la questione del Fiscal Impact, che pare semplice semplice ma è una bella fregatura. Hai da accendere?”
“Si, ce l’ho da accendere ma stai calmo, e apri pure una birra che mi sto innervosendo.”
“Dicevo, cosa succede con il Fiscal Compact? Succede che gli stati che vi aderiscono si danno delle regole per tenere “in ordine” i conti degli stati, le misure sono, in generale:
Introdurre la regola “Costituzionale” del pareggio di bilancio, e mantenere rapporto del Debito pubblico/Pil sotto al 60%.”
“E la fregatura qual’è?”
“Eh, la fregatura è potente! Intanto mi pare che noi dovremmo arrivare al 60% del rapporto Debito Pubblico/Pil entro il 2020, adesso stiamo oltre il 120%, e questo in soldoni ci costerà 45 miliardi l’anno, soldi che naturalmente verrano presi a me a te e pure all’ustionato, con le tasse con i tagli, e noi che facciamo? Giustamente facciamo 125 miliardi di euro di debiti col MES e abbiamo un Debito Pubblico di oltre 1900 miliardi!
Naturalmente se sgarri, e noi sgarreremo non preoccuparti, hoplà giù multe, e debito e vai di multe e debito.
Ci diranno quindi che dobbiamo fare i sacrifici, ci faremo convincere che la soluzione è vendere tutto quanto sia pubblico, e finalmente sti europei, che tanto rosicano a vedere quant’è bella l’Italia, si prenderanno il nostro paese e lo sfrutteranno, impoverendoci. Abbiamo perso la sovranità monetaria e presto perderemo la libertà di decidere come spendere i soldi dello stato.
Ma soprattutto, ma quando c’andiamo in pareggio noi? E con quali soldi che c’hanno già preso tutto?”
“Non me lo dire, c’ho giusto un ‘idea, glieli andiamo a chiedere al MES, no? Pazzesco.”
“A dir poco, già mi immagino l’art. 1 della Costituzione, … la sovranità appartiene al MES che la esercita nei limiti da Esso stabiliti. Leggere i prospetti informativi allegati TAN e TAEG”
“Bastardi, ci vogliono morti. Anzi no, vivi per sfruttarci.”
“Già, bastardi.”

Si ringrazia Luca Carbone per la compilazione di questo articolo

(Luciano Giacò – Qualcosa di Sinistra)

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