Recensione di Cronache dell’anticristo (di Maurizio Blondet)… e di un atavico progetto di dominio mondiale

Consiglio a tutti questo libro, appena pubblicato dalle Ed. Effedieffe, di Maurizio Blondet (euro 15,00 facilmente reperibile attraverso il Sito www.effedieffe.com).
Si possono non condividere i presupposti cattolici dell’autore, ma il libro di Blondet è un testo fondamentale (anche se alcuni capitoli erano già stati pubblicati) per comprendere fino in fondo certi fili sotterranei e certe “inclinazioni” che stanno alla base di un atavico progetto di dominio mondiale.

Scopriremo quindi le motivazioni “religiose” che presiedono certi poteri forti, la cui azione muove i fili del mondo. Vengono così superate le semplicistiche ricerche dei cosiddetti “complottisti” ovvero di coloro che ritengono doversi il tutto ricondurre ad una visione materialista ed economicista della realtà, perchè dietro una secolare influenza di determinate “famiglie”, in genere dell’Alta Finanza, dietro un centro occulto sostenuto da una volontà di potenza tesa al dominio mondiale, agisce una “forza”, permeata da una gnosi, tramandatasi nei secoli, appannaggio di pochi privilegiati.

Una gnosi perlopiù nata in ambienti scismatici ebraici, laddove invisibili fili e rapporti sociali e interfamiliari legano tra loro centri geografici sparsi nel mondo, da Istanbul a Salonicco, da Praga a Livorno, da Varsavia a Londra e New York, tanto per citarne solo alcuni. Blondet porterà quindi l’attenzione del lettore su un certo messianismo ebraico, ma soprattutto su determinate sette, sabbatee e frankiste che hanno operato negli ultimi secoli attraverso la simulazione, l’apostasia, la finta conversione all’islam o al cattolicesimo, raggiungendo in tal modo, nomi e titoli nobiliari e alti vertici nelle aristocrazie d’Europa, nella Chiesa, nell’esercito e così via, ma mantenendo segretamente all’interno familiare la loro vera identità religiosa e imparentandosi possibilmente solo con altri della stessa “razza”.

Al di là degli interessi geopolitici ed all’opera massonica, viene anche svelato cosa .ci fu dietro alla rivoluzione francese e al risorgimento italiano e non desterà meraviglia scoprire che Giuseppe Mazzini, di cui si è sempre decantata la sacralità dell’apostolo, dell’idealista, del cospiratore e dell’esule, ben poco si è invece raccontato delle sue azioni e soprattutto relazioni. Mazzini, volente o nolente, consapevole o inconsapevole (?), era perfettamente al centro o meglio interno ad una rete ebraica che faceva capo a ricche famiglie israelite di Livorno: i Nathan, i cugini Rosselli e i Pincherle-Moravia tutti connessi a centri esteri.

Per il suo esilio a Londra, egli potè contare sull’aiuto del banchiere Nathan (cittadino britannico e “patriota” italiano) che provvedeva a tutto, assieme ai suoi parenti Sabatino e Pellegrino Rosselli che avevano a Londra un Banca, punto di riferimento per i patrioti italiani in esilio. Un gruppo quindi di banchieri e benestanti, tutti in relazione con Moses Montefiore, il grande banchiere britannico nato a Livorno e marito di Sara Levi di Pesaro.

Da fuggiasco il Mazzini utilizzerà il passaporto (al tempo senza foto) del rabbino livornese Sabato Morace, muovendosi quindi per l’Europa con l’identità di un rabbino. Interessante sapere che Sara Nathan, moglie del banchiere che ospitò Mazzini, oltre che la “fida consigliera” ne sarà anche l’amante (nel solco della perversa tradizione di Esther) ed è molto probabile che il figlio di Sara, Ernesto Nathan abbia sangue mazziniano nelle vene. Proprio quell’Ernesto Nathan, iniziato alla loggia Propaganda Massonica, 33 del Rito Scozzese cittadino britannico che diventerà incredibilmente sindaco di Roma nel 1907. E scusate se è poco! Per molto meno certi “complottisti” hanno accusato determinati personaggi di essere al servizio degli interessi ebraici.

Insomma un libro da leggere e ponderare soprattutto oggi quando oramai diviene sempre più chiaro a tutti il progetto di un dominio mondiale da concretizzarsi attraverso un Repubblica Universale globalizzata, quando è sulla bocca di tutti l’opera nefasta del signoraggio usurocratico e delle banche, perchè dietro questi “poteri forti” vi è ben di più che il semplice accaparramento di denaro e posizioni di potere.

MAURIZIO
“Maufil”

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Commento di Joe:

NON ESISTE nessun “Popolo eletto”, NON ESISTE nessun “Yahweh”. Enrambi sono incubi (il primo all’interno del secondo, e viceversa) delle tribù più razziste, misantrope, sfruttatrici e suprematiste di tutta la storia umana.

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