Iran – La bomba persiana è un’ipotesi mentre le bombe degli Usa sono reali.. Ovvero: quando le ragioni difensive sono fiacche mentre quelle aggressive sono forti
Ante scriptum
Non servirebbero nemmeno tanti discorsi.. le bombe atomiche, al giorno d’oggi, sono facilmente reperibili al mercato nero delle armi… non c’è quindi bisogno di mascherarsi dietro un “programma nucleare civile” per costruirsele… Basta avere un po’ di soldi, e nemmeno tanti, per procurarsene qualcuna.. Ed allora cos’è tutta sta campagna contro l’Iran che vuole munirsi dell’atomica? Mi ricorda molto la campagna contro l’Iraq di Saddam che deteneva armi di distruzione di massa, la campagna contro la Libia di Keddafi che nascondeva armi chimiche, la campagna contro l’Afganistan che ospitava i terroristi… Poi scopriamo che in Iraq ed in Libia -come pure in Iran- di sicuro c’è il petrolio, che serve agli USA, mentre in Afganistan c’è la maggiore produzione mondiale di oppio, che è bene sia controllata da chi ne fa uso, ovvero gli USA…. (Paolo D’Arpini)
Può l’Iran essere una seria minaccia?
Se un Marziano ragionevole atterrasse sul nostro pianeta e osservasse tutte queste dimostrazioni di forza sull’Iran, ne resterebbe davvero disorientato. Infatti il nostro caro visitatore vedrebbe due stati abili e capaci – gli Stati Uniti e Israele – che minacciano di attaccare un paese per il quale proprio non varrebbe la pena preoccuparsi.
Gli Stati Uniti e Israele spendono insieme più di 700 miliardi di dollari ogni anno in spese militari; l’Iran spende appena 10 miliardi. Gli Stati Uniti e Israele hanno l’esercito dotato degli strumenti tecnologici di livello più avanzato del mondo; le armi iraniane sono perlopiù datate e mancano di pezzi di ricambio. I soldati statunitensi e israeliani sono ben addestrati; non si può dire lo stesso per l’Iran. Gli Stati Uniti hanno migliaia di testate nucleari e Israele ne ha centinaia, mentre l’Iran ha un enorme arsenale di… zero testate.
L’Iran in effetti ha un programma di arricchimento (il motivo per cui si discute di un’eventuale guerra), ma i più recenti rapporti (NIE, National Intelligence Estimates) hanno concluso che l’Iran non ha al momento un programma di costruzione di armi nucleari. Gli Stati Uniti hanno dozzine di basi militari nelle immediate vicinanze dell’Iran; l’Iran ne è totalmente sprovvisto nell’emisfero occidentale. Gli Stati Uniti hanno alleati potenti in ogni angolo del mondo; gli amici dell’Iran includono una manciata di attori non statali come Hezbollah, o piccoli potentati declinanti come quello di Bashar al Assad (su cui non sembra sia il caso di contare di questi tempi) o Hugo Chàvez.
Oltretutto, gli Stati Uniti hanno combattuto dal 1990 ben quattro guerre. In questo periodo hanno bombardato, invaso e occupato una mezza dozzina di paesi , causando la morte di centinaia di migliaia di persone. Israele continua a colonizzare la Cisgiordania dal 1967, ha invaso e occupato gran parte del Libano tra il 1982 e il 1999, e le sue forze armate hanno colpito in Libano di nuovo nel 2006 e Gaza nel 2008-2009.
Importati politici statunitensi hanno ripetutamente sostenuto la necessità di un colpo di stato in Iran e gli ufficiali di governo ora ci fanno sapere che Israele ha assassinato scienziati civili in Iran, aiutato dal MEK, un’organizzazione terroristica che permane sulla lista dei gruppi terroristici del Dipartimento di Stato.
La condotta dell’Iran in passato è ben lontana dall’essere quella ideale, ma non ha fatto niente neppure di lontanamente simile a cose del genere in questi anni.
Infatti, guardando alle minacce che Tehran oggi si trova davanti, il nostro amico marziano avrebbe dei problemi a spiegare perché i leader iraniani non si siano ancora dotati di qualche arma di distruzione di massa da usare quantomeno come deterrente. E pensare che sono proprio gli Stati Uniti ed Israele che si dichiarano veramente molto, molto preoccupati per questa cosiddetta “minaccia” iraniana, e che stanno contemplando la possibilità di una guerra preventiva, che molti analisti sanno che non farà altro che rafforzare le ambizioni nucleari dell’Iran e che potrà, tutt’al più, posticipare il programma nucleare di un paio d’anni.
Vediamo di essere chiari: non c’è niente che mi piaccia del regime di Tehran, nè i legislatori del clero, né il presidente buffone, nè tantomeno i vari criminali che mantengono in vita il regime, e sono molto grato di vivere qui e non lì. Ciononostante, il nostro osservatore Marziano potrebbe faticare a capire perché i politici di Washington e Gerusalemme siano così spaventati. Infatti, potrebbe concludere molto ragionevolmente che entrambi questi stati hanno perso qualsiasi senso della prospettiva, e stanno permettendo che l’analisi del peggior scenario possibile gli annebbi il cervello e gli precluda le utili strade della diplomazia. E dato che agli Stati Uniti piace pensare a se stessi come i “leader del mondo libero” e, dal momento che generalmente ci si aspetta da loro un giudizio cauto su tematiche complesse di questo genere, il fatto che la loro vista sia così annebbiata non è affatto rassicurante.
Guido Zichichi
(Fonte: http://www.linkiesta.it)
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A queste ottime riflessioni basterebbe aggiungere poche cose, come ad esempio:
l’Iran (antica Persia) ha abolito la schiavitù 2.500 anni fa mentre gli USA, ancora negli anni ‘50, c’erano feroci dispute sull’eguaglianza razziale, spesso punteggiate da raid omicidi del Ku-Klux-Klan, impiccagioni sommarie subite da persone di colore per furti, incendi e stupri compiuti da WASP mascherati, truccati e che parlavano da “neri”, aggressioni sanguinose per evitare rapporti misti (anche solo ipotizzati), violenze fisiche e morali ingiustificate, cortei criminali culminati in devastazione di proprietà private, disordini in cui (guarda caso…) ci rimettevano quasi sempre i “colored”, sparatorie con morti e feriti (quasi mai “bianchi”)
l’Iran non muove guerra ad alcuno (si difende soltanto) da oltre 400 anni, mentre gli USA, nella loro breve storia, hanno sferrato 250 attacchi senza essere provocati (anche Israele) ed anche nelle occasioni in cui c’è stato prima un presunto motivo di guerra (Lusitania, baia dei porci, 11 settembre 2001 solo per citarne alcuni) la provocazione ha forti sospetti di essere stata auto-inflitta (cosiddetta “false-flag”) per giustificare la reazione
sia gli USA sia Israele hanno utilizzato armi proibite dalla convenzione di Ginevra, dalle munizioni ad uranio impoverito a quelle ad uranio arricchito (cancerogene, vedi sindrome del Golfo), dai gas venefici agli ordigni incendiari al napalm, da bombe al fosforo a quelle a frammentazione al tungsteno, dall’energia diretta ad armi chimiche varie, dai gas nervini alle bombe telluriche, dalle bombe termo-bariche (causano depressioni tali da svuotare le persone dei loro organi interni) a quelle elettromagnetiche; l’Iran non ha mai fatto niente del genere
Israele fa sistematicamente qualcosa che nemmeno i nazisti si sono sognati di fare: colpisce i campi profughi palestinesi con lanci missilistici, con la sottrazione degli aiuti umanitari internazionali, con bombe gettate da aerei, con cannoneggiamenti, coi gas, con le ruspe distrugge le coltivazioni e le abitazioni, fame, sete, mancanza di medicinali, di vestiti, penuria di materiali di costruzione, stupri, prigione e torture anche su minori; non mi risulta che ci sia qualcosa di simile in Iran
sicuramente gli USA, oltre ad avere un enorme arsenale nucleare, chimico e biologico ed a minacciare continuamente di impiegarlo, hanno EFFETTIVAMENTE utilizzato armi di distruzione di massa (come le atomiche Hiroshima e Nagasaki nel ‘45 e quella su Bassora nel 2003) su popolazioni civili, in zone non militarizzate, per abbattere la resistenza popolare alle invasioni statunitensi; l’Iran non ha atomiche nè ha minacciato il loro uso nè, tanto meno, le ha utilizzate (se poi vogliamo esagerare in chiarezza l’ex-Persia non ha minacciato alcuno nemmeno in modo convenzionale, basta leggere la traduzione dal farsi dei documenti ufficiali e dei discorsi pubblici dell’establishment iraniano: le uniche note aggressive si trovano nelle versioni, guarda caso di parte, dei giornalisti statunitensi ed israeliani o, comunque, di orientamento sionista).
Allora, di che stiamo parlando?? Di schizofrenia all’ultimo stadio, di ipocrisia paranoide o di egoismo irrazionale?
AlexFocus