Il nostro “NO” convinto agli incentivi per le cosiddette energie rinnovabili….. – Comunicato Stampa del Circolo Vegetariano VV.TT.

Diciamo “no” senza se e senza ma alla manifestazione odierna che si tiene a Roma per chiedere la continuazione degli incentivi per le cosiddette energie rinnovabili. Le ragioni sono state da noi espresse più volte: non siamo d’accordo sull’uso del territorio per impiantarvi piloni eolici e spargere a terra pannelli fotovoltaici. Il risparmio energetico, la piccola produzione da fonti alternative nei luoghi e nei modi giusti, sono l’unica soluzione per affrontare la crisi energetica. La distruzione dell’habitat non aiuta in alcun modo.

Fornire incentivi economici a chi installa pannelli solari a terra agevola “la finta produzione energetica pulita”. In questo momento d’attesa sclerotica del picco del petrolio il sistema industriale e tecnologico spinge verso processi industriali “alternativi” definiti ecologici che soddisfano invece la speculazione ed il consumo inutile di risorse e di ambiti naturali…

Bisogna smetterla – come afferma il prof. Benito Castorina- di identificare le rinnovabili col fotovoltaico che sta invadendo le campagne con milioni di mc. di cemento armato, acciaio, silicio, per la produzione dei quali bisogna bruciare quantità enormi di petrolio, scavare gli inerti dalle montagne, inquinare l’aria e surriscaldarla per un beneficio illusorio se consideriamo che su un metro quadro di superficie il sole scarica più di un kw di energia che viene totalmente utilizzata dalle piante, cosa che i pannelli solari si sognano…”

Il meccanismo perverso della produzione energetica fatta con pannelli solari a terra e con l’eolico industriale non potrà mai essere una soluzione. Sarà solo un modo per portare avanti la distruzione del pianeta avvantaggiando unicamente le ditte costruttrice di quelle tecnologie. La fretta e la globalizzazione sono i catalizzatori dell’operazione, l’una perché, guarda caso sul mercato ci sono pronti i pannelli solari, che non richiedono fatica e producono vantaggi economici a chi li istalla, a chi li commercia ma molto di più a chi li produce (la potente industria fotovoltaica tedesca formata da giganti come Ferrostaal, Stadtwerke Trier (SWT), Jung & Willenbacher (JUWI) , Siemens, ecc. Occorre un piano strategico integrato a lungo termine, una presa di coscienza dello stato del pianeta e sulle condizioni dei suoi abitanti, comunque a tempo da determinare come si è fatto per la bonifica dell’ambiente e per il recupero della biodiversità, per superare l’attuale ipocrisia, per superare tutte le disuguaglianze, per inserire nel piano ogni essere ed ogni organismo vivente, nessuno escluso, trovando nell’unità, l’uscita, il successo.

È quindi opportuno proseguire incisivamente sulla strada virtuosa del TAGLIO TOTALE degli incentivi pubblici agli impianti di energie rinnovabile ubicati al di fuori dei tetti degli edifici recenti e delle aree industriali. Impianti che ledono l’integrità delle aree naturali, rurali o eufemisticamente dette “abbandonate – marginali – in attesa” ma sempre recuperabili (o già recuperate) alla natura e all’agricoltura.

Paolo D’Arpini
Circolo vegetariano VV.TT.

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Elenco delle organizzazioni “sedicenti ambientaliste” partecipanti alla manifestazione del 18 Aprile 2012 per salvare gli incentivi (i soldi) alle rinnovabili:
AES (Azione Energia Solare), ANEST (Associazione Nazionale Energia Solare Termodinamica), ANEV (Associazione Nazionale Energia dal Vento), APER (Associazioni Produttori Energia da Fonti Rinnovabili), Artenergy, ASCOMAC – COGENA, ASSIEME (Associazione Italiana Energia M…ini Eolico), ASSO ENERGIE FUTURE, ASSOLTERM (Associazione Italiana Solare Termico), ASSOSOLARE ( Associazione Nazionale dell’industria Solare Fotovoltaica), ATER (Associazione Tecnici Energie Rinnovabili), CIB (Consorzio Italiano Biogas), COMITATO IFI (Industrie Fotovoltaiche Italiane), CPEM (Consorzio dei Produttori di Energia da Minieolico), FEDERPERN ( Federazione Produttori Idroelettrici), FIPER ( Federazione Italiana Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili), GIGA (Gruppo Informale per la Geotermia e l’Ambiente), Greenpeace, Ises Italia, ITABIA (Associazione Italiana Biomasse), Kyoto Club, Legambiente, SOS rinnovabili, Wwf.

Ha dato l’adesione ufficiale anche l’IDV di Di Pietro.. (sic)

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Lettera in sintonia con noi (e in disaccordo con Di Pietro):

Quale responsabile del dipartimento ambiente dell’IDV Puglia, prendo atto della decisione del presidente Antonio Di Pietro di aderire alla manifestazione a favore degli incentivi alle rinnovabili e democraticamente esprimo pubblicamente il mio dissenso.

Il perché è estremamente semplice: Ieri ho ricevuto la bolletta dell’energia elettrica, fatti due conti un’utenza normale ha mediamente un aumento del 30% lordo, La mia bolletta elettrica netta è passata da circa 140 euro ogni due mesi a 225.
L’aumento è dovuto in massima parte agli incentivi per le rinnovabili.

Sto ragionando sui rimedi da porre in essere, non ne trovo. Impossibile ridurre i consumi, impossibile aumentare il mio reddito. Qualcuno mi dice che per mille euro dipendenti di società elettriche “sistemano” i contatori ….penso sia vero ma penso anche che sia un vergognoso furto.

La domande che mi pongo sono:

• Quanti milioni di bilanci familiari saranno sconvolti da queste bollette aumentate a dismisura per le rinnovabili?
• Tutti i politici, le associazioni ambientaliste e gli imprenditori che sponsorizzano gli incentivi si rendono conto del disastro sociale che stanno procurando al Paese? Hanno una pallida idea di cosa significa per la gente sostenere gli aumenti della bolletta che si sommano a quelli della crisi economica.
• Secondo quali criteri si farà il bilancio finale dell’intera operazione “ piani energia” a quello dell’aumento smisurato dei profitti delle multinazionali o a quello dei suicidi della povera gente?
• Come si potrà mai rimediare alla devastazione dei territori, (del paesaggio e della cultura) causata del fotovoltaico e dell’eolico industriale.

Probabilmente si pensa che in Italia non cambierà mai niente e che il livello della politica e dell’impresa sarà sempre basato sulle chiacchiere e sulla furbizia di chi opera.
Personalmente credo che la pacchia sia finita e che tra poco il sistema salterà per aria, verranno così fuori tutte le follie di questa politica energetica.

Elio Lanzillotti

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