Daniela Di Marco: “Resoconto della GMJ, la marcia globale per Gerusalemme”
Cari amici della causa palestinese,
Cari Firmatari dell’Appello per la GMJ,
scusandoci per il ritardo, vi inviamo un piccolo resoconto di ciò che è stata la Marcia Globale per Gerusalemme.
La GMJ è stata una delle più grandi iniziative di solidarietà con la Palestina, e ha tutto sommato ottenuto, ricordando l’esito della FF2, dei buoni risultati. Non si deve dimenticare il difficilissimo contesto geopolitico in cui la GMJ si è svolta, basti citare la situazione in Siria, per capire come si siano fatti degli sforzi enormi per raggiungere l’obiettivo, pur fra tantissime difficoltà, non pochi errori, scelte opinabili.
Al di là degli scontri verificatisi, purtroppo prevedibili e che hanno fatto un morto a Gaza, l’importanza della GMJ consiste nell’aver rivitalizzato la lotta contro il sionismo, non solo in ambito europeo, ma mondiale, dagli USA all’Australia. In Europa, dopo il disincanto post-Flottilla2, la marcia è servita a riavvicinare movimenti, associazioni, comitati pro Palestina.
Si è rimesso in moto un dialogo internazionale fra vari soggetti, politici e non – ci riferiamo anche alle semplici Associazioni di solidarietà con la Palestina -, oltre che religiosi (la partecipazione del mondo islamico è stata molto forte, ma segnaliamo anche l’adesione dei tanti cristiani).
Un dialogo che verte sulla Liberazione della Palestina, il diritto al Ritorno e all’autodeterminazione del suo Popolo, che critica apertamente le politiche sioniste, di cui occupazione, pulizia etnico-religiosa, creazione di un sistema di apartheid, giudeizzazione di Gerusalemme, sono alcune conseguenze.
L’Italia ha preso parte alla GMJ con una delegazione ufficiale, dal Libano, ma alcuni compagni hanno marciato dall’Egitto, da Gerusalemme e dalla Giordania. Per di più, malgrado gli ostacoli, si sono svolti il 30 marzo 2012 due presidi, uno a Roma sotto l’amabasciata israeliana, uno a Milano sotto il consolato israeliano. Possiamo dire che noi italiani abbiamo fatto molto.
Se avete avuto modo di seguire gli aggiornamenti puntualmente pubblicati sul nostro sito, www.marciapergerusalemme.blogspot, sarete al corrente dei problemi che hanno riguardato la marcia in Libano. Ci riferiamo, ovviamente, al luogo assegnato per lo svolgimento della marcia, il castello di Beaufort. La gioventù palestinese, specialmente quella del campo profughi di Ein el-Hilweh, il più grande del Libano, ha considerato tale scelta come una legittimazione della risoluzione 1701 approvata dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU nell’agosto del 2006, che istituiva, per la sicurezza di Israele, una fascia smilitarizzata tra il fiume Litani e Israele. Per tal motivo è stata indetta una manifestazione dentro il campo profughi stesso per il 31 marzo 2012, alla quale, la delegazione italiana, invitata, ha aderito con piacere.
Adesso, tornati ognuno nel proprio paese, l’obiettivo è quello di dare un seguito a ciò che con la GMJ si è iniziato. Si terrà a breve, oltre a quella dell Comitato centrale internazionale, una riunione europea del Comitato organizzatore, per fare un bilancio complessivo e decidere come continuare a lavorare per la solidarietà con la Palestina.
Auspichiamo che, in virtù delle relazioni stabilite, si prosegua uniti nella collaborare, e che i sostenitori della Palestina continuino a tener fede alla sua giusta causa e magari decidano di esporsi in primo piano.
Ringraziandovi uno per uno, ancora una volta, per aver firmato l’Appello e, a maggior ragione, per aver partecipato alla Marcia del 30 marzo e alle manifestazioni a Roma e a Milano, dimostrando sensibilità e amore per la Giustizia, ci e vi auguriamo di poter presto andare nella Palestina Libera.
Per il Comitato Italiano della GMJ
Daniela Di Marco