Bioregionalismo, ecologia profonda e spiritualità laica tre modi descrittivi della stessa Realtà – Proposta per un’assemblea comunitaria “Stati Generali dell’Ecologia Profonda” da tenersi al Solstizio d’Estate 2012

Scrive Riccardo Oliva, di Memento Naturae:

Caro Paolo D’Arpini, …….avevo in mente se tu Alessandra Colla, Enzo Parisi o chi altro disponibile è d’accordo di organizzare un bel convegno a Roma (io mi occuperei di farlo in una sede prestigiosa per es. Sala del Carroccio) sul tema dell’Ecologia Profonda. Per poi proseguire un paio di mesi dopo parlando di Decrescita con Maurizio Pallante (avevo provato anche l’anno scorso ma era impegnato quest’anno quindi vorrei ritentare) e concludere con una conferenza della Rete Bioregionale Italiana con te ospite e altri ma questa è una realtà che ancora conosco poco rispetto a Ecologia Profonda (nel senso non so se oltre a te ci sono Parisi, Della Casa ecc o altri nomi). Ti segnalo tre eventi che abbiamo fatto sia in Campidoglio che Università Roma Tre (Ingegneria) su vari argomenti (difesa Tibet, Vivisezione, Energie Alternative). Ovviamente sono quelli che si possono fare per le mie possibilità e conoscenze se si può fare di meglio ben venga figurati. Fatemi sapere se questo trilogia di conferenze potrebbe interessare IDEM e la Rete Bioregionale etc. Un saluto, Riccardo Oliva

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Risposta:

Carissimo Riccardo Oliva, mi piace la tua operatività…

Comincio dal discorso sul bioregionalismo.
Il bioregionalismo è solo una forma attuativa dell’ecologia profonda. Nel senso che l’ecologia profonda analizza il funzionamento delle componenti vitali e geomorfologiche ed il bioregionalismo riconosce gli ambiti territoriali in cui tali componenti si manifestano.

Per farti un esempio concreto: il funzionamento generale dell’organismo vivente viene compreso attraverso il riconoscimento e lo studio delle sue funzioni vitali e dei modi in cui tali funzioni si manifestano ed il bioregionalismo individua gli organi specifici che provvedono a tale funzionamento e le correlazioni fra l’organismo e l’insieme degli organi che lo compongono, descrivendone le caratteristiche e la loro compartecipazione al funzionamento globale. Per cui non c’è assolutamente alcuna differenza fra ecologia profonda e bioregionalismo, sono solo due modi, due approfondimenti, per comprendere e descrivere l’evento vita.

Personalmente ho inserito come terzo elemento componente “l’osservatore”, cioè l’Intelligenza Coscienza che anima il processo conoscitivo, da me definita “spiritualità laica”. Ovvero la capacità e lo stimolo di ricerca e comprensione della vita che analizza se stessa. Anche questo processo di auto-conoscenza, ovviamente, è parte integrante del processo individuativo svolto nell’ecologia profonda e nel bioregionalismo.

A Roma e dintorni ci sono alcuni referenti tematici della Rete Bioregionale Italiana:

Benito Castorina, per agricoltura ecologica e fonti energetiche, benito.castorina@fastwebnet.it, Tel. 338.4603719.

Stefano Panzarasa, per educazione ecologica e geologia, bassavalledeltevere@alice.it, Tel. 0774/605084

Fulvio Di Dio, per ecologia amministrativa ed ecologia nelle aree urbane, fulvio.didio@libero.it, Tel. 329.1244550

Per organizzare assieme dei progetti operativi sarà opportuno che tu cerchi la loro collaborazione e partecipazione.

La mia proposta è quella di organizzare, a Roma o zone limitrofe, un incontro unificato con le varie realtà ecologiste che si riconoscono nei valori sopra menzionati, inserendo nel novero tutti i movimenti, gruppi ed associazioni e persone che operano in tal senso. Una sorta di “stati generali dell’ecologia profonda”.

Perciò non so se valga la pena di suddividere in tre meeting, come da te suggerito, questa assemblea generale, meglio, secondo me, puntare ad un unico incontro e meglio farlo combaciare con un momento significativo, come ad esempio il solstizio estivo. Perciò si può lavorare in tal senso cercando pian piano di coinvolgere i vari gruppi, da quelli da te menzionati, sino agli “ecologisti e civici” e “salviamo il paesaggio” ed altri ancora che sono in sintonia con il nostro pensiero e la nostra azione.

Personalmente posso dare un aiuto nell’opera di coordinamento, mentre tu, che sei in zona, potresti occuparti degli aspetti logistici operativi, in concordia e collaborazione con chi potrà e vorrà partecipare all’opera.

Questo il mio sentire in merito…

Nel frattempo divulgherò questa nota in modo da sensibilizzare gli interessati verso questo progetto comune.

Cari saluti, Paolo D’Arpini
Referente P.R. Rete Bioregionale Italiana
http://retebioregionale.ilcannocchiale.it/?r=28856

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Nota Zen aggiunta:

Ungan chiese a Dogo, “Come fa il Bodhisattva Kanzeon (Avalokiteswara) ad usare tutte quelle mani e tutti quegli occhi?”
Dogo rispose, “E’ come un uomo che nel mezzo della notte si sistema il cuscino dietro alla sua testa”.
Ungan disse, “Capisco.”
Dogo disse, “Come lo capisci?”
Ungan disse, “Tutto il suo corpo è mani ed occhi.”
… Dogo disse, “Ciò è molto ben espresso, ma è soltanto otto-decimi della risposta”.
Ungan disse, “E tu come lo diresti, Fratello Anziano?”
Dogo disse, “In tutto il corpo, solo mani ed occhi!”

(Hekigan Roku: Caso 89 – Selezionato da Alberto Mengoni)

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Nota integrativa del 23 novembre 2011:

Cari amici, dopo il lancio dell’idea di Riccardo Oliva di Memento Naturae, da me condivisa, di organizzare un incontro collegiale sull’ecologia profonda (e temi connessi) da tenersi a Roma o zone limitrofe, in occasione del solstizio estivo del 2012, ho ricevuto la interessante proposta di Stefano Panzarasa, membro della Rete Bioregionale Italiana, che così mi scrive: “…Caro Paolo.. però già a suo tempo ho avuto un interessantissimo dibattito con la federazione del Verdi per via del nome “Stati generali”… Ma possibile che nessuno si accorge che è un’immagine di guerra? Forse è meglio cambiar titolo… Comunque probabilmente a Licenza, nel Parco Monti Lucretili nel quale lavoro, si può fare e c’è anche un ostello appena aperto (da verificare col sindaco) e un bed&breakfast con terreno per campeggio e struttura per convegni (in grande tenda…). Tutto perfetto ma posso organizzare tutto se qualcuno si impegna con me, io gli dò tutti i contatti, ma dobbiamo fare un’accurata chiarezza sui compiti da svolgere perchè io più di tanto non posso fare (in pratica non riuscirei a curare da solo l’organizzazione ci vuole qualcuno di interessato che collabora…)”

Ho inviato a Riccardo Oliva questa lettera in modo che anche lui sia edotto sul progetto ed ora la invio anche a voi affinchè ne teniate conto. Inoltre, considerata l’obiezione di Stefano sul titolo dell’incontro, poporrei di ri-denominare il meeting “Assemblea Comunitaria su Ecologia profonda, Bioregionalismo e Spiritualità della natura”

Cari saluti a tutti

Paolo D’Arpini

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