Elezioni 2013 – Cambiano i nomi la sostanza è sempre quella: peto amaro
Sul fronte nazionale cominciano a profilarsi i programmi elettorali per il 2013 (notizie “sicure” diramate dal Corriere). Stranamente però, a parte i cambiamenti di nome.. le intenzioni sembrano le stesse.
UDC cambia nome e diventa partito della nazione con accorpamento di vari ministri e con dichiarazione di appoggio incondizionato al monti. Altrettanto fa il Pdl, cambia nome diventando movimento per l’Italia e cerca di accaparrarsi il monti fra le sue fila. Non parliamo del PD che già, dai tempi di Prodi, il monti lo considera suo. Altrettanto dicasi per FLI che (dopo la visita al muro del pianto) non pensa altro che ad entrare nel futuro governo monti (dei legati del muro del pianto).
Insomma come volevasi dimostrare il programma del governissimo è lo stesso per tutti, cambia solo l’etichetta. Poi stabiliranno i ministeri sulla base dei voti ricevuti. Quindi che continui ad essere il monti la speranza demotecnocratica dei nuovi/vecchi partiti non ci piove, mentre le opposizioni si presentano tutte come anti-monti. Il governo spera nella fuga dalle urne della maggioranza degli italiani delusi, così il triunvirato avrà speranza di confermare il “governo tecnico”. Che possa andare così purtroppo l’omen me lo conferma, mentre scrivevo queste poche righe mi si è bruciato il soffritto per i fagioli del pranzo… Insomma, fratelli, saranno peti amari!
Paolo D’Arpini
Nel frattempo però, almeno per fare qualcosa di buono, possiamo firmare la petizione di Marinella Correggia per dissociarci dalla recente genuflessione di Monti et Napolitano (e lasciam perdere Alemanno) davanti all’emiro del Qatar (di cui abbiamo già dato notizia). La lettera di presa di distanza dall’inchino fraudolento potete trovarla qui: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2012/04/marinella-correggia-dissociamoci.html