Sovranità popolare della moneta, del cibo, del territorio, della pubblica amministrazione…
Nonostante siano concetti di una semplicità disarmante, risultano difficilmente comprensibili e sopratutto non si riesce a diffonderli nel modo giusto. Il programma mondiale di oppressione, continua in maniera inesorabile, dove vede due grandi protagonisti l’imperialismo finanziario da una parate e la massa di schiavi più o meno privilegiati dall’altra (altro che le favole sull’articolo 18).
La moneta non è un elemento neutro, ma è lo strumento di civiltà più alto che esiste se messo nelle mani del popolo, poiché questo alimenta le relazioni, la comunicazione, la cultura, lo sviluppo, il commercio, le arti ecc. Se invece è messo in mano agli usurai, serve solo a sottrarre (in italiano credo si chiami furto) ricchezza a chi la crea legittimo proprietario per trasferirla a pochi padroni del mondo. Chiunque non gestisce la “propria moneta” e quindi il proprio valore diventa inevitabilmente ricattabile. La moneta quindi è “un bene pubblico”, il bene pubblico per eccellenza e deve quindi essere di proprietà della collettività parimenti all’acqua ed altri beni pubblici. Fintanto che non si entra in questa ottica, ogni altra soluzione sarà fallimentare nel breve o lungo periodo. Per ottenere questo serve una politica sana (della Polis) e la certezza dei diritti (Giudici per il popolo).
Dopo che si perde la “sovranità monetaria” ossia la gestione del proprio valore (personale patrimoniale territoriale, culturale scientifico) e del proprio lavoro, inevitabilmente si comunicano a perdere le altre sovranità. Chi ha i soldi comanda, quindi decideranno per noi (sovranità politica) cosa dobbiamo fare e cosa no, decideranno cosa dobbiamo mangiare (sovranità alimentare) OGM, coccolata finto e surrogato e carne morta estrogenata, decideranno chi è colpevole e chi no (sovranità giuridica) tra le banche e i cittadini, le banche avranno sempre ragione, decideranno cosa fare del nostro territorio (sovranità territoriale) se mettere basi nato o fare TAV più o meno inutili, decideranno se e come curarci (sovranità sanitaria) chemio, vaccini polivalenti, decideranno se e come dobbiamo studiare eleggere (sovranità culturale) quali libri, quali film, quali notizie, decideranno come reprimerci (sovranità umana) smantellando lo stato giuridico, le forze dell’ordine nazionali.
Tutto ciò fin qui detto è già successo non è fantascienza. Bene per chi ha un “mimino sindacale” ancora di dignità, basterebbe questo a far scoppiare una rivoluzione senza precedenti in tutta Europa, eppure ciò non succede, solo rivolte indipendenti qua e la poiché ci hanno reso inutili anche a noi stessi, hanno disattivato, con plagi continui, ogni forma di possibile reazione. C’è anche da dire però, che ancora troppi stanno bene, ma appena arriva l’altra stangata del “ESM” ossia altri 125 miliardi da togliere agli italiani ne vedremo delle belle. Sarebbe auspicabile che: i NOTAV, gli Agricoltori laziali, i Forconi siciliani, gli Antiequitalia sardi, e molti altri piccoli orami in tutta Italia, capissero che non c’è più tempo per i distinguo, per le prime donne, per i personalismi, non ci sono i “vari problemi”, c’è “IL PROBELMA”, ormai è necessario, un movimento di rete (”fronte unico” sostiene Rinascita) compatto che contemporaneamente cominci a fare delle iniziative concrete e sincretiche. Sono personalmente convinto che le manifestazioni di piazza sono utili ma servano a molto poco in quanto il sistema è preparato a questo tipo reazioni e sanno perfettamente che alla lunga il popolo si stanca. Serve invece molta organizzazione e rete ed iniziare a fare, oltre ad “informazione continua”, delle “disobbedienze civili” piccole costanti e continue e sempre più massicce, possibilmente che coinvolgano anche i sindaci, poiché queste figure, presto diventeranno “complici” degli usurai dovendo imporre la tassa dell’IMU che serve solo a pagare interessi illegittimi. Ricordiamo che il sistema economico mondiale è al collasso, non solo l’Europa, non solo l’Italia.
Presto ci saranno stravolgimenti sociali e culturali ed economici tali che non sarà più possibile recuperare niente. Bisogna capire quanto vogliamo assistere ed essere complici di non aver fatto niente e quanto invece vogliamo essere protagonisti e cominciare a riprendere la situazione in mano per recuperare qualcosa. Ancora stiamo assistendo alla “santa inquisizione” della guardia finanza che gira per i negozi a recuperare denaro (spiccioli) per pagare gli interessi agli strozzini e pensare che la santa inquisizione spagnola invece perseguitava gli strozzini, come cambiano le cose. Ancora vengono venduti titoli al 5/6 % con un paese che invece è in decrescita (-1,5%), qui non servono gli economisti per capire che alla scadenza mancheranno sempre più soldi all’appello per pagare questi interessi e che quindi si recupereranno con ulteriori tagli ed estorsioni coatte del patrimonio pubblico e privato a danno solo dei cittadini e a vantaggio solo dei banchieri.
Occorre un nuovo modello economico e soprattutto organizzativo di “monadi in rete”, che utilizzino una “moneta giusta” ed una moneta giusta non può che essere sovrana. L’organizzazione e la comunicazione sono fondamentali, lo dobbiamo capire, noi italiani invece siamo pieni di idee geniali, ma non le sappiamo valorizzare e non ci sappiamo organizzare, per troppa presunzione di onnipotenza individuale, gli americani non sono forti perché hanno idee buone, ansi!!!!!; ma sono forti perché le loro due/tre idee deleterie le perseguono con convinzione e organizzazione mostruosa come muli fino ad obbiettivo raggiunto. Un’ultima riflessione; in Italia si sta facendo fatica a promuovere la “teoria del valore” per la “proprietà popolare della moneta” e si sveglia un giornalista, benché straordinario, è si fa “”affascinare”" dalla MMT che è una teoria post-Keynesiana del resto già ultra-superata, e viene propinata come la panacea di tutti i mali, ancora si vuole spegnere il fuoco con la benzina!!???. Per non dire che in Italia vi sono scuole post-keynesiane di illustri professori di gran lunga superiori (Prof. Federico Caffè) a questa scuola “”"americana”"” che per altro ebbe anche effetti negativi nel NEW DEAL!! (Ancora si parla di “economie a debito” ma allora non c’è speranza!!! nemmeno tra le persone intelligenti!!??).
Ricordiamo sempre come ci ha ridotto tutto ciò che è venuto dall’America, e sopratutto quanta “identità” e “ricchezza” ci ha distrutto. Trovo l’inserimento di questa teoria (ripeto vecchia) un modo per fare finta di risolvere il problema ed andare avanti (a debito) ancora per qualche anno. La nuova economia purtroppo prevede un modello nuovo di pensare che presume un livello di intelligenza ma sopratutto di coscienza e consapevolezza superiore che paradossalmente distrugga anche l’archetipo del denaro (debito) cosi come si è consolidato al fine di riformularlo al servizio dell’umanità, e non come adesso, al servizio di pochi usurai orami padroni del mondo.
Giuseppe Turrisi