Giochi Olimpici 2020 – No alla candidatura di Roma – Appello al Presidente del Consiglio Mario Monti

Lettera aperta

al prof. sen. Mario Monti, presidente del Consiglio dei Ministri,

per non inviare la candidatura di Roma per i Giochi Olimpici 2020 Signor Presidente del CdM,
tra le tante voci, Le chiediamo di ascoltare anche la nostra voce.
Non Le ricordiamo che, come tutti noi, anche Lei è nato pedone e, con coerenza, cerca di vivere la (vitale) mobilità in modo naturale. Non Le ricordiamo gli enormi sforzi che sta compiendo per recuperare la credibilità dell’Italia nel mondo politico-finanziario mondiale. Qui, ora, adesso, prima che sia troppo tardi, Le ricordiamo che, pochi giorni fa, anche Lei – come i suoi predecessori prof. Prodi e cav. Berlusconi – ha riconosciuto la cancrenosa situazione romana del traffico e della mobilità (a Roma). E che, per tale preoccupante motivo, ha prorogato, al Sindaco di Roma, la funzione di “Commissario delegato per l’attuazione degli interventi volti a fronteggiare l’emergenza dichiarata nel territorio della Capitale”.
Non Le ricordiamo che, nel DPCM 4 agosto 2006, viene «Ritenuto che tale situazione emergenziale risulta essere maggiormente aggravata in concomitanza di “eventi” di rilevanza nazionale e mondiale in programma nella città di Roma e connessi al ruolo di capitale della Repubblica, di centro della Chiesa cattolica e di sede di importanti istituzioni internazionali; e che gli eventi di rilevanza mondiale già effettuati a Roma, prima e dopo il citato DPCM, hanno ampiamente dimostrato: il 56° Congresso mondiale UITP (5-9 giugno 2005 – ex Fiera di Roma – organizzato dall’ATAC); i recenti Mondiali di nuoto. (Omettiamo di descrivere i visi e gli sguardi dei congressisti – convenuti a Roma da tutto il mondo – all’uscita su via Cristoforo Colombo in attesa del bus 714, l’unico mezzo pubblico, oltre ai Taxi; omettiamo di descrivere l’incompetenza e la corruzione verificatesi sui Mondiali di nuoto.) E sulla recente nevicata a Roma? meglio non parlarne.Sono trascorsi cinque anni e mezzo e “la situazione emergenziale in atto nella città di Roma, relativa al traffico ed alla mobilità, presenta peculiarità tali da condizionare negativamente la qualità della vita, le relazioni sociali ed economiche dei cittadini per i suoi riflessi indotti” (riportata nelle ordinanze dei PCM) si aggrava sempre più, come ciascuno può quotidianamente constatare.

Signor Presidente del CdM,
Le chiediamo di ascoltare anche la nostra voce: la Sua firma sulla candidatura di Roma a sede delle Olimpiade 2020 può influire sulla Sua citata opera di recupero della credibilità nazionale. Non può e, secondo la scrivente Camminacittà, non dovrebbe firmare. Ascoltiamo l’incessante grido di dolore “STOP STRAGI PEDONI” della nostra Associazione Diritti dei Pedoni di Roma e Lazio – ADP. Ma, fondamentalmente, non rischiamo di ricevere indietro la documentazione spedita con la scritta “IRRICEVIBILE” apposta dal destinatario.
Cordiali saluti.
Vito Nicola De Russis, presidente di Camminacittà.
Cell. 3393484370
Via di S. Ambrogio, 4 00186 ROMA Tel. 06 68809337 fax 06 68195175 E mail: federcamminacittà@assopedoni.it

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Il contenuto dela presente lettera aperta è condiviso dal Circolo vegetariano VV.TT.

P.S. Apprendo ora che Mario Monti ha dichiarato di non voler firmare per la candidatura di Roma.. Il governo ha fatto bene a bocciare la proposta.. Roma -purtroppo- non ha la capacità di ospitare un evento come le olimpiadi, con il traffico già impossibile, la carenza di mezzi pubblici, la mancanza di sicurezza, etc. etc. sarebbe un casino immane.. e getterebbe la capitale nel caos più totale… gli unici avvantaggiati sarebbero come al solito i “poteri” mafiosi…

Paolo D’Arpini

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