Vetralla (Vt) all’avanguardia nello studio del bosone… che non esiste – Ricerca di Massimo Corbucci
Il bosone esiste?
Più che dire come la penso io (sarebbe di parte), per la mia “mission”, che è di consentire alla gente “di arrivarci da sola a giudicare”, riporterò con spirito sereno, obiettivo e rispettoso della Verità, alcune considerazioni.
La Scienza cresce tutte le volte che, nel cercare di dare la risposta a domande importanti, si arriva ad una prova sperimentale, che conferma o smentisce l’ipotesi avanzata.
Nel nostro caso atomo-114 e Particella di Dio, rappresentano 2 “Santo Graal” della Scienza.
Veniamo al primo oggetto.
Per rispondere alla domanda, se valesse o meno la pena negli anni 60, di costruire artificialmente elementi trans-uranici, per “riempire” la tavola periodica, (dato che salendo di numero atomico, i tempi di dimezzamento per radioattività diventano millesimi di secondo e non si fa in tempo a vedere materia reale formarsi, per “metterla in un cassettino” e goderne la visione!) emerse la Teoria entusiasmante, dei 3 Fisici Mayer-Jensen e Wigner.
Fu premiata col Nobel nel 1963 “sulla fiducia”, dacché prometteva, che arrivando a montare un atomo con 114 protoni, questo numero detto “magico”, avrebbe consentito il prodigio della “stabilità del nucleo”. L’elemento 114 sarebbe stato – non più radioattivo – e pertanto finalmente avrebbe regalato la visione dell’elemento trans-uranico di altissimo numero atomico. Il mitico metallo del 3° millennio, pesantissimo, simile all’ Argento ecc … ecc …
Saltando i dettagli sul fatto che questo metallo, avrebbe avuto impiego pratico nella “bomba atomica totale” e che se lo sono conteso le 3 Grandi Potenze e che solo la Germania nel 1976 si era aggiudicata il primato scientifico, per poterlo realizzare con l’Acceleratore UNILAC, rilevante è che nel 1996 i Fisici tedeschi “inaspettatamente” si imbatterono nella “inspiegabile” impossibilità di ottenere un atomo con più di 112 protoni. … E molto onestamente dichiararono di trovarsi “tecnicamente” nell’ impossibilità di verifica sperimentale della Teoria Mayer-Jensen-Wigner, non potendo montare dopo il 112, nemmeno l’atomo 113. Figurarsi il 114.
La creazione effettiva di un atomo-114 stabile o meglio di un briciolo di metallo-114, sarebbe stata la prova, atta a confermare la validità della Teoria premiata col Nobel.
A parte annunci “tiepidi”, poi ritrattati, di scoperte presunte, avvenute non in Germania e non in Acceleratori “idonei”, per cui col “beneficio della conferma”, di “presunti” elementi 114 – 116 -118, dove il 118 è persino esilarante, rappresentando un impossibile 7° gas nobile, non risulta che sia mai stato creato il mitico metallo … stabile (!)
Eppure è di vitale importanza verificare se davvero l’ontologia dell’atomo e del Sistema Periodico, prevede l’eternità soltanto per l’Idrogeno o anche per l’elemento-114. Sapere questo con certezza porterebbe la Scienza ad una quota stratosferica, da dove si trova ora, ad altezza d’uomo!
Giuro che il giorno che mi faranno vedere, anche al microscopio (sebbene tenerne in mano un blocco darebbe certo più emozione), una briciola di metallo-114, mi scuserò con Dio per aver offeso la Natura con la Nuova Tavola Periodica, dove forse “solo per caso”, tutti gli Elementi sono in perfetto ordine e i Lantanidi e gli Attinidi non rimangono fuori.
Veniamo al secondo oggetto.
Dopo la strabiliante equazione E = m. c2, molti scienziati si chiesero cosa fosse “realmente” m. Ovvero da dove “mangiassero” la massa le particelle di cui si compone un atomo. Il problema ha nome: “conferimento della massa”.
Peter Higgs nel 1964 propose, sulla scorta di un Modello detto Standard, che si stava imponendo in Fisica, che come per il “conferimento del peso”, il “tassello mancante”, era il Bosone GRAVITONE, si poteva otturare il 2° buco con un altro Bosone, atto a conferire la massa.
L’idea piacque così tanto, che iniziò la corsa alla cattura di questo Bosone, che prese il nome di Higgs. Sorvolando sui dettagli, che già nell’anno 2000 tutti erano certi della “cattura” di questa particella, con la potenza del vecchio LEP e che destò molto stupore il mancato riscontro sperimentale e che l’HLC è stato rifatto con una potenza 100 volte superiore, importante per la Scienza è trovare “il meccanismo”, che conferisce la massa alle altre particelle.
Paragonando il Bosone di Higgs ad una emittente radio ricercatissima, che ci renderebbe coltissimi (se potessimo ascoltarla), al CERN si è proceduto ad uno “scanner”, e intorno ad un valore di frequenza l’analizzatore di spettro ha mostrato una emissione. Mettiamo che sia a 125 MHz.
Quel che cercava la Scienza era la spiegazione al conferimento della massa, supponendo che fosse un Bosone.
Ha captato un’emissione. Nella fattispecie a 125 GeV. (Già disponibile nel vecchio LEP ) Che è l’unità di misura delle “alte energie di estrazione”.
Qualora possa spiegare il conferimento della massa, vale a dire, qualora mettendosi ad ascoltare ciò che dice l’emittente, si rilevi che è una fonte di informazioni straordinarie, inaudite; allora è fatta. L’umanità ha compiuto un balzo nella conoscenza stratosferico. Non c’è il minimo dubbio.
Dovesse però, in tutta sincerità, esser vero, come sta trapelando da più parti, peraltro liete del Nobel per il grande Peter Higgs, che ad un attento ascolto di questa emittente, sia palese che non c’è nessuna modulazione, ne’ in AM, ne’ in FM, ne’ in SSB e si sentono solo fruscii, crepitii e sibili privi di senso, dico che sarebbe il caso di fermarsi un momento a riflettere.
Peraltro vero è che il CERN non era in crisi solo col Bosone di Higgs. Per salvare il Modello Standard resta da trovare anche il 2° bosone, che è il – gravitone – e com’è noto, da quando la Comunità scientifica ha rilevato diversa “g” nella caduta della sfera di alluminio e della sfera di ferro, ci sono forti indizi che la gravità non funzioni come si pensava che funzionasse e che alla mancanza delle onde gravitazionali, potrebbe corrispondere l’inesistenza del gravitone!
Non meno mi corre l’obbligo di ricordare, che resta aperto il mistero, davvero ora “imperscrutabile per la Fisica”, della “materia oscura”, del perché nell’universo c’è solo materia. … E il neutrino lo abbiamo dimenticato?
Non mi pare una quisquilia da pedanti, stabilire se superi o no, la velocità della luce. Qualora la superasse, come lo stesso CERN aveva correttamente (dico io) già rilevato, per il Bosone di Higgs comincerebbe un calvario inimmaginabile, che farebbe rimettere in discussione, il suo ruolo nel conferimento della massa.
Concludo congratulandomi con Peter Higgs, che con i suoi concetti, mi ha consentito di avere dal 1976 idee mie personali, sul conferimento della massa, che non immaginate quali e quanti problemi di vita, mi stanno portando, che preferirei non avere più, qualora arrivasse provvidenzialmente per me, l’annuncio del CERN, che dall’emittente captata, effettivamente escono lezioni di Fisica magistrali, chiarissime, con sottofondo di musica di Mozart HI FI.
Ora l’espressione del mio viso si fa serissima e fatemi dire questo: che sia stato trovato il meccanismo che dà la massa o solo “una particella”, dove c’è una altissima probabilità che sia un Bosone, intanto bisogna dare subito il Nobel a Peter Higgs, che è la cosa più importante.
Quel che si verrà a scoprire un domani, nemmeno possiamo lontanamente prevederlo. L’universo e l’interno dell’atomo nascondono misteri così grandi, che se li conoscessimo ora, ci verrebbe da piangere.
VETRALLA (VT), Luglio 2012 – Massimo Corbucci